Call of Duty Modern Warfare 2 Campaign Remastered: Recensione

Call of Duty Modern Warfare 2 Campaign Remastered

“La guerra non cambia mai.” Citava così l’apertura di Fallout 4, sottolineando come la guerra in sé per sé non cambia mai, nemmeno nelle fazioni coinvolte. Qualcosa a riguardo ne sa Activision, che nella serie di Call of Duty ha anteposto Stati Uniti e Russia in un susseguirsi di guerre fredde frutto, in una fantasia basata sulla realtà. Oggi i tempi sono quasi cambiati, e questa Guerra Fredda che viene combattuta, fortunatamente non è capitolata in una concreta tragedia; vediamo questi due schieramenti, i quali nel nostro immaginario videoludico si son sempre scontrati, collaborare di fronte una minaccia più grande che prende il nome di COVID-19. Riallacciandoci alla serie di Call of Duty e nel tema della guerra bellica, Activision ha dimenticato che questo scontro tra le due potenze economiche si è affievolito, dimostrando nell’ultimo Call of Duty: Modern Warfare che lo stereotipo russo piace ancora agli americani e forse anche a noi. Ma l’ultimo capitolo della saga, oltre ad essere al centro di qualche scandalo, soprattutto quello legato all’Autostrada della Morte – evento le cui colpe sono state attribuite alla Russia, distorcendo la realtà dei fatti – , ha innescato una serie di ricordi negli appassionati della serie.

Ritrovare il Capitano Price, Nikolai e la rievocazione di eventi come la missione di Pripyat, ci hanno subito fatto pensare ai ricordi legati alla trilogia sviluppata da Infinity Ward, la quale ha segnato un’era, dando vita all’epoca d’oro di Call of Duty. E dopo la remastered di Call of Duty 4: Modern Warfare, Activision avvera – in parte – i desideri dei fan della saga, annunciando e pubblicando in esclusiva temporale su PlayStation 4 Call of Duty Modern Warfare 2 Campaign Remastered. Come è possibile intuire dal titolo di questa riedizione, essa ripropone in una nuova veste tecnica la campagna del miglior Call of Duty di sempre. A undici anni di distanza dalla sua prima pubblicazione, torniamo ad imbracciare le armi insieme alla Task Force 141, narrandovi il perché Call of Duty: Modern Warfare 2 rappresenta il più alto picco qualitativo raggiunto dalla saga, in questa nostra nuova recensione.

Call of Duty Modern Warfare 2 Campaign Remastered: il ritorno del miglior Call of Duty di sempre!

Perché viene definito il miglior Call of Duty di sempre? Una domanda legittima, se non altro la saga di Activision conta all’attivo la bellezza di sedici capitoli principali, e capire cosa distingue Modern Warfare 2 dal resto della serie è quasi difficile a dirsi. Non parliamo di una campagna dall’alto valore narrativo, dal level design encomiabile, poiché ritroviamo la classica formula tramandata di capitolo in capitolo. Ma avanzando, il taglio cinematografico si è sempre rafforzato, specie in questa generazione, in cui i filmati hanno sempre avuto un ruolo e peso all’interno della campagna; pensiamo all’ultimo capitolo della serie, dove il cambio dell’engine ha permesso ad Infinity Ward di tuffarsi in nuove sperimentazioni di regia, cercando di offrirci un prodotto più vicino ai consueti film d’azione. Restituire alla campagna giocatore singolo tale cura e importanza, ha permesso all’ultimo arrivato della saga di proporre una modalità giocatore singolo più appetibile, affrontando la guerra in maniera cruenta, senza badare alle leggi del politically correct che affliggono questa industria in costante crescita. Questa attenzione per la campagna si accentuò proprio con Call of Duty Modern Warfare 2, il quale consacrò il brand ad una narrazione degli eventi più cinematografica.

Il nuovo Campaign Remastered riesce a restituire quelle sensazioni vissute nel 2009, quando gli appassionati si tuffavano per la prima volta nel seguito di Call of Duty 4. L’immedesimazione della storia passa tutt’ora attraverso un contesto bellico ben architettato, con scenari apocalittici che fanno da sfondo ai livelli della campagna. Quest’ultimi trascinano il giocatore in un clima intenso, dove il nemico è sempre pronto ad attaccare, e le situazioni di estremo pericolo sono all’ordine del giorno nel titolo. La nuova veste grafica, permette di apprezzare sotto una nuova luce la formula classica della campagna giocatore singolo secondo Activision, migliorando la mimica facciale dei personaggi coinvolti, e facendoci dimenticare a volte che il titolo abbia in realtà undici anni sulle spalle. Impossibile non sottolineare la genuinità della storia, rimasta invariata e quasi indimenticabile, con dei personaggi che incredibilmente riescono a imporsi in una trama non troppo pretenziosa, i quali hanno sempre un asso nella manica in ogni evenienza.

