Ubisoft ed Insomniac Games sono entrate nell’occhio del ciclone a causa di alcune testimonianze da parte di alcune ex-dipendenti. Le accuse riguardano violenza nei confronti delle donne, tra cui maltrattamenti, molestie sessuali e addirittura stupri. Ma analizziamo le cose con ordine.
Per quanto riguarda Ubisoft, a denunciare i fatti avvenuti nel 2014 è stata Kathryn Johnston, ora Senior Account Executive di Kairos Media, che ha accusato di stupro l’attuale Brand Marketing Manager di Ubisoft, Andrien Gbinigie. Durante il PAX East 2014, Gbinigie stuprò la Johnston in uno degli hotel della città dopo anni di proposte sessuali, fino a quando ella cedette del tutto. Questa testimonianza è stata seguita da altre, che hanno coinvolto non solo Gbinigie, reo di aver molestato altre donne, ma anche altri “predatori sessuali”.
I know a victim personally and he lied to various other women about her mental state to get them to exclude her from their PR activities or friendships. He has met me in real life and it took all my willpower not to punch him in the Odyssey capture. @/EscoBlades is scum.
— Hannah Rutherford 🌱 lomadiah.bsky.social (@lomadia) June 22, 2020
https://twitter.com/OldManKaidan/status/1275158172471181312
Per quanto riguarda Insomniac Games invece, la denuncia è partita da Sol Brennan, ex-dirigente che ha addirittura parlato di decine di donne molestate dai tanti predatori sessuali presenti nella società, che hanno portato addirittura alle dimissioni delle malcapitate per proteggere la loro identità. La testimonianza parla di tre predatori sessuali, con tanto di protezione da parte dei dirigenti, ma attualmente di questi tre ne sarebbe rimasto soltanto uno. A quanto pare però, uno degli accusati, ovvero Edgar Vargas, si sarebbe “limitato” in un paio di occasioni a fare delle proposte sessuali senza mai alzare un dito sulla donna. La cosa poi sarebbe finita lì.
https://twitter.com/xavierck3d/status/1275490965684273152