Nioh 2 – Anteprima

Nioh 2

Negli uffici di Roma di Sony Interactive Entertainment abbiamo avuto il privilegio di provare su Playstation 4 Pro il nuovo Nioh 2 di Koei Temco, in uscita esclusiva su console Sony. Presente all’evento il director del Team Ninja Yosuke Hayashi che ha presentato la demo e le principali novità rispetto il predecessore. Senza perderci in chiacchiere quindi: cominciamo!

Nioh 2
Pronti a tornare nelle dolci lande nipponiche, dove il Male non dorme mai…

Occhi sul Display.

Cioè che ci ha subito stupito è stata la pulizia grafica e la vivacità della palette cromatiche, che seppur in uno scenario monocromatico come quello di castello in fiamme è riuscita a donare un’ampia gamma di colori e restituire le atmosfere classiche del genere chambara, l’equivalente del nostro cappa e spada con una spolverata di salsa wasabi. Laddove però siamo rimasti sorpresi è stata la perizia nel costruire un’atmosfera evocativa, non affatto intasata di dettagli, dove la riproduzione scenica è plausibile, veritiera, in grado di stimolare fascino nei momenti di calma, sfoggiando una fitta rete di costruzioni, balconate, ponti, corridoi e vie interne, tutti intersecati tra loro con gran cura e popolati da orde di nemici disposti per rendere ogni passo una vera sfida. Sarà istintivo nel giro di qualche minuto e qualche death – imprescindibile per apprendere le meccaniche di gioco – ricordare un passaggio rispetto un altro. Saranno infatti l’agguato dietro la parete, la combinazione di nemici particolarmente ostica, oppure la mal capitata caduta in un pozzo senza fine a disegnare nelle nostre menti delle nitidi mappe mentali utili a sopravvivere nel ritorno del soulslike targato Koei Temco.

Presenti una gran quantità di shot-cut fedeli al genere di appartenenza – scale! tante scale da calare giù – che abbiamo trovato davvero molto concessivi e in grado di snellire le atroci esperienza di backtracking. Specialmente per le boss fight, dove lo sforzo per raggiungere l’arena di battaglia – e lacrime! –  qualora si sia sbloccato il “passaggio veloce” è ridotto ad una manciata di secondi: e per fortuna! Delle due boss fight presenti nella demo una è stata particolarmente ostica: il samurai nemico, armato di lancia, esibiva un moveset vario, da falciate a tutto tondo ad affondi in grado di impallidire la famosa carica in avanti di Ornstein di Dark Souls. E se non bastasse una fase 2 lo vedeva giungere in modalità Yokai (Devil Trigger o Onimusha Mode, per gli amici Capcom) corredata di attacchi elemento fuoco a distanza ed esplosioni ad area. Assieme ad altri giornalisti e mal capitati del settore ci siamo scontrati con difficoltà in una boss fight davvero impegnativa in grado di farci usare al meglio i moveset delle armi e le risorse a disposizione. L’appagamento quando finalmente appare su schermo la dicitura Vittoria è stato impagabile, anche per chi, come il sottoscritto, ne ha divorati di soulslike.

Nioh 2
La terra di Nioh è flagellata dalla maledizione Yokai, che stavolta avrà impatti più ingenti sul gameplay.

L’esplorazione sarà fondamentale e il feeling veloce col controller ragala – come nel caso del primo Nioh – un’immersione a 360°, restituendo qualora si sia abbastanza audaci meritate ricompense, in termini di loat – accessori, spendibili e potenti armi – e di dialoghi facoltativi, che spesso sveleranno retroscena di grande lore – cosa sta accadendo al Giappone nell’era Sengoku? – o di piccola – cosa ci aspetta al piano superiore? Le vie secondarie sono numerose ma spesso si riducono a vicoli ciechi utili per il completismo: la strada per la boss fight è una e quella va intrapresa. Ciò che appaga è invece il senso di conquista quando la mappa, scontro dopo scontro, si libera della presenza demoniaca degli Yokai e torna ad apparire mondata dalla loro grigia presenza. La demo provata esibiva una zona di gioco che si estendeva verticalmente e dopo molto sforzi, arrivare in cima il castello, e gettare lo sguardo sulla strada intrapresa è stato molto soddisfacente.