Uno sparatutto arcade che non invecchia mai

Rimettere mano su un titolo come Modern Warfare 2 non solo vuol dire analizzarne nuovamente l’aspetto tecnico e grafico, ma anche di riabituarsi ad un gameplay ancorato nel passato. Difatti, l’aspetto ludico della remastered non si discosta ulteriormente dal titolo originale del 2009, tant’è che ritroviamo pregi e difetti di un classico Call of Duty, quegli elementi che dopotutto hanno segnato l’epoca d’oro del brand. Dopotutto, la solidità del gunplay, insieme ad alcuni elementi iconici, hanno reso indimenticabile questo capitolo della serie, il cui ritorno era un sogno nel cassetto per tanti fan di vecchia data; come poter dimenticare certe armi, le quali ci hanno permesso di schiacciare gli avversari soprattutto nel multigiocatore? Ebbene, seppur quest’ultimo sia assente per non dividere ulteriormente l’utenza, già dispiegata su COD Modern Warfare e COD Warzone, si può tutto sommato riassaporare i vecchi ricordi legati ad esse, attraverso la campagna principale, la quale riaccende una scintilla affievolita ormai da anni. Tutto sommato riabbracciare ancora una volta il vecchio feeling delle armi, le quali non accennano ad un maggiore realismo del rinculo,

Call of Duty: undici anni e non sentirli… o quasi.

Call of Duty Modern Warfare 2 Campaign Remastered è un’operazione di restauro simile a Call of Duty 4: Modern Warfare, ma con risultati leggermente inferiori alle aspettative. Ciò non vuol dire che siamo rimasti delusi, anzi, tutto il contrario: il lavoro compiuto da Beenox merita di essere provato da chi sente la mancanza dei cari vecchi COD. L’operato dello studio che ha realizzato Crash Team Racing: Nitro-Fueled sottolinea il suo talento nell’elaborazione di remake e remastered. Difatti, lo sparatutto può vantare di modelli poligonali ricreati da zero per il cast principale, ponendo l’attenzione sui dettagli del viso e della mimica facciale, senza spingersi però troppo oltre. Anche i background dei livelli hanno ricevuto un trattamento di tutto rispetto, grazie anche all’aumento della densità poligonale e della quantità di dettagli apportati agli elementi scenici, regalando una visione d’insieme decisamente migliorata e al passo coi tempi. Ciononostante, e trattandosi solo della campagna in giocatore singolo, lo sviluppo di questa riedizione meritava uno sforzo maggiore, poiché è impossibile non notare alcune piccole pecche nel restauro. Nonostante vi sia un netto miglioramento dell’illuminazione, degli effetti particellari e della qualità visiva del prodotto, vi sono degli elementi realizzati in maniera approssimativa. E’ un piacere vedere come sono stati svecchiati i protagonisti di Modern Warfare 2, un po’ meno invece, notare come i modelli poligonali dei vari soldati e dei civili non abbiano subito alcun trattamento, rimanendo a conti fatti nella loro veste originale. Uno squilibrio grafico lo abbiamo anche in una manciata di livelli, alcuni di essi trasmettono visivamente un miglioramento, in altri invece si ha solo una vaga sensazione. In tutto ciò, notiamo anche un lip sync non sempre sincronizzato con il doppiaggio, che conserva anche qui maggior parte del suo cast originale. La prestazione tecnica invece, come ogni remastered che si rispetti, si attesta sui sessanta fotogrammi per secondo, esibiti in una risoluzione 1080p su PlayStation 4 Standard, i quali subiscono un upscaling in 4K su PlayStation 4 Pro.

Nel pieno periodo di PlayStation 3 e Xbox 360, il brand Call of Duty espandeva la sua popolarità con la saga di Modern Warfare, raggiungendo il più alto picco qualitativo con il secondo capitolo della trilogia. Con Call of Duty Modern Warfare 2 Campaign Remastered, la compagnia riesuma, rivitalizza e rende giustizia a quello che fu il miglior capitolo mai realizzato, invitandoci ad assaporare la nuova veste grafica rivivendo un grande classico degli sparatutto, o se così vogliamo azzardare, un grande cult del genere. Un amore mai affievolito per gli eterni appassionati della saga e una scoperta a chi si è affacciato alla serie solo negli ultimi anni, una rievocazione di eventi che riecheggiano nei ricordi di chi, nel 2009, non vedeva l’ora di avviare il nuovo capitolo sulla propria console, quando ancora Call of Duty riusciva a regalare grandi soddisfazioni.

VOTO: 7.2

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.