Nintendo Switch OLED Recensione: fiocco bianco in casa Nintendo

Nintendo Switch OLED Nintendo Switch 2

Quando nel 2017 ci siamo ritrovati tra le mani Nintendo Switch, sapevamo già che sarebbe stata una console rivoluzionaria, fattore confermato poi dalle prime esperienze con la piattaforma di gioco della grande N. A distanza di 4 anni, sempre la grande N ha deciso di dare una rinfrescata al suo hardware, rimettendolo sul mercato col nome di Nintendo Switch OLED, che presenta un design leggermente modificato e migliorando alcune delle feature e delle caratteristiche che più volte hanno fatto storcere il naso all’utente medio. Di certo, come vi abbiamo già accennato nel nostro provato della console, la potenza e le prestazioni di Switch OLED non hanno subito alcun upgrade, ma di questo nessun utente vecchio stampo di Nintendo ne ha mai sentito il bisogno. Ed è per questo che con la sua nuova piattaforma ibrida la società di Kyoto ha deciso di esaltare il concetto di “bello”, concetto che può essere applicato sia al form factor, sia all’esecuzione dei titoli “console alla mano”.

Nintendo Switch OLEDNintendo Switch OLED: curve ed eleganza

Nonostante non ci sia stata una grossa rivoluzione nel form factor, Nintendo Switch OLED può e deve essere considerata una console più elegante del suo genitore. Il dock spigoloso e quadrato ha lasciato spazio a un Dock Station più elegante, con quegli angoli a curva che sicuramente ne esaltano la forma. Parliamo di un colpo d’occhio sicuramente superiore, esaltato ancora di più dal nuovo vestito cucitogli da Nintendo. Il nuovo colore della console è un bianco perlato che fa la sua porca figura sulla nuova Switch! Guardandola da lontano, pare proprio che la console “OLED” abbia deciso di indossare uno smoking bianco, con gli inserti neri del controller “cane” a completare l’opera, dando alla console quell’aria nobile ed elegante mai vista nella versione base dell’hardware.

Ma non lasciatevi fuorviare dalla bellezza esaltante del Nintendo Switch OLED bianca, perché l’8 ottobre, giorno del suo debutto sul mercato, sarà possibile acquistarla anche con la sua colorazione classica Blue Neon-Rosso Neon (ovviamente ci riferiamo ai joy-con). Noi siamo rimasti ipnotizzati dalla bellezza del bianco, colorazione che sicuramente sarà stata la prima scelta di tutti coloro che sono riusciti a pre-ordinare la console con questa colorazione. Il Dock però non ha ricevuto solo una levigatura sugli spigoli, oh no, ma si è rifatto anche il look in maniera funzionale: il pannello posteriore è diventato removibile, ma soprattutto è stata aggiunta una porta ethernet (e ci domandiamo ancora perché non sia presente sul modello base), garantendo quella connessione via cavo che rende i match online più stabili e i download più veloci. Per ovvie ragioni, solo giocando in modalità TV è possibile usufruire della linea cablata!

Nintendo Switch OLEDAnche la console in sé però ha subito poche sì, ma importanti modifiche. Internamente abbiamo ricevuto un upgrade della memoria, che passa da 32 a 64 GB e dunque permette di installare più giochi e applicazioni prima di costringerci a servire di una scheda di memoria aggiuntiva. Esternamente invece, il nuovo stand regolabile e allargato installato dagli ingegneri di Nintendo rende l’esperienza di gioco ancora più godibile grazie alla possibilità di regolare l’inclinazione del piccolo monitor, garantendo comodità e stabilità allo stesso tempo. Inoltre, non dovrete più temere un’improvvisa caduta della console al minimo urto! Il tutto, aggiungiamo, con una perdita di peso di 20 grammi! Ma ovviamente, la più grossa rivoluzione del nuovo hardware della casa giapponese è il suo elemento chiave, non può che essere il nuovo schermo OLED!

OLED è più bello!

