Ieri è stato il giorno ufficiale di lancio di Half-Life Alyx, il ritorno della storica serie su dispositivi VR. In breve tempo, questo nuovo capitolo si è conquistato la fama di essere uno dei migliori titoli mai rilasciati per la realtà virtuale, e molti appassionati hanno potuto finalmente tornare a immergersi in questo universo. Ma la domanda resta: cosa ha impedito a Valve di continuare la serie fino ad oggi? A spiegarcelo è il level designer Dario Casali, in un’intervista con IGN.
Se vi ricordate, Half-Life 2 veniva distribuito dallo sviluppatore sotto forma di episodi, che si sono bruscamente interrotti dopo il secondo. Le motivazioni, spiega Casali, sono queste:
Dopo aver lavorato ad Half-Life 2 per sei anni, abbiamo deciso che non era il caso di rimanere nell’ombra per altro tempo. Ecco perché abbiamo iniziato la pubblicazione episodica, dato che pensavamo ‘Bene, abbiamo la tecnologia, abbiamo i personaggi, abbiamo la storia, abbiamo le meccaniche. Facciamo uscire dei segmenti molto spesso, piuttosto che far aspettare ancora i fan’. […] Abbiamo però iniziato ad aggiungere più e più e sempre più cose al gioco, fino a che questi episodi non si stavano trasformando in veri e propri sequel.
Valve si è quindi resa conto che il progetto dietro all’atteso secondo capitolo stava sfuggendo di mano, e si è trovata costretta a fermare tutto prima di esagerare con la produzione. A questo punto, però, vedremo mai un Half-Life 3? Solo il tempo saprà dircelo e, per il momento, godetevi Alyx se potete.