Roccat Torch Recensione: il primo microfono di Roccat supera il test

Roccat Torch

Un produttore così importante come Roccat (etichetta appartenente a Turtle Beach) non poteva non proporre prima o poi un microfono destinato agli streamer e ai content creator, ma al tempo stesso bisognava evitare di proporre qualcosa di già visto, già realizzato da altre case e senza qualche feature capace di destare l’attenzione dei tanti creatori di contenuti alla ricerca di dispositivi utili alla loro causa. Il primo microfono dell’azienda si chiama Roccat Torch, nome azzeccato perché il microfono richiama col suo form factor una torcia/fiaccola. Ovviamente, noi di GamesVillage non potevamo certo perdere l’occasione di testarlo e capire se questo nuovo prodotto avrà la facoltà di farsi largo in un mercato mai saturo ma già dominato da microfoni realizzati da marchi più rinominati.

Roccat TorchRoccat Torch: bello, elegante e professionale

Il form factor del Roccat Torch si dimostra fin da subito accattivante! Collegato il microfono USB alla base (con una facilità disarmante), a spiccare è la sua particolare forma che ricorda una fiaccola in grado di illuminarsi. Per collegare il microfono alla base, che assomiglia molto ad un mini-mixer, è necessario un piccolo collegamento tramite cavo, mentre per collegare il Torch al PC è necessario un secondo cavo. L’installazione plug-and-play poi fa il resto, permettendoci subito di utilizzare il prodotto. Particolarità della confezione è che viene fornito un seconda cavo più lungo per poter collegare microfono e base e questo servirà quando si deciderà di utilizzare bracci e aste. Si, i produttori hanno pensato proprio a tutto. Per installare il microfono è necessario accenderlo tramite l’apposita manopola situata sulla base, altrimenti l’installazione plug-and-play non avrà luogo.

Il Roccat Torch dispone di un design a doppio condensatore, offrendo audio a 24 bit con campionamento fino a 48kHz e garantisce una perfetta registrazione e trasmissione. Il Torch viene fornito con tre modelli di pick-up pre-selezionati (sempre tramite l’apposita manopola) che garantisce un’esperienza out-of-the-box davvero semplice e intuitiva. Tra le opzioni disponibili troviamo

  • Cardioid: impostazione perfetta per il gioco e lo streaming
  • Stereo: da utilizzare soprattutto per voce e strumenti
  • Whisper: per catturare le voci più silenziose e i sussurri, ma evitare di utilizzare durante gli streaming

Il Torch include anche l’illuminazione AIMO RGB targata Roccat, con distinte zone di illuminazione che cambiano colore a seconda del settaggio di registrazione selezionato o della modalità microfono: blu, verde e fucsia, che si intensificano quando si aumenta il guadagno tramite l’apposita manopola presente sempre sul mini-mixer. Infine, va segnalata la presenza di un jack per cuffie da 3,5 mm per il monitoraggio del microfono senza latenza e la possibilità di silenziare il device tramite un semplice tocco. Insomma, Roccat ha deciso di fare le cose in grande per il suo primo microfono da streaming!

Roccat TorchUn microfono che ci ha convinto, ma…

A primo impatto dunque, l’eleganza e l’innovativa accessibilità del Roccat Torch ci hanno subito convinto. Il mini-mixer fa la sua figura e permette di avere sotto controllo la situazione, permettendoci di settare l’audio delle performance in maniera diretta e rapida. Volume e guadagno non saranno più un problema, dato che sarà possibile impostarli direttamente dal mixer. Inoltre, il Torch non ha bisogno di programmi aggiuntivi da scaricare e questo è sicuramene un punto a favore del dispositivo.

La nostra prova è avvenuta sia durante gli streaming che in chat vocali di gruppo. Il Roccat Torch cattura ogni suono desiderato, riproponendolo in modo distinto e senza alcun tipo di sbavatura. La voce viene trasmessa in maniera forte e decisa, oltre che regolabile in base anche alle esigenze dell’ascoltatore. Purtroppo però, anche regolando alla perfezione le impostazioni, il microfono cattura ogni singolo rumore e dunque, il consiglio che possiamo darvi e di utilizzarlo lontano da altre persone, dato che anche abbassando la sensibilità non possibile estraniare voci e rumori esterni. Altra perplessità emersa (e aggiungiamo purtroppo) è determinata dai materiali con cui è stato realizzato il prodotto: non parliamo di materiali scadenti, ma il prodotto sembra essere stato realizzato usando soltanto componenti di plastica che non ci danno quella piena sensazione di resistenza. Anche le tre manopole presenti sul mixer devono essere utilizzate con cura, soprattutto quella relativa al guadagno (Gain), che poteva essere sicuramente realizzata in maniera più resistente. Sicuramente avremmo gradito almeno una base in metallo… ma non si può avere tutto!

Roccat TorchSe siete alla ricerca di un microfono professionale, semplice da usare e dalla forma particolare, allora il Roccat Torch è il microfono che fa per voi. Il suo prezzo di 99.99 euro (prezzo consigliato) è a nostro parere giusto per le funzioni proposte, ma al tempo stesso sarebbe stato ancora più giusto utilizzare materiali sicuramente migliori dato il costo. Il mini-mixer è sicuramente il pezzo forte del Torch, capace di dare quel tocco di professionalità alla vostra postazione di streaming/content creator. Quello che è certo è che ora anche Roccat può dire la sua nell’immenso mercato dei microfoni e questo ci fa sperare nell’arrivo futuro di nuovi prodotti targati Roccat. La nostra speranza è che il mini-mixer possa essere il marchio di fabbrica dell’azienda!

VOTO: 8.2

 

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!