Aeon Drive Recensione: 30 secondi alla fine

Aeon Drive è la nuova fatica dello sviluppatore indipendente 2Awesome Studio, la cui pagina ufficiale trovate a questo LINK, un team che si è fatto conoscere quattro anni fa, nel  2017, grazie al suo primo titolo, ovvero uno sparatutto a scorrimento che strizzava l’occhio alle grandi produzioni anni ottanta e novanta, intitolato Dimension Drive. Un gioco sicuramente interessante che ha dato al gruppo una buona visibilità internazionale. Il buon successo commerciale del gioco ha portato ad un facile sequel che ha destato interesse sul portale Steam, venendo rilasciato in seguito anche per console, tra cui la versione PlayStation 4, da noi recensita. Purtroppo il titolo condivide solo alcuni punti con il gioco originale, tra cui il background futuristico, ma il genere è stato cambiato, virando sul controverso platform speedrunning. Al solo leggere questo, ne siamo consapevoli, molti lettori avranno avuto un brivido di terrore, si perché si tratta dei famigerati platform a tempo, quelli duri e cattivi che pretendono esecuzioni perfette in tempi strettissimi, spesso frutto di allenamenti disumani per ore e ore sullo stesso punto impossibile.

Aeon Drive: benvenuti a Neo Barcellona

La trama del titolo, pubblicato da Critical Reflex,  è semplice e lineare, in fondo solo accessoria per un gioco di questo genere, eppure è ben raccontata, e dotata anche di doppiaggio dei personaggi, cosa assolutamente non scontata. Jackelyne Tywood, protagonista della precedente avventura, è stata confermata e torna a comandare la medesima nave spaziale del primo gioco. Dopo un rovinoso atterraggio di fortuna sul pianeta Terra, ecco che inizia un tortuoso percorso a piedi. Ci sono solo trenta secondi per salvare il mondo, ed ogni singolo stage va completato in questo tempo, assolutamente esiguo, con esecuzioni perfette al secondo. La città in cui è ambientato il gioco è una strana Neo Barcellona, versione futuristica della reale città terrestre. Jackelyne Tywood non è sola ad affrontare il disastro, poiché può contare su Vera, una Intelligenza Artificiale computerizzata sempre pronta a darle consigli e dritte su cosa fare e come comportarsi al momento del bisogno. Neo Barcellona è ricca di luci colorate, ambientazioni cyberpunk affascinanti e citazioni dei veri quartieri della città della Terra. Le dieci diverse zone in cui è diviso il titolo sono visivamente molto appaganti, e citano i quartieri più noti della città, come Mont Juic o la Rambla.  Il problema di base è che, ci renderemo presto conto di questo paradosso, siamo stati proprio noi, col nostro schianto sul pianeta, a causarne la possibile distruzione. Alcune preziose celle energetiche dell’astronave sono infatti perdute chissà dove nella città, e vanno recuperate prima possibile. Purtroppo avere solo trenta secondi a disposizione per salvare il mondo è veramente una limitazione incredibile, ma grazie ad uno speciale potere in dotazione alla nostra eroina, è possibile avere del tempo extra, tramite delle speciali bolle temporali. Aeon Drive, sappiatelo, è tutto qui, ovvero cento impossibili livelli con performance da primatista, peraltro con una simpatica opzione per il multiplayer, con supporto per quattro giocatori contemporaneamente, e utilizzo delle classifiche online, una scelta molto arcade, senza dubbio. Il tempo limite dei trenta secondi trae spesso in inganno, perché, col giusto allenamento, in realtà molti di essi richiedono tempistiche molto minori per essere completati, dopo aver memorizzato al meglio percorsi, ostacoli e pattern dei nemici, sia chiaro. E se proprio non ce la facciamo, oltre ai trenta secondi base si possono aggiungere le celle temporali già nominate, molto utili soprattutto nei primi tentativi effettuati per conoscere la struttura di un livello nuovo. In seguito, la nostra memoria e prontezza di riflessi sarà l’arma migliore contro il tempo tiranno. Peraltro il gioco spesso, anzi quasi sempre, presenta delle anteprime con modalità PIP, ovvero Picture In Picture, in cui viene spiegata la mossa migliore da farsi, con tanto di tasto esatto da premere. Ottima scelta per non terrorizzare troppo i neofiti del controverso genere. Non scappate, dunque: tutto è possibile adesso.

