It Takes Two durerà 15 ore circa, stando alle parole di Fares

Hazelight Studios, fin dalla sua prima creazione, si è comodamente affermata come team di sviluppo di titoli cooperativi fortemente basati sull’esperienza narrativa. Dopo il successo di A Way Out, sono ora al lavoro sul prossimo progetto It Takes Two, il quale promette di essere al di sopra dell’ottimo lavoro svolto durante la prima produzione.

Parlando ai microfoni di GamingBolt, Josef Fares, boss di Hazelight Studios e director del nuovo titolo, ha affermato che quest’ultimo durerà su per giù 15 ore. Sebbene non vi sarà alcun collezionabile all’interno dell’avventura, i giocatori possono aspettarsi un numero non indifferente di minigiochi.

Direi tra le 14 e le 15 ore. C’è tanto da scoprire. Non ci saranno invece collezionabili e altre cose del genere. Non è qualcosa che vogliamo. Infatti, invece di andare in giro in cerca di cose, potrete interagire con l’ambiente. Ci saranno tantissimi minigiochi, circa 25, sparsi per il mondo di gioco. Vogliamo che il mondo sia vivo, vi divertirete tantissimo nello scoprire tutto quello che c’è. Senza contare i numerosi segreti che spero i giocatori troveranno. Li ameranno.

Queste sono le parole di Josef Fares il quale, con un linguaggio piuttosto “colorito” che vi risparmiamo, parla di quella nuova creazione che sarà It Takes Two una volta terminata. Vi ricordiamo che l’opera sarà disponibile a partire dal 26 marzo per PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e PC, mentre sembra improbabile una versione Nintendo Switch.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.