No Time to Die: e se il film fosse solo nella mente di 007?

No Time to Die

No Time to Die è il prossimo lungometraggio della saga di 007, il 25esimo, che vedrà per l’ultima volta la presenza di Daniel Craig nei panni dell’agente segreto britannico, dopo ben altre 4 apparizioni. Il film, purtroppo, uscirà in ritardo a novembre, a causa dell’allarme Covid-19 che ha portato allo slittamento di moltissime pellicole. Mentre attendiamo che tutto si risolva il prima possibile, abbiamo tra le mani un’informazione interessante sul progetto.

No Time to Die: il regista ha parlato a ruota libera

Il regista dietro il film, Cary Fugunaga (noto per True Detective e Beasts of No Nation) ha recentemente fatto delle dichiarazioni molto curiose durante un’intervista per Interview Magazine. Il filmaker ha infatti affermato:

Ho avuto l’idea che questo film potesse essere ambientato tutto nella tana del villain dell’ultimo film. C’è questa scena in cui un ago penetra nella testa di James Bond, che dovrebbe fargli dimenticare tutto, e poi fugge miracolosamente da una bomba. E poi lui e Léa fanno saltare in aria il posto e continuano a salvare la giornata. Ero tipo: ‘E se scoprissimo che tutto, fino alla fine dell’atto due, fosse stato nella sua testa?’.

Un concept fuori dagli schemi che sicuramente non vedremo nella versione finale della realizzazione. E voi cosa ne pensate? Avreste apprezzato una trama di questo tipo? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.

No Time to Die

Massimiliano è un amante a tutto tondo dell'intrattenimento, dal cinema e serie tv fino a passare ai videogiochi. Sincero appassionato del mondo Marvel, di Star Wars e della cultura pop, nel tempo libero divora libri e graphic novel di qualsiasi tipo, con la predilezione per Moore e Gaiman. Sogna in futuro di diventare uno scrittore talmente tanto influente, da poter governare la mente dei suoi lettori, e ci sta lavorando con molta costanza!