eFootball Provato: il calcio digitale secondo Konami

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I primi di settembre siamo andati a Londra, negli studi inglesi di Konami per provare con le nostre mani una prima versione di eFootball, il successore spirituale dello storico PES. Le aspettative della software house giapponese sono molto alte e non hanno paura di nasconderlo, sfoderando durante il gameplay trailer ufficiale un roboante “Dimenticate ciò che sapete sul calcio digitale”. Una frase quasi presuntuosa che nella nostra prima anteprima abbiamo provato ad analizzare in virtù delle novità e delle potenzialità mostrate nel corso di questi mesi. Ora è arrivato il momento di tirare un po’ di somme su eFootball basandosi non più su delle immagini, ma sulle sensazione provate col pad alla mano. Cominciamo.

eFootballTra novità e qualche perplessità

Prima di parlare della nostra esperienza pad alla mano, è giusto fare un piccolo recap di quei contenuti e di quelle dinamiche svelate da Konami e che, gradualmente, animeranno il nuovo eFootball. Avete letto bene: gradualmente, perché non tutti i contenuti e le features saranno presenti al lancio del gioco, previsto per questo 30 settembre. Secondo quanto annunciato, al day one eFootball potrà contare solo sulla modalità amichevole offline e online con 9 squadre (Corinthians, Flamengo, Barcellona, Juventus, Manchester United, Bayern Monaco, Arsenal, River Plate e San Paolo). Innovativa e apprezzabile l’introduzione sin da subito di un online cross-generation: i giocatori PS4 potranno giocare contro i giocatori PS5 e viceversa. All’inizio eFootball correrà quindi il rischio di risultare “monco”, in attesa del primo grande aggiornamento di inizio autunno, che aggiungerà le leghe online e la modalità team creativo (una sorta di FUT, per intenderci), un match pass system (una sorta di pass battaglia), l’online cross-platform e, ovviamente, le tante squadre mancanti in-game.
I server per i match online saranno dedicati e tutto il gioco sarò supportato dall’Unreal Engine 4, il nuovo motore grafico scelto per sostituire definitivamente il vecchio Fox Engine. La telecronaca in Italia sarà affidata nuovamente a Fabio Caressa e Luca Marchegiani. Nessuna informazione o quasi, invece, sull’amata e storica Master League: al momento Konami non ha rilasciato alcuna info dettagliata, se non che vorrà renderla disponibile per la prima volta anche su mobile. Quando e come, però, non è dato sapere.

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eFootball: “vecchio” gameplay ma nuova vision

Nella piccola demo provata, oltre al crudo gameplay, abbiamo anzitutto voluto mettere mano su alcuni aspetti “secondari”, dalle impostazioni disponibili alla facilità con cui accedervi. Sotto questo punto di vista, grande balzo in avanti è stato finalmente fatto sulla gestione della rosa prima della partita, rendendo molto più intuitivi i comandi per spostare di posizione i giocatori, decidere le tattiche e, in generale, per organizzare la squadra. Per quanto riguarda le impostazioni, degna di nota la possibilità di settare l’audio in modalità stadio che ci permetterà di vivere la partita in maniera davvero intensa ed immersiva, con l’assenza di telecronaca ma con il pieno di cori, voci, rumori. Le impostazioni degli stadi sono più o meno le stesse, dalle condizioni climatiche all’ora del giorno. Dopo aver esaminato per bene i vari settaggi, siamo passati finalmente all’azione.

eFootball, provato su PlayStation 5, non risulta a primo impatto esteticamente mozzafiato. Ai veterani potrebbe non interessare, sapendo che l’importanza risiede nel gameplay, mentre per i novizi o per chi comunque si aspettava un upgrade decisivo con questa nuova generazione, potrebbe risultare un tantino “antipatico”. D’altronde, l’utilizzo dell’Unreal Engine 4 è stato voluto anche e soprattutto per permettere un’esperienza tecnicamente il più omogenea possibile su tutte le diverse piattaforme. Quindi sì, la versione PlayStation 5 potrà anche non essere graficamente devastante, ma nel complesso tutte le altre versione avranno certamente un gradino in più rispetto ad un Fifa che, ad esempio, ha sì fatto un bel passo in avanti su next-gen, ma ha praticamente lasciato a morire tutte le altre versioni.
Tecnicamente c’è qualche sbavatura quà e là (come giocatori non perfettamente aderenti al campo di gioco), ma nulla che nella versione finale del gioco non possa essere fixato.

