In questo freschissimo weekend di fine agosto, che segna lāarrivo del tanto atteso settembre videoludico, ci siamo lanciati alla prova dellāAlpha di Call of Duty Vanguard, uno dei titoli più attesi della stagione per una grossa fetta dellāutenza. Chi vi scrive ha passato diverse ore in compagnia del suo predecessore, Cold War, un titolo che ha saputo accompagnarci positivamente in questo primo scampolo di next-gen ma che, oggettivamente, sembrava lacunoso sotto alcuni aspetti, cosa che gli ha precluso in qualche modo le porte del paradiso. Per tal motivo, lāannuncio di un nuovo episodio della saga ci ha sin da subito intrigati, tanto da rendere questa Alpha tecnica un oggetto del desiderio, rendendoci affamati di testare con mano il lavoro svolto (finora) sulla produzione.
I ragazzi di Sledgehammer Games hanno sin da subito palesato la voglia e se vogliamo la necessità di mirare a un cambio di rotta deciso rispetto agli ultimi episodi della saga usciti negli ultimi anni, portando su schermo quello che sembra un prodotto per diversi aspetti in forte contrapposizione con quanto visto con i capitoli di recente uscita. Call of Duty Vanguard si è mostrato, da questo primo contatto, uno shooter solido, appagante e soprattutto ricco di possibilità ludiche, legate fortemente alle nuove soluzioni introdotte dal team di sviluppo in quello che sarà uno dei prodotti più interessanti della serie, al netto di alcune scelte sia stilistiche sia tematiche che possono dividere la nutrita schiera dei fan. Se siete curiosi di scoprire il resto della nostra analisi, non vi resta che proseguire con la lettura del pezzo.
Call of Duty Vanguard: un gameplay sfaccettato ma allo stesso tempo familiare
Lāaspetto più importante di questo test, e lo sappiamo un poā tutti, ĆØ sicuramente quello legato al gameplay e al gunplay in particolare, sicuramente i due fattori più importanti da testare sfruttando proprio questa porzione di gioco, disponibile per un tempo limitato. Lāalpha multiplayer del titolo ĆØ stata resa disponibile infatti soltanto dal 27 al 29 agosto (ore 19:00) e ci ha permesso di testare, oltre alla bontĆ di matchmaking e netcode, anche e soprattutto le nuove dinamiche di gioco, accorpate in una delle modalitĆ che sarĆ protagonista del nuovo corso della serie. Lāalpha ha infatti messo a disposizione la sola modalitĆ Collina dei Campioni, una sorta di torneo a squadre in cui i giocatori vengono uniti a più team in lotta gli uni contro gli altri in maniera randomica a ogni turno.
La nuova modalitĆ , che divide i giocatori in coppie o in terzetti (almeno nellāalpha) ha come obiettivo il ridurre le vite degli avversari, portando via via a scremare le forze in campo e, chiaramente, alla conclusione finale in cui gli ultimi team rimasti ancora in piedi si giocano il successo finale a suon di eliminazioni. Per quanto la nuova modalitĆ ci sia parsa sicuramente molto interessante e potenzialmente divertente, anche per la natura veloce e immediata degli scontri, ĆØ chiaro quanto il nostro obiettivo principale fosse quello di concentrarci sul feedback in generale del gunplay e dellāesperienza di gioco.
Ebbene, dopo due giorni di test più o meno pesanti, possiamo dirci sinceramente ottimisti su ciò che sarà il nuovo corso della serie, almeno per quanto riguarda il comparto multigiocatore. Gli aspetti più interessanti sono sicuramente legati ad alcune importanti soluzioni ludiche, più o meno originali e comunque in qualche modo ereditate anche da altre produzioni, che lasciano il segno in maniera evidente, sin dai primissimi vagiti.
Pensiamo soprattutto al fattore distruttibilitĆ ambientale, il vero fulcro dellāesperienza, un fattore che potrebbe sembrare marginale o comunque di contorno ma che invece, durante i nostri test, si ĆØ rivelato più decisivo di quanto si potrebbe immaginare. Considerando anche la scelta di puntare su mappe molto più ampie e aperte rispetto al passato, Call of Duty Vanguard pone proprio un grande focus su elementi quali il piazzamento e la comunicazione, su cui ben si sposa anche la capacitĆ di sfruttare a proprio vantaggio le coperture e la distruttibilitĆ di esse, cosa che rappresenta un elemento importante nellāeconomia di uno scontro. Ci ĆØ capitato più volte, infatti, di sorprendere un avversario proprio sfruttando il poter distruggere una barricata o una copertura, un fattore che può risultare scontato ma che in realtĆ , accostato alle ultime esperienze offerte dai prodotti del brand, può portare la produzione ad un livello decisamente superiore.
Sledgehammer però ha pensato, o sembra averlo fatto, proprio a tutti, introducendo o meglio reintroducendo la dinamica del Fuoco alla cieca e del posizionamento dinamico sulle coperture, attraverso la pressione del tasto R3 in prossimitĆ proprio di un riparo. Entrambe le meccaniche sono pensate principalmente per chi predilige un approccio più aggressivo agli scontri, magari anche per sfruttare il continuo movimento degli avversari, necessario per sfuggire in più di unāoccasione a un time-to-kill che sembra sensibilmente più basso rispetto a quanto visto in Cold War e in Modern Warfare negli ultimi anni.
