SD Gundam Battle Alliance, sviluppato da Artdink e Avion, è una produzione comparsa dal nulla nel catalogo ottimamente rifornito del publisher Namco Entertainment, presentandosi nel nostro panorama sicuramente non in pompa magna, come accade con tante altre opere. Per chi non conoscesse Gundam e non ne avesse mai sentito parlare, deve sapere che è un famosissimo franchise giapponese, uno dei più apprezzati e conosciuti anche in Italia. Stiamo parlando di una serie d’animazione che ha conquistato giovani in tutto il mondo, facendosi conoscere anche attraverso film, action-figure e fumetti, insegnandoci come è importante non arrendersi mai soprattutto di fronte a minacce di qualunque genere. Nel panorama videoludico, che di adattamenti simili ne ha vissuti parecchi negli ultimi anni, Gundam ha nel suo storico un numero generoso di produzioni ambientate nel suo universo, il che si traduce alle volte in titoli non particolarmente curati, manchevoli dell’anima della serie e della sua storia, che è rilevante per gli appassionati.
Se poi nel miscuglio ci infili Artdink, il celeberrimo studio di sviluppo dietro a opere come Triangle Strategy, inevitabilmente l’asticella delle aspettative si alza a dismisura. Celebrare una serie simile, dunque, è un onore, e farlo attraverso un videogioco lo è ancora di più. Considerando le opere passate, di cui abbiamo parlato in molteplici occasioni, SD Gundam Battle Alliance può comodamente piazzarsi tra le più interessanti del panorama, già solo perché non cerca di mettere troppi elementi all’interno della sua struttura ludica. Ma procediamo con ordine, dal suo racconto.
SD Gundam Battle Alliance: una trama non particolarmente accattivante
SD Gundam Battle Alliance, come tante altre opere ludiche del franchise, segue il classico filone narrativo della serie animata, aggiungendo le anomalie, dei pretesti di racconto che ci fanno rivivere momenti importanti dell’opera creata da Yoshiyuki Tomino e Hajime Hatate nel lontanissimo 1979, un’annata meravigliosa per l’animazione giapponese. Vestiamo i panni di un comandante di cui possiamo scegliere il nome, non personalizzandolo tuttavia a nostro piacimento, e con nostro grande dispiacere. Senza fare troppi spoiler, SD Gundam Battle Alliance racconta dello Squadrone Gatheroad, che ha il compito di assicurarsi e mettere al sicuro le unità GM nel corso della spietata Guerra di un Anno, un momento all’interno dell’universo di Gundam estremamente triste. In questa occasione, come era inevitabile, tutto è stato costruito in maniera particolareggiata e fedele. Veniamo intrappolati in una linea temporale differente, mentre viviamo degli avvenimenti di cui non ricordiamo nulla e che sono diversi dalla realtà che conosciamo grazie alla serie anime. Se da una parte questo potrebbe essere un ottimo pretesto per aggiungere degli elementi in più, dall’altra ci rendiamo che, al contrario, ci troviamo davanti a una scelta non sfruttata a dovere.
Al netto di un contesto che avrebbe meritato un maggiore approfondimento generale per quanto concerne il racconto, è un dispiacere ritrovarsi davanti a un lavoro riuscito a metà, dove nessun personaggio riesce ad avere una costruzione convincente e memorabile. Abituati come siamo a videogiochi dedicati a Gundam non propriamente ben realizzati, SD Gundam Battle Alliance prova a metterci del suo, ma crea più confusione che altro. Il nostro compito, infatti, è quello di ricucire la realtà e curare le anomalie, rimettendola sui binari giusto, in maniera tale da affrontare la storia in maniera precisa e lineare. Questo è un riferimento che ci ha ricordato la serie DragonBall Xenoverse, anche se il contesto costruito attorno alla serie sempre pubblicata da Namco Bandai è totalmente diverso e meglio strutturato.
La narrazione di SD Gundam Battle Alliance, pur inserendo dinamiche interessanti, non riesce pienamente a convincere perché si perde tra gli avvenimenti delle anomalie e della dimensione reale, non presentandone mai di memorabili o degni di nota, perché preferisce concentrarsi sull’azione vera e propria. Parlando delle missioni, il videogioco di Artdink è composto da sette cartelle da completare per arrivare ai titoli di coda, il che gli conferisce una buona longevità, anche se avremmo preferito una maggiore cura degli accadimenti attraverso una narrazione più fluida. Al netto di questo, però, pensiamo che lo studio di sviluppo nipponico non potesse fare di meglio per confezionare una storia ottimamente scritta. Le atmosfere, fedeli e ben adattate per il medium videoludico, sono rappresentate con maturità, rispettando di conseguenza la controparte animata. I dialoghi, non sempre coinvolgenti, strizzano gli occhi alle visual-novel più rilevanti, tentando di dare ulteriore spessore caricaturale ai personaggi, seppure senza grandi risultati.