Cuore delle meccaniche.

Una delle maggiori differenze rispetto il primo Nioh è la personalizzazione del main character. Il menù iniziale, bloccato per la demo, lascia presupporre una lunga lista di modifiche per l’aspetto, passando per le più classiche caratterizzazioni del volto e della corporatura sino a qualcosa di più specifico per il titolo: la forma Yokai. Spiacevolmente bloccata crediamo che la forma Yokai, la trasformazione del protagonista – e non solo – sia liberamente editabile in sede di creazione dell’alter ego. Quindi salutiamo il buon caro William e il suo doppiaggio: il nuovo eroe sarà un silent protagonist, un “choosen undead” per dirla in termini cari al genere. Se quindi da una parte favorirà l’immersione dall’altra siamo curiosi di sapere come il mutismo del protagonista possa inserirsi in un cast così nutrito, più che in passato. Durante l’intervista con Yosuke Hayashi il game director ci ha spiegato che ambientare il titolo anni prima rispetto l’originale della saga ha dato loro la possibilità di approfondire i personaggi e i maggiori eventi dell’era Sengoku, quando le isole del Giappone erano sconquassate da lotte intestine. Ad ogni modo l’editing si mostrava complesso e con un po’ di lavoro non sarà difficile confezionare un personaggio che non abbia nulla da invidiare alle fattezze di William, ricordandoci l’egregio lavoro fatto da Capcom con l’editor character di Monster Hunter: World.

Nioh 2
Orgogliosi della propria storia nazionale il Team Ninja ci presenterà una nuova visione dell’era Sengoku.

Come abbiamo detto poco fa, il nuovo titolo Team Ninja ci porterà molto più a stretto contatto con il reame degli Yokai: questa è la maggiore novità rispetto il predecessore. Yosuke Hayashi non ha voluto rivelar nulla riguardo della storyline circa la trasformazione del protagonista in Yokai ma sul fronte gameplay la demo ha parlato da sé: i poteri Yokai consentiranno un largo numero di nuove mosse settabili con la pressione combinata di R2 e uno dei tasti a croce, sino ad un massimo di tre mosse (l’uso di R2 + O è esclusivo per il Parry-Yokai, che spiegheremo più avanti). L’uso è semplice e gli effetti dei poteri Yokai cambiano letteralmente le dinamiche degli scontri: spesso si rivelano essere definitive e il loro uso è correlato ad una nuova barra violacea, la quale apparirà sotto la stamina. La ricarica della barra che soprannomineremo Yokai avverrà mediante i danni inferti ai nemici e alla kill eseguite – anche se non sappiamo se e come ci saranno delle particolarità col progredire dell’esperienza di gioco. Nella demo erano già presenti molti poteri che esteticamente si esprimono con il rilascio dello spirito Yokai. Quelle che noi abbiamo provato passavano per una stretta in grado di stritolare i nemici più piccoli, un balzo in aria utile per schivare e contrattaccare un una potete sfiammata e un pesante colpo di scure utile per toglierci di mezzo fastidiosi ostacoli. Come nel primo episodio sarà possibile evocare lo spirito guardiano, ma stavolta assieme ad esso si attiverà la trasformazione Yokai, classico rage mode dove la durata della trasmutazione è esprimibile in poteri eseguiti e quantità di danni subiti.

Il tier delle armi è aumentato con l’arrivo del Falcione, che cambierà forma in base alle stance, ricordandoci molto le armi switchabili di Bloodborne, le doppie accette, i tonfa e l’odachi, la katana lunga(che non abbiamo avuto il piacere di provare ma sarà uno dei nostri primi esperimenti creare un cosplay di Sephirot). Tornano dal primo le oramai più che arrodate ascia, lancia, katana, doppia katana e il temibile kusarigama. Potenziare le skill nelle armi sarà più semplice: scompare il menù a tendina e appare uno a diagramma: ogni tipologia di arma avrà le sue ramificazioni interne di crescita, ricordandoci lo stesso feeling provato in Skyrim o in Final Fantasy X con la sfereografia.