E, proprio per concludere il discorso sullo shooting e sullo sparare alla cieca, ĆØ doveroso segnalare che il feedback delle armi ci ĆØ parso in linea, stavolta, con quanto visto nei recenti capitoli della serie, per quanto comunque le bocche da fuoco ci sono risultate ben bilanciate. Ad unirle abbiamo però trovato una āleggerezzaā generale un pizzico preoccupante, anche se ĆØ giusto sottolineare che si tratta di un aspetto comunque in linea con la tradizione del brand e, soprattutto, che non ci sembra in grado di inficiare più di tanto la buona riuscita della produzione.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Da un punto di vista tecnico e grafico, Call of Duty Vanguard non si discosta più di tanto dal suo predecessore in termini di mera potenza, pur risultando comunque un passo avanti decisamente interessante anche sotto questo aspetto. Il nostro test su PlayStation 5 ha evidenziato un prodotto incredibilmente fluido, un elemento che ben si sposa con la natura del gioco che vuole risultare ancor più frenetico e dinamico che in passato, al netto di un setting diverso e che segna una sorta di āpasso indietroā a livello cronologico e potenzialmente nella natura di alcune meccaniche.
Abbiamo provato il titolo sia su un televisore 4K HDR 10 (con refresh massimo a 60hz) con risoluzione 4K e 60fps sia su un monitor da gaming con refresh a 120hz e un tempo di risposta inferiore a 1ms, selezionando una soluzione visiva targhettata a 1080p ma con 120fps, avvertendo sensibilmente le differente tra le due soluzioni. Nel primo caso abbiamo assistito ad una cura per i dettagli più evidente, in particolare analizzando elementi come la qualità delle texture, in particolare quelle ambientali, più decisa e una pulizia generale più papabile, anche contando la vastità delle mappe, con un frequenza di aggiornamento più che valida e con cali di frame rate quasi mai avvertiti in maniera invasiva.
A farci però godere è stata la seconda soluzione. Col passaggio al monitor abbiamo pagato qualcosa dal punto di vista della pulizia generale, per quanto comunque le dimensioni più ridotte del pannello abbiano saputo donare al gioco una veste sempre molto rifinita e qualitativamente intrigante. Il vero punto di snodo però è stato rappresentato dalla frequenza di aggiornamento, un fattore fondamentale per un prodotto del genere.
Call of Duty Vanguard diventa splendido con il supporto ai 120fps, sia da vedere sia e soprattutto da giocare, in particolare per quei giocatori più esigenti e che vogliono gustarsi unāesperienza completa a livello competitivo. Ad accomunare il tutto troviamo poi una resa dei particellari semplicemente entusiasmante, che certamente lascia trasparire ancora lo sviluppo cross generazionale ma che comunque rappresenta un deciso passo avanti rispetto al passato e un punto di partenza importante per lāintero brand. Chiosa finale per il comparto sonoro, che sembra ancora molto solido nella sua semplicitĆ . Il titolo ĆØ doppiato interamente anche in italiano, con ottimi risultati. Negli scampoli provati durante lāalpha test abbiamo potuto ascoltare un doppiaggio sempre e comunque a fuoco, accompagnato da una qualitĆ ed una coerenza dei suoni ambientali di ottimo livello.
Data dāuscita: 5 Novembre 2021
Sviluppatore: Sledgehammer Games
Publisher: Activision
Piattaforme: PC, PS5, PS4, Xbox Series X/S e Xbox One
Questo primissimo contatto con Call of Duty Vanguard, ancora in fase di sviluppo, ci ha lasciato delle buonissime sensazioni, per quanto alcuni aspetti vanno ancora approfonditi al meglio. Il gameplay dellāalpha ci ha permesso di saggiare sia una delle nuove modalitĆ di gioco sia e soprattutto il nuovo stilema ludico del titolo, ricco di novitĆ e di modifiche più o meno importanti. Tra queste vanno evidenziate sicuramente le nuove possibilitĆ offerte da una distruttibilitĆ ambientale che sembra meno marginale e più focale del previsto, destinata a risultare fondamentale ai fini dellāesperienza generale. A ciò si unisce la scelta di puntare su mappe più ampie e aperte, che rendono fondamentale la comunicazione e il piazzamento ma anche lo sfruttamento delle dinamiche legate al fuoco alla cieca, che rende il sistema di coperture ancor più centrale e importante rispetto al passato. Il tutto viene accompagnato da una grafica sicuramente non rivoluzionaria ma che comunque rappresenta un piccolo passo avanti rispetto al passato, soprattutto dal punto di vista della fluiditĆ e della stabilitĆ . Insomma: il 5 novembre ne sapremo di più, ma se siete appassionati del genere e della saga iniziate a segnare in rosso la data sul vostro calendario!