È inutile negarlo: se Nintendo Switch OLED ha questo nome, lo deve solo ed esclusivamente al passaggio da LED ad OLED. Va bene il design più belle ed elegante, ok il nuovo stand regolabile, perfetta l’aggiunta della porta ethernet sul dock, ma tutto ciò sbiadisce se messo a confronto con ciò di meglio che la console ha da offrire. Vi assicuriamo che dopo aver passato alcune ore a giocare in modalità portatile possiamo affermare che lo schermo OLED è fantastico e improvvisamente ci è passata la voglia di voler tornare a giocare sullo schermo del televisore, soprattutto nel corso della nostra esperienza con Metroid Dread. Ma entriamo nei particolari! Il nuovo schermo non solo ha guadagnato la tecnologia OLED, ma si presenta anche leggermente più grande, passando dai 6.2 pollici del modello base ai 7 di questo gioiellino nelle nostre mani. OLED significa colori più esaltati, più accesi e più vivi, con questa esperienza che viene vissuta su ogni titoli eseguito e giocato in modalità portatile, ma che guadagna tanti punti soprattutto nei giochi più colorati presenti nella line up di Switch.

Nintendo Switch OLEDAbbiamo testato lo schermo OLED non solo in combo con Metroid Dread, ma anche con altri giochi in nostro possesso. Possiamo assicurarvi che il nuovo Metroid ci ha illuminato gli occhi con i suoi effetti di luce ancora più luminosi grazie al monitor di Switch OLED, cosa che non abbiamo vissuto quando siamo passati in modalità TV. E allora perché restare ancorati al televisore di casa? No signori cari, meglio tornare subito in modalità portatile e godersi quella gamma di colori così accesi da illuminare anche una stanza buia. Il mix che si crea tra i colori più sgargianti e l’illuminazione migliorata è un fattore che sicuramente spingerà i giocatori indecisi su quale modello acquistare a far cadere l’ago della bilancia su Nintendo Switch OLED. Non ve lo garantiamo solo noi, ma ogni singolo gioco lanciato sulla console e migliorato in termini visivi!

A questo però va aggiunta anche la qualità generale dell’audio leggermente migliorata grazie ai nuovi altoparlanti implementati da Nintendo. Il suono infatti risulta essere meno metallico e più melodioso (mai dimenticare che parliamo della console in modalità portatile), che si tratti delle musiche di sottofondo dei giochi, delle canzoni o dei suoni ambientali. Certo, non parliamo di un grosso passo in avanti per quanto riguarda il comparto sonoro, ma anche in questo caso il confronto tra OLED e modello base viene vinto a mani basse dalla neonata console di Nintendo. Perché non è vero che soltanto l’occhio vuole la sua parte.

A questo punto, l’ecosistema di Switch ha acquisito un nuovo membro della famiglia, offrendo agli utenti ben 3 scelte. Chi vuole provare l’ebrezza della console ibrida può decidere se investire meno soldi e portare a casa il modello base, oppure aprire il portafoglio optare per avere quanto di meglio abbia da offrire la grande N in questo momento e assicurarsi la Switch con schermo OLED e i piccoli ritocchi presenti. Infine, i nostalgici di Game Boy, DS e 3DS, vale a dire coloro che sono fedeli alle console portatili di Nintendo, possono invece optare per il modello Lite, più economico ma con tutte le limitazioni del caso.

Non nascondiamo che molti giocatori saranno rimasti delusi dal fatto che Nintendo Switch OLED non sia quella tanto attesa Switch Pro capace di far fare quel deciso passo in avanti in termini di prestazioni. Il fatto che Switch OLED non sia tecnicamente superiore al modello base però non ne sminuisce affatto l’apporto che darà da qui in avanti alla famiglia di console della grande N. Nintendo Switch OLED diventerà sicuramente l’ammiraglia dell’azienda nipponica e rappresenterà il meglio che la società avrà da offrire in termini di qualità. Switch OLED sarà sicuramente la prima scelta d’ora in poi dei nuovi utenti di casa Nintendo, nonostante il suo presso di debutto sul mercato più alto rispetto al modello base: 349.99 euro. La domanda però sorge spontanea: chi è già in possesso di Nintendo Switch farà bene a passare al nuovo modello OLED? La risposta a questo quesito è ibrida come la natura dell’hardware!