Streets of Rage 4 Recensione: menare come una volta

Streets of Rage 4

Streets of Rage 4 รจ lento eppure veloce. รˆ semplice, eppure profondo. รˆ un gioco corto, oppure molto lungo laddove si decida di viverlo a difficoltร  elevate, da soli o con gli amici. Strets of Rage 4 รจ, anche, una sorta di paradosso storico. Lโ€™ennesimo in una generazione che, piรน di altre vissute prima di lei, ha fatto del recupero di idee e concetti un valore aggiunto, piuttosto che un limite da superare. Streets of Rage 4 รจ, a distanza di troppi anni, il seguito perfetto. Incapace, magari, di riportare davvero in auge un genere archiviato insieme ai 16 bit, ma certamente in grado di galvanizzare una categoria di videogiocatori rimasti legati ad unโ€™epoca che, facciamocene una ragione, non tornerร  piรน. In cabina di regia, con la benedizione di Sega, ci sono i tizi di DotEmu, giร  alle prese, in passato, con il recupero di marchi eccellenti. Su tutti, spalleggiata da Lizardcube, lโ€™osannato Wonder Boy: Tra Dragonโ€™s Trap. La strategia, questa volta, รจ ancora piรน ambiziosa. Dare un seguito ufficiale, il quarto, alla saga di picchiaduro a scorrimento per Mega Drive che, nel 1994, si interruppe con il terzo e discusso episodio. In realtร , la fonte di ispirazione primaria resta il secondo capitolo, universalmente riconosciuto come il migliore della serie e, piรน in generale, come uno dei migliori esponenti del genere di riferimento. Mica poco in unโ€™epoca dove la sfida, oltre che in ambito home, era anche e soprattutto con le mastodontiche produzioni da sala giochi dove spopolavano le meraviglie firmate Capcom. In primis, Final Fight.

Streets of Rage 4: grafica e Sonoro 88%

Da un punto di vista visivo, la prima cosa che salta allโ€™occhio รจ il particolare stile grafico disegnato dal โ€œsolitoโ€ Ben Fiquet, giร  allโ€™opera con Wonder Boy eppure, in questa occasione, persino piรน ispirato o, semplicemente, meglio amalgamato con lโ€™opera originale. La tipica caratterizzazione anni โ€™90, fatta di pixel e scanlines, ha trovato nuova linfa vitale nel tratto di Fiquet, abile a ripensare colori e situazioni dei bei tempi che furono. Non ci sono pixel, non di default, in Streets of Rage 4. Cโ€™รจ, perรฒ, la volontร  di richiamare al lavoro alcuni stimoli e suggestioni un poโ€™ addormentate. In questo senso, piuttosto che lavorare da zero, si รจ deciso, giustamente, di lavorare un poโ€™ con i ricordi, un poโ€™ con la caratterizzazione del Bare Knuckle made in Mega Drive. Il giudizio su come la reinterpretazione sia stata portata a termine resterร , ovviamente, lontana dai canoni dellโ€™oggettivitร . Ognuno, da questo punto di vista, ci vedrร  qualcosa di diverso rispetto a qualcun altro. Certo รจ che, nonostante qualche licenza di troppo, il feeling visivo tipico della saga รจ stato parzialmente rispettato. Merito, pure, delle animazioni, dei movimenti, di quella cadenza e di quella fisicitร  che, ne parleremo piรน avanti, avranno ricadute anche nel gameplay. Merito di background forse troppo lineari, eppure pensati per esaltare quelle stesse meccaniche melee come tradizione impone e ha effettivamente imposto a Julian Nguyen You, a suo agio tra le atmosfere suburbane della City. Merito, infine, di quelle musiche incalzanti che, sempre in tema di revisione, punzecchiano altre sinapsi, altre zone di memoria muscolare che cercavano, chissร  da quanto, nuovi e vecchi stimoli. La prima firma, in questo caso, รจ di Olivier Deriviere, per lโ€™occasione supportato artisticamente da qualche vecchia gloria giapponese capace di solcare tecnologie, gusti e sfide cosรฌ diverse, cosรฌ uguali.