Corri, salta e colpisci di spada, il tempo è tuo nemico

Aeon Drive offre dinamiche davvero semplici, se non ci fosse il tempo a correrci letteralmente dietro, anzi sarebbe forse un titolo davvero troppo facile. Basta correre e saltare lungo percorsi invero mai troppo complessi, ed utilizzare gli attacchi base, tra cui una comoda spada, per combattere contro i nemici, la cui IA è praticamente pari a zero. Molti paiono lobotomizzati e si muovono con pattern completamente ripetitivi. Il gameplay di base è in realtà abbastanza semplice e funzionale per un tipo di gioco in cui non dovremo compiere molte azioni che non siano correre e saltare di continuo. Fondamentale si rivela poi il potere del teletrasporto, del resto in un titolo futuristico non poteva mancare, sarebbe una vera offesa ideologica a Star Trek. Purtroppo questo non è sempre preciso al massimo, e a volte sarà necessario ricalibrare il salto di scomposizione atomica. Una migliore calibrazione dello stesso, ne siamo sicuri, avrebbe giovato parecchio al gameplay, poiché si tratta di una delle caratteristiche strategiche migliori del gioco. Se all’inizio il titolo sembra troppo frenetico, frustrante e punitivo, dopo parecchie partite sarà facile appassionarsi al suo strano e veloce mondo, e i livelli, che sembrano tanti, scorrono via veloci una volta incamerate le regole base. Quasi in modo automatico, infatti, il nostro cervello reagisce agli ostacoli posti dai percorsi. Finire al meglio uno stage non è semplice, anzi, quasi mai alla prima botta sarà superato senza morti continue, specie perché alcuni angoli e punti particolari, non proprio ottimizzati, ci daranno un filo da torcere veramente grande. L’utilizzo strategico delle risorse, la memoria e il colpo d’occhio saranno fondamentali per completare il titolo. Ma a quanto si attesta la longevità di questo gioco controverso? Dipende molto dalla nostra bravura e dal nostro allenamento, è chiaro. Tuttavia, dopo aver bene assimilato le dinamiche platform di Aeon Drive, possiamo stimare che un giocatore medio, abbastanza bravo nel genere, possa completare la sfida tra le due e le quattro ore massimo, inclusi migliaia di tentativi a vuoto, imprecazioni e urla di odio verso il mondo intero, sia chiaro. Ma in fondo il divertimento in un titolo del genere è anche legato a questo. Un vero e proprio percorso catartico, per migliorare noi stessi. Il comparto audiovisivo minimalista è una scelta davvero ottimale e funzionale per il titolo. Percorrere la Rambla o Mont Juic è davvero piacevole, anche in questa loro particolare reinterpretazione cyberpunk. Una nota molto positiva per la colonna sonora, gli effetti speciali ed il doppiaggio, realizzati davvero con grande cura. Un titolo sicuramente non adatto a tutti, poiché il genere non è esattamente il più gettonato, specie su console, ma una volta superati i primi problemi di adattamento, potrà regalare alcune ore di spensieratezza, tra un urlo disperato e l’altro, dovuto alle continue morti della protagonista. Se amate il controverso genere, Aeon Drive potrebbe fare per voi. Per inciso, se ve lo state chiedendo, è assolutamente superfluo aver giocato il predecessore. Titolo che, per inciso, vale la pena conoscere, a prescindere dal sequel.

Piattaforme: PS4, PS5, Xbox One, Series X/S, Switch, PC
Sviluppatore: Black Matter
Publisher: Team17

Aeon Drive è un titolo per pochi, per giocatori pazienti e con nervi molto saldi, che non hanno paura di passare tantissimo tempo nel perfezionare se stessi, con una esperienza quasi catartica, all’interno di un gameplay spesso punitivo e comunque sempre in corsa contro il tempo. Cento complessi livelli per un platform-speedrunning veramente tosto, e soli trenta secondi per completare ogni livello. Una sfida impossibile? Non del tutto, ma sicuramente non adatta a chi cerca un semplice gioco di piattaforme tranquillo e rilassante. Chi invece ama mettersi alla prova potrebbe ben gradire questo titolo, dal comparto tecnico minimal eppure gradevole.

VOTO: 7

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.