Persona 5 Scramble The Phantom Strikes: anteprima

Persona 5 fu uno dei JRPG di maggiore successo di questa generazione di console, ottenendo un unanime consenso dalla critica e le vendite le diedero ragione: in questo momento, è il capitolo che sta trainando la serie di Atlus al grande pubblico, con vendite record per una saga che fino a qualche anno fa era riservata ad un pubblico di nicchia. Dopo l’uscita del gioco, il 31 ottobre 2019 in Giappone, l’azienda nipponica ha rilasciato sul mercato un’edizione più succulenta intitolata Royal, versione che arriverà da noi in Italia il prossimo 31 marzo e udite udite, sarà localizzata in italiano. Un avvenimento a dir poco cruciale per la serie la quale vuole avvicinarsi maggiormente al pubblico occidentale, e una notizia del genere non può che far felice tutti: d’altronde la mancanza di testi e menù in italiano del gioco era la principale problematica per cui molti hanno deciso di saltare l’opera di Katsura Hashino.

Ma andiamo dritti al punto. Nel corso del 2019, Atlus oltre ad annunciare Persona 5 Royal, annunciò un altro titolo legato al marchio “Persona 5”, ossia Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers. Si tratta di un diretto seguito dell’edizione vanilla, i cui eventi porteranno i protagonisti conosciuti a viaggiare per tutto il Giappone per adempiere ad una nuova missione: indagare sugli strani casi legati al metaverse che sono scoppiati su tutto il territorio nipponico. Per cogliere la palla al balzo, la collaborazione con Koei Tecmo ed Omega Force ha portato ad uno stravolgimento di gameplay rispetto al suo predecessore, nonostante ciò, l’interesse rimane alto. Abbiamo avuto modo di provare il titolo in una demo giocabile pubblicata il 6 febbraio sul PlayStation Store giapponese, immergendoci in quello che sarà l’inizio di una nuova avventura dei Ladri Fantasma.

Persona 5 Scramble

Persona 5 Scramble: la nuova maschera del celebre JRPG di Atlus!

Dalla collaborazione stipulata tra Atlus e Koei Tecmo ed Omega Force, nasce Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers. Come già anticipato, si tratta di un seguito di Persona 5 (e non di Royal, giusto per specificare) , il quale stravolge la struttura imbastita dal noto JRPG per realizzare un qualcosa del tutto nuovo, impostandolo come un action-rpg musou, un ambito su cui i ragazzi di Omega Force hanno molto da insegnare. La demo, piuttosto corposa, ci ha permesso di assaporare il nuovo combat-system, con un approccio immediato e semplice da apprendere nelle sue basi. Tale sistema si evolve grazie alle meccaniche che verranno sbloccate successivamente, come l’All-out-Attack nel momento in cui un nemico è stordito o sfruttare lo Show Time, un attacco ancor più potente basato sul persona in utilizzo. Il gameplay prevede l’utilizzo di più persona, ottenibili raccogliendo le maschere che troveremo nelle varie aree di gioco. Come nel suo predecessore, ogni persona avrà abilità proprie e starà al giocatore scegliere quali utilizzare in combattimento. Dunque è fondamentale apprendere le varie debolezze dei nemici e sfruttarle a proprio vantaggio, portando a termine le varie sezioni di combattimento senza troppi indugi.

Seppur il gameplay sia stato stravolto, ritroviamo tutte le meccaniche base di Persona 5, rendendo in questo modo meno traumatico il passaggio da un sistema di combattimento a turni ad una libertà d’azione maggiore, senza rinunciare alla sua componente ruolistica che come sempre risulta marcata. Come già anticipato dai vari trailer, sarà possibile in seguito utilizzare anche gli altri membri del party con i loro persona e le relative abilità, altrimenti, essi agiranno come companion i quali vi aiuteranno a sbarazzarvi delle orde di shadows che infestano le principali località giapponesi. Tornano le imboscate, le quali saranno utili per indebolire il nemico e ridurre il numero di nemici che appariranno lungo il cammino, seppur alcune situazioni saranno inevitabili. Il titolo inoltre aggiunge delle boss fight più tradizionali per il genere musou, con una barra degli HP del nemico di turno ben visibile su schermo ed ovviamente, con la possibilità di approcciarlo liberamente muovendosi all’interno dell’arena.