Streets of Rage 4: giocabilitร  90%

Si picchia sempre e pure tanto, in Streets of Rage 4. Soprattutto, si picchia bene. Se su Mega Drive la saga ha sempre puntato โ€œaltoโ€, estremizzando la fisicitร  dei colpi rispetto allโ€™agguerita concorrenza da sala, รจ sorprendente registrare come, quasi 3 decenni dopo, menare duro sia ancora cosรฌ divertente. Per certi versi, il gioco รจ ancora piรน lento, piรน โ€œpesanteโ€. Axel, Blade e compagnia sfoggiano unโ€™andatura decisa, certo, ma anche particolarmente โ€œcomodaโ€ rispetto a quelli che sono i canoni moderni. Sorprendente, pure, notare come, non appena partano pugni, calci e presi, il ritmo di gioco si innalzi notevolmente restando, perรฒ, sempre ben leggibile e allontanando quindi il rischio di selvaggio button mashing, strategia tutt’altro che consigliata in un gioco che, a modo suo, rivendica una certa tecnicitร . Nonostante il move-set di ogni personaggio sia esclusivo e originale, la discriminante resta il numero e la caratterizzazione, che varia da discreta a eccellente, dei nemici a schermo, sempre piuttosto numerosi e divisi tra semplici scagnozzi, luogotenenti e boss. Ognuno di loro ha pattern unici, mescolati, livello dopo livello, a situazioni diverse, alcune โ€œclassicheโ€, altre realmente originali. Pur non reinventando il genere dโ€™appartenenza, Streets of Rage, con rispetto e prudenza, innesta nuova linfa ad una struttura in voga negli anni โ€™90, eppure, gioco forza, invecchiata sotto il peso degli anni e dei progressi ludici. A pugni, calci, salti e prese, attivabili in maniera diversa, davanti e di dietro, in aria o a terra, Streets of Rage 4 affianca un colpo potenziato che intacca la barra vitale . Poi, raccogliendo apposite stelle nascoste lungo i livelli, il gioco permette di liberare tutta la โ€œrabbiaโ€, benedetta rabbia, con una ex di estrema potenza, preferibilmente utilizzabile durante le complesse e ardue sfide con i boss di fine livello. La raccolta di cibo e la possibilitร  di provocare i nemici completano un gameplay semplice che, perรฒ, evita i limiti del semplicismo. Per altro, le possibilitร  offerte dal multiplayer locale e online, possono modificare drasticamente la letture dei livelli, potenziandone drasticamente la varietร .

Longevitร : 87%

Insomma, Streets of Rage 4 puรฒ essere giocato in modi diversi. In singolo, il titolo regala un divertimento quasi mirato, incapace di esplodere davvero se non quando, alle difficoltร  piรน alte, la sfida raggiunge livelli davvero elevati. Tenendo fede al trend proprio del genere, il gioco esplode, letteralmente, quando vissuto in compagnia. In coppia, magari affiancati sul divano, i fortunati giocatori possono โ€œinventareโ€ nuove strategie, nuovi modi per avanzare livello dopo livello. Livello che รจ sempre selezionabile singolarmente una volta superato, per migliorare tempi e punteggi e, magari, scoprire qualche simpatico extra. Il gioco รจ infarcito di piccoli segreti, gustose citazioni, croccanti richiami al solito passato. Il numero degli stage, ben 12 a fronte di una campagna mediamente lunga appena 3 ore, non tragga in inganno. Considerando il genere di riferimento, Street of Rage 4 dura persino troppo o, comunque, non puรฒ certo essere considerato un titolo corto. Per nulla. Anche perchรฉ al roster di personaggi utilizzabili, Axel, Blaze, Cherry, Adam e Floyd, si uniranno presto altri compagni di avventura, varianti, ex nemici e ricordi. Un frullato praticamente infinito di situazioni per una longevitร  degna di nota., impossibile da quantificare in numeri, ma solo in divertimento. Aggiungiamo al pacchetto altri extra, tra modalitร  alternative, il giร  citato online cooperativo e, ancora, piccole chicche sbloccabili passo dopo passo. Scoprire tutto, ma davvero tutto, di Streets of Rage 4 richiederร  impegno, costanza e molte piรน ore di quante ne abbia mai richieste un picchiaduro a scorrimento dellโ€™epoca dโ€™oro. Difficile, davvero, chiedere di piรน.

Streets of Rage 4 รจ un seguito perfetto. Non reinventa il genere, ma lo recupera e lo riadatta in termini visivi e ludici, accontentando certamente i nostalgici,ma catturando, grazie allo stile accattivante, una potenziale platea di nuovi e giovani videogiocatori. Un esperimento interessante che, come e piรน di Dragonโ€™s Trap, rifugge i limiti di una produzione minore abbracciando valori piรน vicini, da un punto di vista artistico e contenutistico, alle produzioni Tripla A del passato. In SoR4 si mena tanto, tantissimo. Sotto la scorza, perรฒ, cโ€™รจ persino di piรน. Molto di piรน di quanto, in epoca di oziosi remake e non sempre riusciti reboot, sarebbe stato ovvio aspettarsi. Streets of Rage รจ un gioco eccezionale, incapace, da solo, di risollevare le sorti di un sottogenere particolare, evolutosi talmente tanto negli anni fino a scomparire. Quellโ€™epoca, รจ vero, non tornerร  piรน. Quellโ€™epoca fu segnata, pure, da Streets of Rage.

Michele Iurlaro รจ iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti e dei praticanti professionisti. Scrive molto. Scrive troppo. Da troppo tempo