Uno dei titoli più attesi attualmente, soprattutto dopo l’euforia mostrata dal pubblico dell’Opening Night Live della gamescom, è indubbiamente Lies of P. Per chi non lo sapesse, quest’opera interattiva è un souls like ispirato alla celebre storia di Pinocchio. Un grande vanto per la cultura italiana, soprattutto se si pensa che Neowiz, il publisher e sviluppatore del titolo, è sudcoreano: va da sé quindi riconoscere come il nostro impatto artistico riesca a colpire ancora oggi anche persone provenienti dall’altra parte del mondo.
Lies of P: in un mondo oscuro, tra bugie (bianche?) e mezze verità
Durante il nostro periodo di prova (tanto attesa dopo mesi dalla nostra prima preview) di Lies of P ospiti dei palchi della gamescom 2022 abbiamo avuto modo di vedere il titolo per circa quindici minuti e abbiamo giocato uno dei dungeon iniziali. Era possibile scegliere tra tre classi differenti, ma quella selezionata da noi è stata “Path of the Bastards” che predilige un gameplay più veloce. Il nostro primo impatto ci ha subito riportato alla mente un videogioco in particolare, di casa FromSoftware: Bloodborne. Il motivo principale di questo paragone è dovuto principalmente allo stile artistico utilizzato, il quale è basato su una gamma di colori fredda e con strutture gotiche ad adornare il mondo in rovina dove si svolgerà la nostra avventura.
Il game loop principale è in tutto e per tutto identico a quello di un souls classico: la struttura degli attacchi si divide sempre in leggero e pesante e le concatenazioni di attacchi arrivano fino a quattro input. Una piccola differenza è data dal legion arm, un braccio che ci permette di trascinare i nemici a noi (molto simile al concetto del braccio meccanico di Sekiro, che invece serviva per spostarsi) e le varie Art delle armi, anche queste simili al concetto di Weapon Art presente in Dark Souls 3 e Elden Ring.
La difficoltà risulta essere piuttosto ostica, oseremmo dire ancor di più dei Souls più noti. Il motivo principale è che subiamo danni ingenti e le cure a nostra disposizione sono irrisorie. Tuttavia, va specificato che per un giocatore veterano dei Souls questa non è una novità, anzi, addirittura le varie imboscate e le posizioni dei nemici all’interno della mappa sono molto ispirate al level design dello studio di sviluppo giapponese. Un altro elemento interessante in Lies of P è la struttura delle armi. Sebbene non abbiamo avuto modo di vedere un equipaggiamento diverso dallo stocco iniziale, abbiamo notato che possiamo combinare le lame con delle impugnature compatibili. Non ci è stato possibile approfondire bene come funziona questa caratteristica, però non possiamo negare che possa risultare estremamente interessante e unica in Lies of P.
Infine, ma non meno importante, sarà interessante capire quali saranno i punti in comune tra Lies of P e la leggendaria opera di Carlo Collodi, ossia Pinocchio, e quali le differenze. Abbiamo intravisto fino a questo omento personaggi ispirati al burattino, a Geppetto, a Mangiafuoco (Stromboli) e anche alla Fata Turchina, ma sicuramente personaggi e narrazione verteranno verso toni e atmosfere più dark rispetto al racconto originale.
DATA D’USCITA: 2023
PIATTAFORME: PS4, PS5, Xbox Series X|S, Xbox One, PC
SVILUPPATORE: Round 8 Studio
PUBLISHER: Neowiz Games
Nel complesso il titolo ci ha fornito un’ottima impressione, e siamo sicuri che gli amanti del genere troveranno pane per i loro denti: rimaniamo un po’ perplessi, ad ogni modo, per quanto riguarda le numerose (forse troppe), similitudini e ispirazioni che gli sviluppatori hanno preso da FromSoftware, le quali potrebbero minare l’originalità stessa dell’opera, non consentendogli di brillare di luce propria.