Un gameplay stratificato, divertente e che coinvolge con i suoi combattimenti
SD Gundam Alliance è un action-RPG tridimensionale con una pregevole componente multigiocatore. Un tutorial lungo ed esaustivo ci ha spiegato, sin dalle prime battute, come approcciare i combattimenti e interfacciarci con le meccaniche di progressione, stabilite su punti da spendere quando il pilota sale di livello, accrescendo le statistiche generali come l’attacco, la difesa, i propulsori e in generale l’agilità della Mobile Suit, spendendo i “Capitali”, la valuta del gioco che ci siamo divertiti a sperperare per affinare la nostra potenza. In tal senso, i combattimenti risultano divertenti e appaganti, anche se non risultano troppo complessi per approcciarsi a più giocatori possibili, nello specifico a quelli che non hanno mai sentito parlare di Gundam fino a quest’oggi. Durante l’esperienza abbiamo giocato dapprima con il Lottatore e successivamente con il Cecchino, provando pure i vari Universali, anche se abbiamo preferito il secondo Mobile Suit proposto per l’occasione. Con il Cecchino, infatti, ci siamo aperti la strada verso la conquista, distruggendo indistintamente chiunque fosse nel nostro raggio d’azione. Oltre a risultare comodo e divertente da giocare, a differenza delle due categorie ha la capacità di uscire dalle situazioni spigolose grazie ai suoi attacchi a distanza, fondamentali per sopravvivere nell’universo di SD Gundam Battle Alliance e ai vari boss. Per quanto il sistema di combattimento sia semplice, risulta in realtà funzionale e immediato, una buona notizia per chi vuole godersi il viaggio senza troppe complicazioni.
Prima di ogni missione, come qualunque gioco del genere si rispetti, c’è la possibilità di optare su che tipo di equipaggiamento portare, può cambiare la difficoltà, qualora gli scontri risultassero troppo difficili. Nella campagna principale ce ne sono solamente due, cioè “Facile” e “Normale”, senza altre opzioni. Ogni combattimento si basa sull’attacco, la parata e la schivata, oltre che su un attacco speciale capace di generare la “Spazzata”, che rompe le difese nemiche e permette di concentrarsi sugli avversari attraverso il tasto lock-on tipico dei videogiochi di From Software. È una tecnica utilissima nei momenti più intricati e che potrebbe davvero salvarvi la pelle dai boss, che sono sempre diversi ed agguerriti. Le missioni, per quanto simili le une alle altre, sono a tempo: al loro interno sono disseminati vari bot da affrontare come meglio preferiamo, ma consigliamo di approcciarli con intelligenza. Anche se siamo a bordo di robot giganti all’apparenza inscalfibili, è sempre meglio avere un kit di riparazione, che può rimettere in sesto i nostri ingranaggi e la barra della vitalità, posta in basso a sinistra dello schermo. Man mano che si avanza, i nemici si fanno più brutali e pivi di scrupoli, attaccando indistintamente senza alcuna pietà, e il modo migliore per affrontarli è attuare delle tattiche assieme ai partner, che sblocchiamo durante l’esperienza di gioco.
La loro presenza, che negli scontri è imprescindibile, può salvarci da morte certa, nonché da situazioni ad alto rischio. Possiamo partire senza di loro ma, considerando la complessità degli scontri a difficoltà “Normale”, consigliamo di partire con un supporto che possa darvi manforte. Una volta concluso uno scontro, ritorniamo alla base, un luogo dove possiamo accrescere le nostre abilità e affinarle nel migliore dei modi. Qui possiamo cambiare i vari Gundam, scegliendo dunque con quale partire durante le missioni, potenziando gli attributi e acquisendo ulteriori potenziamenti utili per rafforzarsi a dovere. Il ritmo delle battaglie, per quanto sia avvincente, non cambia mai: le missioni, come accennavamo prima, sono troppo simili le une alle altre, portando ai soliti momenti di stanca. Al netto di questo, però, la componente cooperativa è il modo più corretto per godersi l’esperienza, nonché il più appagante, specie a difficoltà “Normale”, dove è necessario collaborare e divertirsi in maniera spensierata con un giocatore che non sia controllato dall’IA.
Un buon lato tecnico, ma…
SD Gundam Battle Alliance non soffre di rallentamenti e neppure di caricamenti troppo lunghi, quindi veniamo buttati rapidamente nel bel mezzo dell’azione. A non averci colpito, tuttavia, è la grafica scelta per questa operazione nostalgia, con alcune texture sbiadite e delle ambientazioni davvero poco ispirate, nonostante siano fedeli alla serie d’animazione giapponese. Ci sono apparse vuote e spoglie, nonché inserite in maniera maldestra, come se mancasse la voglia di osare qualcosa in più nella direzione artistica della produzione. Inoltre, per quanto sia una decisione per agevolare al meglio il game design dell’opera, i modelli poligonali dei Gundam non ci hanno pienamente convinto. Sia chiaro, è divertente muoverli per le mappe di gioco e approcciarsi con loro ai combattimenti più sfaccettati, ma avremmo preferito fossero più maestose e non ridotte a delle miniature che mancano di spessore.
Piattaforme: Series X/S, Nintendo Switch, Xbox One, PS4, PS5 e PC
Sviluppatore: Artdink/Avion
Publisher: Namco Bandai Entertainment
SD Gundam Battle Alliance propone un buon gameplay di gioco e una notevole componente multiplayer, che siamo curiosi di vedere come potrebbe essere approcciata dai giocatori in futuro. La narrazione, tuttavia, ci è sembrata confusionaria: perde il proprio spessore nella seconda parte dell’esperienza e nella conclusione, che avrebbe dovuto essere gestita con maggiore accortezza. Tuttavia, siamo davanti a uno dei videogiochi migliori sull’universo di Gundam mai realizzato, uno dei pochi che propone un sistema di combattimento impegnativo e appagante. Non potevamo chiedere di meglio.