Pensare a Pokémon Snap mi riporta indietro ad un’altra epoca. Gli anni in cui collezionavamo le figurine dei Pokémon, trovavamo i pupazzetti in regalo nelle merendine a tema, aspettavamo con ansia i primi film e ogni videogioco annunciato era una assoluta novità. Ho continuato a seguire la saga e la amo come ai suoi albori, ma è innegabile come le mie emozioni siano un po’ sbiadite: è il dramma di crescere, ma è anche legato al fatto che negli ultimi anni la serie ci abbia riservato sempre meno sorprese. New Pokémon Snap ha perciò subito attirato la mia attenzione perché è quanto più di vicino esista a una macchina del tempo: non è tanto il desiderio di mettermi a fotografare Pokémon, seppur questa attività sia intrigante, quanto quello di recuperare le emozioni che provavo giocando sul Nintendo 64, quando il gameplay era inconsueto e sembrava una piccola follia, uno spin-off creativo e del tutto inaspettato. Perciò eccomi, nel 2021 a passare ore e ore della mia vita a scattare foto ai mostriciattoli, felice come all’epoca e senza alcuna vergogna al riguardo.
New Pokémon Snap: lascio tutto e mi dedico all’arte
New Pokémon Snap introduce la regione di Lentil, location inedita per la serie e costituita da una serie di isole che ospitano diversi biomi. La varietà climatica e di flora presente consente la vita di una grande varietà di Pokémon, provenienti da tutte le generazioni dei titoli. Rispetto a Pokémon Snap, il numero di specie è molto maggiore, perciò riempire tutte le pagine del nostro Fotodex è un’impresa più impegnativa del previsto. Oltre ad essere tanti, i Pokémon interagiscono fra loro in maniere diverse ed esibiscono comportamenti curiosi che farebbero la felicità di ogni documentarista sulla faccia della Terra. Il nostro compito è armarci di fotocamera e tentare di immortalare ogni attività insolita, così da comprendere come passino le giornate i curiosi animaletti di Lentil. Il Professor Speculux è lo studioso del luogo, anche se il fatto che il suo nome non derivi da un albero come quelli dei suoi colleghi della serie principale non mi ha consentito di prenderlo troppo sul serio. È lui che ci assegna il compito di saltare sul veicolo NEO- UNO e di esplorare vari percorsi a disposizione, in una sorta di safari fotografico videoludico.
Nei percorsi di New Pokémon Snap ci si muove su binari, proprio come nel titolo storico che lo ha preceduto. È possibile occasionalmente scoprire strade alternative, scegliendo ad un bivio dove svoltare e selezionando così uno dei due percorsi presenti in ogni zona. Ogni ambientazione ospita Pokémon diversi a seconda delle condizioni climatiche ed alcune di esse sono esplorabili in differenti ore del giorno, come giorno e notte o persino al tramonto. Considerando che il NEO-UNO avanza da solo, il nostro unico compito è muovere la telecamera per osservare ciò che ci circonda e trovare la giusta inquadratura ed è possibile farlo anche sfruttando il giroscopio di Nintendo Switch. Non ho apprezzato molto la seconda opzione ed entrambe mi hanno procurato a volte un po’ di mal di moto, in maniera particolare nelle sessioni di gioco prolungate, tanto che ho deciso di limitarmi a gameplay più brevi. Ne è comunque valsa la pena: i percorsi sono davvero gradevoli da visitare. Ce ne sono di più o meno lussureggianti, ma tutti nascondono dettagli segreti e nascondigli in cui trovare Pokémon insoliti.