Pad alla mano.

Tornerano vecchi nemici e nuovi. Ed entrambi micidiali perché sapranno stupire, oltre ad una rinnovata veste grafica, per nuove mosse, capacità di difendersi se presi alle spalle e attivare devastanti mosse se in fin di vita. La bravura del team è stata quella di condensare in una mappa di gioco relativamente piccola come quella della demo – ma in grado di ospitare quasi due ore di gioco – sino a otto tipologie di nemici, ognuno dei quali unico nell’estetica e nel moveset. A differenza dei giochi FromSoftware, in Nioh 2 molto spesso il duello è onorevole: 1 vs 1, dove l’abbattimento del nemico richiede la massima attenzione, la calma, lo studio del moveset e l’analisi dei pericoli dello scenario, che possono essere usati a proprio vantaggio. La formula rimande quindi quella del primo Nioh e questo è un valore aggiunto per i fan del franchise che s’appresta a divenire saga. La componente online sarà assente di PvP ma la co-op è stata allargata sino a tre giocatori simultaneamente, andando a rendere gli scontri più ostici accessibili anche a chi soffre di iperventilazione e scatti di rabbia. Come nel primo episodio torna la possibilità di scegliere tra migliore risoluzione grafica o frame rate stabile. Nella versione di prova – che è stata sottolineata come ancora non conclusa ed esente da quei lavori di pulizia che i titoli ricevono poco prima della fase Gold – il titolo era bilanciato per la massimazione della resa grafica e non abbiamo riscontrato alcun calo di frame, neppure nelle situazioni realmente più concitate. La telecamera lavora bene anche negli spazi stretti e i nemici, una volta che ci si fa il callo, iniziano ad essere leggibili nel pattern di attacchi.

Nioh 2
Nuovi Spiriti Guardiani e vecchi Yokai si incontreranno nuovamente in un tripudio di effetti particellari!

In conclusione di questa anteprima non possiamo non sottolineare il nuovo parry esclusivo per gli attacchi pesanti. Qualora i nemici brillassero di rosso annunciando un devastante colpo impossibile da schivare – come avveniva in Metal Gear Rising: Revengeance o in Nier: Automata- con il giusto tempismo, molto permissivo, sarà possibile attivare il Yokai Parry: il demone sfoggerà una frusta infuocata in stile Balrog di Moria e l’avversario ne uscirà frastornato e alla mercé di uno scenografico repost. Questa novità, assieme ai nuovi poteri Yokai, da una parte alzano l’asticella della difficoltà: da grandi poteri derivano grandi… nemici! Ma dall’altra abbiano notato come la formula si sia profilata verso una direzione più permissiva e spettacolarizzata. Ma su questo punto non possiamo esporci più di tanto: dovremmo attendere l’uscita!

In conclusione, Nioh 2 ci ha ricordato quell’era videoludica dove il sequel, il fantomatico numero “2” vicino il titolo originale, era spesso sinonimo di vera innovazione senza stravolgimento. E quello che Nioh 2 fa è prendere quanto di buono c’è stato nel primo, portarlo a livelli esponenziali e rifinirlo con maggiore cura. L’uscita del nuovo action made by Ninja Teory, in esclusiva Playstation 4, è prevista per il 13 marzo 2020. Finalmente si torna in Giappone, quello pieno di samurai e demoni, come piace a noi videogiocatori… 

Non esisto. E anche se esistessi ignorerei dove sono. Perso nel NET o nel Lifestream, in qualche arcipelago sperduto dell'Alaska, forse nell'Arkham dei Grandi Antichi e, più lontano, tra montagne di D20, alla destra di Padre Ilùvatar, in un sogno b/n. Dove sono, chi sono? Nel dubbio, scrivo.