The Last of Us Part II: i periodi di crunch sono estenuanti, lo suggerisce un report

The Last of Us Part II

The Last of Us Part II, dopo il rinvio e la nuova data d’uscita fissata per il 29 maggio 2020 su PlayStation 4, quasi certamente vedrà la luce. Questo sarà possibile grazie all’estenuante lavoro da parte del team di sviluppo, che si sta sforzando per completare il gioco nei tempi previsti. Un nuovo report di Kotaku ha portato alla luce l’estenuante crunch-time che stanno vivendo i dipendenti dello studio, arrivati ormai al limite.

Tra ex-sviluppatori e membri anonimi di Naughty Dog che sono intervenuti ai microfoni del sito, sono emerse delle scomode verità per lo studio americano. C’è chi ha affermato di sentirsi obbligato a rimanere più a lungo a lavorare, chi invece è stato redarguito per non essersi presentato in orario notturno. Qualcuno si è arreso, dato che gli veniva chiesto di lavorare per tutta la notte. Un altro anonimo ha definito il lavoro come “un costo eccessivo per le persone”.

Inoltre, dopo Uncharted 4 molti dipendenti hanno abbandonato lo studio, costretto a ricoprire i ruoli lasciati vuoi con personale inesperto e molte facce nuove, tra cui molti debuttanti. Dunque, quando il gioco vedrà la luce, sappiamo chi dover ringraziare per davvero. Avete già dato uno sguardo alla personalizzazione delle armi presenti nel gioco?

The Last of Us Part II

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!