Il nuovo Assassin’s Creed Valhalla è stato recentemente annunciato da Ubisoft, e la presentazione del setting di quest’opera ha scatenato alcuni dubbi nelle mente dei più fedeli appassionati. Il titolo è infatti ambientato nell’Inghilterra del nono secolo e contiene numerosi riferimenti alla mitologia norrena, elemento che molti temono risulti in un gioco meno storicamente accurato e più simile a God of War che al resto del suo stesso franchise. Il narrative director, Darby McDevitt, è intervenuto in un’intervista con Gamespot per calmare gli animi.
La mitologia norrena, secondo quanto sostiene McDevitt, non sarà affatto troppo presente in Assassin’s Creed Valhalla e avrà un ruolo più marginale di quanto pensiamo. Tra l’altro, lui stesso ritiene che utilizzare un setting vichingo sia molto spesso una scusa per includere i miti delle divinità, e che quest’opera voglia invece tuffarsi nell’approfondimento della tradizionale vita dei guerrieri nordici (più o meno). Inoltre, il narrative director non è preoccupato che questo nuovo capitolo della serie venga paragonato a God of War, dato che il materiale che Ubisoft sta usando per sviluppare il gioco è in realtà molto diverso dallo stile del capolavoro di Santa Monica Studios.