Assassin’s Creed Valhalla ci metterà al comando di un esercito di vichinghi, che fanno del combattimento un vero e proprio stile di vita… o quasi. Il titolo atteso su console di attuale e prossima generazione (oltre che in arrivo su PC) non sarà però focalizzato sui soli combattimenti. I vari conflitti potranno essere gestiti in maniera differente rispetto ai passati capitoli della saga. Oltre alle spade e alle asce dunque, potrà essere utilizzata anche un’altra arma, ossia la diplomazia.
Questa informazione è stata offerta dal direttore creativo Ashraf Ismail, che ha concesso un’intervista al sito Kotaku. Ecco le sue parole:
“Quando parti per il mondo, per seguire qualunque cosa sia, ti ritrovi coinvolto nella politica. Rimani coinvolto in un viaggio. Offriamo opzioni all’interno di questo. Quindi a volte sì, significa che puoi, diciamo, negoziare per risolvere qualcosa. La storia dell’invasione stessa in questo periodo di tempo è, ovviamente, una parte fondamentale del viaggio. Che cosa significava per i vichinghi norvegesi sbarcare in Inghilterra e convivere?”
Ovviamente, bisognerà capire come questa diplomazia verrà applicata in termini di gameplay, ma soprattutto, se funzionerà in ogni caso o meno. Lo scopriremo sicuramente nell’inverno del 2020. Intanto, il reveal trailer del gioco è stato il più visto di sempre in casa Ubisoft.