Shibuya è divenuta la prigione di una certa idol, e sappiamo benissimo quale sia la popolarità di essa. Infatti ella sarà il primo bersaglio che i Ladri Fantasma dovranno affrontare: notandone l’aspetto, possiamo dire che il character designer si sia divertito nella sua realizzazione.

Un cambio di rotta meno traumatico del previsto

Per la stragrande maggioranza del tempo passato sulla demo, abbiamo notato come Persona 5 Scramble riesca ad unire il vecchio con il nuovo amalgamandolo perfettamente, ritoccando in parte quella struttura free-roaming che Persona 5 offriva tra un palace all’altro. Nella prova abbiamo avuto modo di provare l’inizio del titolo, che ripartirà da Tokyo: tutto è rimasto com’era, dal quartiere di Yongen Jaya a Shibuya, dove è possibile addirittura allungare l’occhio per ammirare lo skyline che si erige sull’incrocio, ma appunto, vi è un mix tra vecchio e nuovo. Infatti si abbandona la struttura dei Palace i quali sono stati trasformati in vere “Prigioni di cognizione della società” se così vogliamo definirle. La città è il campo di battaglia su cui si riversano le ombre, aprendo definitivamente la mappa in spazi più ampi ed esplorabili, grazie anche ad una maggiore verticalità sfruttabile anche in combattimento.

Anche i menù di gioco e l’HUD hanno ricevuto uno svecchiamento, attenendosi allo stile artistico al meraviglioso comparto artistico imbastito da Persona 5, che si rispecchia anche nei primi spezzoni di gameplay della demo provata. In quanto alla grafica vi sono miglioramenti, tra cui una maggiore definizione dei modelli e colori decisamente più vivaci, il tutto mantenendo quanto di ciò compiuto con il JRPG. Se da un lato troviamo sicuramente una visione d’insieme migliorata, anche la prestazione tecnica, nello specifico il frame rate, troviamo una piacevole sorpresa: anche su PlayStation 4 base, nel provato abbiamo potuto godere di una maggiore fluidità del gameplay, con sessanta fotogrammi al secondo capaci di rendere l’azione più frenetica e pulita. Cosa dire invece della soundtrack, uno dei punti di forza di Persona 5? Nel capitolo sviluppato da Omega Force, troviamo dei brani inediti come Think Twice che offre quella spinta in più al tutorial iniziale della demo; oppure l’arrangiamento metal di Last Surprise, tema principale dei combattimenti, che si presenta decisamente più accattivante – e il sottoscritto non nega di essersi emozionato non appena ha udito il suono della chitarra elettrica -, insomma, la musica ha un ruolo quasi da protagonista nel gameplay del gioco, un qualcosa che i fan più accaniti sapranno sicuramente apprezzare: al momento Shoji Meguro ha fatto decisamente colpo. Infine, piccola menzione in onore dei filmati di gioco realizzati in primis da Omega Force, i quali si fanno decisamente apprezzare per la cura con cui sono stati realizzati e infine, quelli animati disegnati da Production I.G, i quali avvalorano il lato anime giapponese del titolo.

Tornare a Tokyo in quel di Persona 5 è stato sicuramente intrigante per il sottoscritto, il quale non nasconde un amore passionale per il JRPG di Atlus: è un ritorno quasi nostalgico, tutto è rimasto com’era dalla partenza che capitolava nel finale del titolo. E’ come tornare a casa dopo tanto tempo, ci sono stati dei cambiamenti, giusto quel che basta per non rendere il ritorno traumatico. In fondo, il passaggio da un gameplay all’altro può risultare dannoso per un brand, ma fortunatamente, almeno per queste prime battute di gioco, Persona 5 Scramble non sembra sentire questo passaggio e lo fa conservando le meccaniche di un combat-system solido e profondo,  riadattandole ad uno stile di gioco più frenetico. Possiamo dire che riponiamo speranze più che positive in questo action-rpg musou, già, quest’ultima parola fa tremare al sol pensiero, ma in realtà, le sensazioni percepite sono quelle di un gameplay per nulla pesante e piuttosto familiare. Il trio Hashino, Soejima e Meguro è pronto a conquistare pubblico e critica grazie alle doti creative di ognuno: storia, musica e direzione artistica saranno ancora una volta i pilastri principali che renderanno unico questo seguito di Persona 5. Non vediamo l’ora di tornare in azione nei panni dei Phantom Thieves nella versione completa di Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers.

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.