Mele, musichette e altri metodi per disturbare la natura
Man mano che proseguiamo nella nostra carriera da fotografi, New Pokémon Snap ci fornisce nuovi strumenti per interagire con i Pokémon intorno a noi. Le prime sono le Mele Soffici, che lanciate vicino ai mostriciattoli li attirano e ci consentono di scattare adorabili foto mentre mangiucchiano. Si possono in alternativa usare per colpirli con una certa violenza e svegliarli o spostarli da dove sono, anche se il gioco ci tiene ad assicurare che vista la loro morbidezza non possono provocare danni al malcapitato che le riceve. E meno male, perché buona parte della mia avventura è stata caratterizzata da tiri di frutta simili a una partita di baseball, soprattutto per tentare di dissuadere Pokémon aggressivi, come ad esempio Arbok, da minacciare creaturine indifese. La nostra fotocamera possiede inoltre un sistema Radar che è in grado di analizzare l’ambiente e identificare le creature che ci circondano, oltre ad emettere un suono che può attirare la loro attenzione. Anche questo sistema sembra insomma nato per infastidire i poveri animali da fotografare: già mi immagino un placido Venusaur che mi vede arrivare su uno strano veicolo da cui lancio Mele ed emetto suoni improvvisi. La terza opzione a nostra disposizione è suonare una vera e propria musichetta che può convincere qualche Pokémon a mettersi a ballare o renderlo più felice delle nostre incursioni. La NEO-UNO può inoltre accelerare con il turbo: ciò ci consente di muoverci più in fretta, raggiungendo zone del percorso in meno tempo e magari trovando così Pokémon che nei secondi successivi si sarebbero nascosti e sarebbero stati irraggiungibili. Guardarci alle spalle o zoomare con l’obiettivo fa invece rallentare la macchina, ottenendo l’effetto opposto e permettendoci di fotografare eventuali creature ritardatarie.
New Pokémon Snap: facciamo luce sul mistero… di luce
Il gimmick definitivo di New Pokémon Snap è la Sfera Lumina: questa pallina può far illuminare il Pokémon che colpisce, sfruttando uno strano fenomeno diffuso nella regione e legato ad alcuni fiori iridescenti. Una volta esplorata a fondo ogni isola, otteniamo la sfera della zona e possiamo divertirci a far brillare i mostriciattoli sia di notte che di giorno: decisamente meglio del caro e vecchio flash. Alcuni Pokémon particolari mostrano un Fenomeno Lumina tutto loro e si colorano di intricati disegni su tutto il corpo se illuminati: a loro vengono dedicati dei percorsi in cui dobbiamo scattare foto nel momento giusto, per documentare tali pattern. Queste missioni sono una sorta di boss-fight e man mano diventano più complesse, richiedendo un minimo di tempismo da parte del giocatore, nonché la capacità di saper lanciare oggetti senza farli finire sempre nel vuoto o in qualche burrone, come ho fatto io per gran parte del gioco. Le creature Lumina sono davvero bellissime e ho trovato emozionante doverle fotografare. La storia dietro la loro nascita è interessante, seppur forse un po’ confusa, e ho molto apprezzato come la regione di Lentil offra misteri su cui indagare, non limitandosi a svolgere il compitino di ambientazione generica per uno spin-off.
Una volta tornati dai nostri giretti nella natura, il Professor Speculux valuta le nostre foto, un po’ come faceva Oak ai suoi tempi. Ogni foto riceve un punteggio in stelle e una valutazione numerica, due scale basate su elementi diversi. Le stelle dipendono da quanto la foto sia particolare: un bellissimo primo piano di un Pokémon fermo e tranquillo vale certamente una stella, mentre trovarlo coinvolto in piroette o movimenti alza il valore, fino ad arrivare al massimo di quattro stelle che vengono assegnate a scatti insoliti, come mostriciattoli che giocano fra loro o attaccano avversari. È perciò necessario tenere gli occhi bene aperti perché alcune scene non sono facili da immortalare, ma sono necessarie per completare il Fotodex. La pagina di ogni Pokémon richiede infatti quattro diverse foto, una per ogni numero di stelle disponibili. Viene inoltre fornita una valutazione numerica che dipende dalla qualità della composizione fotografica: grandezza del soggetto, direzione dello sguardo, posa, sfondo ed eventuale presenza di altri soggetti. Possiamo scattare foto a quattro stelle davvero orribili o opere a una stella che meritano la copertina di un giornale, i due sistemi di punteggio sono del tutto scollegati. Ogni volta che otteniamo una nuova foto di un soggetto possiamo sostituire la precedente nel Dex, che sia o no migliore come valutazione, creando man mano un book fotografico del tutto personalizzato. New Pokémon Snap consente inoltre di creare un Album personale, nel quale salvare le foto che preferiamo. Tali scatti possono essere modificati anche dopo il ritorno dall’avventura, regolando inquadratura, esposizione e contrasto. Una volta salvate in maniera definitiva, possiamo invece applicare filtri, cornici, adesivi o modificare la didascalia abbinata, per poi pubblicarle online e condividerle con il resto del mondo. Non ho potuto testare la componente social prima del lancio, ma mi aspetto grandi cose dagli altri allenatori. Peccato solo che non sia possibile aggiungere testo sulle foto, ma per quello si può sempre salvarla sul PC e modificarla con il buon vecchio Photoshop.
