Ghost of Tsushima: il nuovo gameplay del titolo per aspiranti samurai

Ghost of Tsushima Sucker Punch

Wow! Si può dire? È appena terminato l’evento State of Play dedicato a Ghost of Tsushima, titolo della Sucker Punch prodotto da Sony. Sono stati mostrati i primi esempi di gameplay e possibilità di customizzazione di uno dei titoli più attesi del 2020. Jason Connell, della Sucker Punch Production, ci ha guidati durante tutto l’evento e per prima cosa ha mostrato come esplorare il meraviglioso mondo di Tsushima. L’esplorazione è uno dei punti centrali di ogni titolo open world, e lo sviluppatore ha voluto inserire l’idea che sia la stessa isola di Tsushima a guidare il giocatore. Il “Guiding Wind”, è un vento che vi guida attraverso l’isola, e le cavalcate di Jin attraverso foreste e campi ricordano molto da vicino quelle di Red Dead Redemption. Il fumo all’orizzonte invece vi indicherà luoghi con persone in pericolo, mentre le volpi vi guideranno verso luoghi nascosti. Una volta trovato un luogo, ci si potrà tornare con il viaggio rapido.

Dopo l’esplorazione dell’isola, Connell ha mostrato il protagonista Jin Sakai nelle vesti sia di Samurai che di Ghost. Il Samurai può sfidare e uccidere molteplici nemici con diversi stili di combattimento. Jin the Ghost, invece, può utilizzare ogni trucco e utilizzare perfino la paura come arma. Mentre venivano mostrate le sequenze di gioco era impossibile non fare paragoni con celebri giochi che questo titolo sembra ricordare molto da vicino. Jin Samurai appare simile, per dinamiche di combattimento, a Geralt di Rivia, protagonista della serie The Witcher. Ma se con Jin Samurai abbiamo potuto azzardare una similitudine, la vera e propria sensazione di deja-vu c’è stata con Jin the Ghost molto (molto) simile, per movenze, stili di combattimento e attacchi furtivi, ai vari protagonisti della serie Assassin’s Creed. La clip dell’uccisione furtiva con un coltello alla gola è stata solo l’ennesima conferma.

Tornando alle caratteristiche mostrate, sarà possibile customizzare completamente gli abiti di Jin, usando i fiori trovati in-game per colorarli a piacimento, e non è solo un fattore estetico; infatti la scelta dell’abito porta vantaggi meccanici e influenza il gameplay. Ogni armatura, inoltre, è caratteristica e maggiormente indicata per un determinato stile. Molto importanti sono inoltre i talismani omomori, che potenziano le abilità all’interno del gioco dandovi grandi vantaggi in battaglia e, andando avanti con i livelli e accumulando esperienza, potrai scegliere come far evolvere il tuo personaggio e quali abilità potenziare. Ovviamente da questo dipenderà anche il tuo stile di gioco.

Inoltre è stata inserita una black and white mode in perfetto stile “film samurai d’epoca”, attivabile all’inizio del gioco, per dare la possibilità al giocatore di sentirsi all’interno del proprio film di samurai preferito. Un altro consiglio dato da Connell è quello di lasciare la lingua originale, il giapponese, e attivare i sottotitoli per potersi calare perfettamente nello spirito del gioco. L’ultima perla è la possibilità non solo di fare uno screenshot del gioco, ma di regolare tutti i parametri, come la direzione del vento e la velocità, e addirittura editare l’ambiente circostante con la tipologia di fiori che ci piacciono di più. Ghost of Tsushima, dopo il rischio di rinvio, verrà lanciato il 17 luglio in esclusiva per PlayStation 4 e non vediamo l’ora di scoprire ulteriori dettagli.

La passione per la scrittura e il fantasy nascono prestissimo, ma l’incontro con i videogiochi arriva di soppiatto a casa dei compagni di scuola con Mario Kart, Age of Empires e The Sims. La sua formazione è prevalentemente letteraria ma l’incontro fortuito con Marco Accordi Rickards al Vigamus le ha permesso finalmente di ritrovare il suo lato giocoso e di divertirsi lavorando.