Assassin’s Creed Valhalla: la mitologia non sarà troppo presente

Assassin’s Creed Valhalla

Il nuovo Assassin’s Creed Valhalla è stato recentemente annunciato da Ubisoft, e la presentazione del setting di quest’opera ha scatenato alcuni dubbi nelle mente dei più fedeli appassionati. Il titolo è infatti ambientato nell’Inghilterra del nono secolo e contiene numerosi riferimenti alla mitologia norrena, elemento che molti temono risulti in un gioco meno storicamente accurato e più simile a God of War che al resto del suo stesso franchise. Il narrative director, Darby McDevitt, è intervenuto in un’intervista con Gamespot per calmare gli animi.

La mitologia norrena, secondo quanto sostiene McDevitt, non sarà affatto troppo presente in Assassin’s Creed Valhalla e avrà un ruolo più marginale di quanto pensiamo. Tra l’altro, lui stesso ritiene che utilizzare un setting vichingo sia molto spesso una scusa per includere i miti delle divinità, e che quest’opera voglia invece tuffarsi nell’approfondimento della tradizionale vita dei guerrieri nordici (più o meno). Inoltre, il narrative director non è preoccupato che questo nuovo capitolo della serie venga paragonato a God of War, dato che il materiale che Ubisoft sta usando per sviluppare il gioco è in realtà molto diverso dallo stile del capolavoro di Santa Monica Studios.

Assassin's Creed Valhalla

Il fortuito incontro con una piccola cartuccia usata per Game Boy ha acceso la passione per i videogames in Lorenzo, al tempo ignaro ragazzetto con la passione per la narrazione. Non ci è voluto molto prima dell'entrata nel mondo del modding, seguita a ruota dagli esperimenti su GameMaker, un breve soggiorno su YouTube e infine l'investitura a Dungeon Master. I videogiochi hanno accompagnato Lorenzo durante tutto questo viaggio, sia come momento di relax e divertimento che come fonte di ispirazione. Adesso, la sua ultima tappa lo vede pienamente immerso nella scrittura giornalistica, nel frattempo che continua a coltivare il suo amore per le grandi storie.