La longevità di New Pokémon Snap è più che discreta. Terminare tutti i percorsi richiede un buon numero di ore, mentre finire il Fotodex ne occupa molto di più. Sono presenti numerose mini sfide che stimolano il giocatore a ottenere scatti in condizioni particolari, ricevendo spesso in regalo cornici o elementi decorativi. Tali attività aumentano esponenzialmente il tempo necessario per terminare il titolo al 100% e sono abbastanza divertenti, seppur a volte il gioco faccia storie per uno scatto che non ritiene adatto per superare la sfida, magari perché in ritardo di un secondo rispetto a quanto necessario. Sono comunque facoltative, ma gradevoli in quanto ci obbligano a scoprire lati nascosti dei Pokémon o loro interazioni particolari: in fondo il bello del gioco è proprio osservare il comportamento di tali creature nel loro ambiente naturale e lontano da Palestre e allenamenti. Non riesco a non intenerirmi per uno Scorbunny che dorme su un Torterra o due Jellicent che danzano fra loro tra i coralli.
Il punto debole del titolo rimane comunque la sua ripetitività. Per far salire di livello ogni percorso, sbloccando la comparsa di nuovi Pokémon o di nuovi comportamenti, è necessario ripeterlo più e più volte. All’inizio è gradevole, poiché si scoprono sempre elementi che ci sorprendono, ma man mano diventa solo un obbligo. Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto poter interagire di più con i Pokémon, sfruttando le loro diverse personalità e aggiungendo maggiore componente strategica, magari con elementi di un puzzle game. Tutto ciò non è stato inserito: New Pokémon Snap svolge bene il suo compito ed è piuttosto curato, ma la conoscenza del mondo dei Pokémon e l’abilità fotografica sono del tutto ininfluenti per portarlo a termine, è sufficiente ripetere più e più volte ogni esplorazione e provare tutti gli strumenti su ogni creatura che incontriamo. Intendiamoci, Lentil è molto gradevole da girovagare: visivamente è forse il meglio che ci ha offerto la saga finora. Trovo particolarmente riuscite alcune ambientazioni, soprattutto alla luce del tramonto o della luna, che dona un tocco particolare al tutto. Le animazioni dei Pokémon sono molto fluide e i modelli ben realizzati, tanto che spero che vengano sfruttati per altri titoli main. Alcuni elementi degli sfondi, in particolare gli alberi, sono meno entusiasmanti, come in effetti è successo pressoché in tutti i titoli della saga degli ultimi dieci anni. Nel complesso trovo che sia stato fatto un buon lavoro e non ho grandi lamentele al riguardo: mi trasferirei a vivere a Lentil anche oggi stesso. Per il momento mi accontenterei anche di una lunga vacanza.
PIATTAFORME: Nintendo Switch
SVILUPPATORE: Bandai Namco
PUBLISHER: Nintendo
New Pokémon Snap è un titolo divertente e nostalgico, che consente di infiltrarsi nel mondo dei Pokémon e spiarli mentre vivono la loro vita in libertà: non li avete mai visti così finora, ve lo garantisco. Molto più longevo del suo predecessore, il gioco mostra scene divertenti e intrattiene bene il giocatore, seppur con una certa ripetitività di base che è inevitabile visto il gameplay. Da non sottovalutare la componente social: modificare e condividere le foto offre grandi potenzialità, che spero vengano sfruttate con eventi e contest appositi.