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Passando al gameplay, come da sottotitolo non c’è stata una vera e propria rivoluzione. Ci sono stati dei cambiamenti, degli accorgimenti, questo è chiaro. Ma pad in mano il gioco si presenta nello stesso modo in cui si presentava gli anni passati, lento e soprattutto difficile. Attenzione però: questo non significa necessariamente “brutto” o “sbagliato”. Semplicemente è un modo di intendere il calcio digitale differente da quello dei competitor. I passaggi necessitano di grande precisione per essere effettuati con successo e, come gli anni scorsi, grande importanza è stata data alla pressione effettuata sui tasti: un soffio più o meno forte e il passaggio/tiro fallisce. Un altro aspetto interessante, che merita di essere sottolineato, è come per la prima volta sembra davvero di poter controllare ogni singolo arto del giocatore scelto: il corpo è davvero un tutt’uno e nel fare o non fare determinate azioni si sente davvero il “peso” di ogni singolo arto del giocatore, non soltanto dei piedi che pur di portare a termine il comando sono pronti a sfidare la legge della fisica e dell’equilibrio. Anche per questo il gioco risulta “lento”, lentezza che comunque non fa altro che rispecchiare fedelmente l’andazzo di una partita giocata in carne ed ossa. Per costruire un’azione come si deve bisogna essere pazienti e costanti, visto che i cambi di fronte non sono così rapidi e fulminei grazie anche alla grande importanza che è stata data alla fisicità. eFootball è un gioco esageratamente fisico e, non ce ne vogliate, crediamo sia davvero giusto così. Scordatevi le fughe di ali impazzite o di punte ultra veloci e, soprattutto, scordatevi l’inutilità di difensori più fisici ma al contempo lenti. Giocatori come Chiellini, Maguire, Piqué acquisiscono finalmente un senso e, diciamolo, una dignità che fino ad oggi gli è stata davvero negata. Questa, se vogliamo, è la vera svolta del gameplay di quest’anno.
Menzione d’onore, inoltre, per due novità che potrebbero sembrare inutili ma che si sono invece rivelate divertenti e funzionali: lo zoom automatico della camera in situazioni di 1v1 e la mancanza di interruzioni del gioco durante i falli laterali e le rimesse dal fondo. Per quanto riguarda la mancanza di interruzioni, è chiaro che nessuno avrebbe avuto nulla da ridire se non “finalmente”. Sullo zoom automatico, invece, qualche perplessità sarebbe potuta nascere soprattutto per i giocatori abituati a giocare con “campo largo” e con tutto il gioco sotto controllo. Invece lo zoom (comunque disattivabile) risulta estremamente gradevole e davvero intelligente, dando davvero quel pizzico di immersività in più senza però risultare invasivo.

https://www.youtube.com/watch?v=K84Mt8FhgME&t=247s

 

Data  d’uscita: 30 settembre 2021
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, PC
Sviluppatore: PES Productions
Publisher: Konami

Qualche anno fa, durante l’inizio del declino commerciale di PES rispetto a Fifa, quello che tutti ci aspettavamo era l’avvicinamento di PES al gameplay di Fifa. E, probabilmente, era quello che si aspettava anche Konami. In poche parole, prima la domanda era: come assomigliare il più possibile a Fifa? Con eFootball, la domanda e la strategia da seguire dovrebbe finalmente diventare: come risultare diversi da Fifa? Perchè, e chi segue il mondo del calcio simulato lo sa bene, il gameplay di Fifa ha davvero stufato molti dei suoi utenti. Quindi, se diciamo che eFootball è un titolo più lento, più difficile, in altre parole diverso, questo non può che essere un bene. La vera arma di Fifa, però, rimane purtroppo FUT. E allora la guerra non si combatte più sul terreno del semplice gameplay, ma sui servizi e sulle modalità che hai da offrire. Oltre quindi alla domanda “come risultare diversi da Fifa?”, si deve provare a dare una risposta anche alla domanda “cosa proporre all’utenza al posto di FUT?”. Sotto questo punto di vista, la scelta di rendere il titolo gratis potrà certamente dare la meritata possibilità ad eFootball di essere quantomeno provato da tutti. D’altro canto, lanciare il gioco “monco” non è certamente una mossa strategicamente condivisibile, non solo perché la forza dei competitor è proprio nella fidelizzazione dell’utente con modalità iconiche, ma anche e soprattutto perché così, almeno per questo anno, questa fidelizzazione sarà certamente confermata. Perché aspettare Novembre per eFootball quando ho la certezza del mio solito, stesso Fifa oltre un mese prima? O ancora: perché iniziare Fifa per poi spostarmi su eFootball? Tuttavia la strada percorsa da Konami è quella giusta: la gratuità e l’universalità del titolo daranno certamente i loro frutti. Probabilmente, però, non lo faranno quest’anno.