GTFO: gli sviluppatori hanno scelto questo nome perché “è memorabile”

GTFO

Il PAX East 2020 ci sta regalando una grande quantità di dettagli e informazioni sui principali titoli di questo periodo. Negli ultimi giorni abbiamo avuto una presentazione dedicata a DOOM Eternal, 15 minuti di gameplay su The Wonderful 101 Remastered, un nuovo video di Outriders e altro ancora. Oltre ai giochi più conosciuti, però, la fiera ha permesso ad altre opere meno note ma altrettanto apprezzate di ritagliarsi una fetta di tempo e svelare qualche curiosità. È il caso di GTFO, lo sparatutto tattico di 10 Chambers Collective, i cui sviluppatori hanno svelato l’origine del nome in un’intervista.

Per chi non lo conoscesse, il titolo richiede che una squadra di giocatori esplori una struttura sotterranea piena di creature letali e completi una serie di obiettivi. L’ambientazione dalle tinte horror e l’enfasi sulla strategia e sullo stealth sono state enormemente apprezzate dai giocatori, che hanno ricoperto l’opera di commenti positivi. Molti si sono spesso chiesti, però, come mai il suo nome sia GTFO, un acronimo nato su Internet che ha poco a che fare con il contenuto del gioco. 10 Chambers Collective ha svelato che la sigla è stata scelta perché è “facile da ricordare, sia per chi la adora che per chi la odia”, e ciò ha permesso al titolo di essere “memorabile” anche se non per forza conosciuto. Se siete interessati a provarlo, GTFO è disponibile su Steam in Early Access, e ancora non è stata fissata una data di uscita per la versione completa.

Il fortuito incontro con una piccola cartuccia usata per Game Boy ha acceso la passione per i videogames in Lorenzo, al tempo ignaro ragazzetto con la passione per la narrazione. Non ci è voluto molto prima dell'entrata nel mondo del modding, seguita a ruota dagli esperimenti su GameMaker, un breve soggiorno su YouTube e infine l'investitura a Dungeon Master. I videogiochi hanno accompagnato Lorenzo durante tutto questo viaggio, sia come momento di relax e divertimento che come fonte di ispirazione. Adesso, la sua ultima tappa lo vede pienamente immerso nella scrittura giornalistica, nel frattempo che continua a coltivare il suo amore per le grandi storie.

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