Inkulinati Provato: duelli tra maestri dell’inchiostro vivente e ironia (da fagioli)

Inkulinati

Fin dalla sua campagna Kickstarter di un paio di anni fa, Inkulinati mi aveva colpito: non solo per il buffo nome fraintendibile dalle nostre parti, ma per l’umorismo che subito, a prima vista, trasmettono gli animali e i personaggi raffigurati. Yaza Games, il team che lo sta sviluppando, ha preso ispirazione dai manoscritti medievali e soprattutto dai loro marginalia, note a margine lasciate dall’autore stesso o magari dai lettori, che arricchivano il testo, spesso con disegni bizzarri. E da questo universo fatto di cani, conigli, sacerdoti e quant’altro, è nato un gioco strategico in cui si combattono eserciti, tra una freccia d’arco e un peto in faccia, perché l’umorismo, come per i lettori di secoli fa, è padrone. In questi giorni, per lo Steam Next Fest, è stata resa disponibile la demo, e ho avuto l’occasione di fare qualche partitina.

InkulinatiInkulinati: i maestri si sfidano a colpi di spada e peti esplosivi

Dicevamo, dei marginalia. Gli sviluppatori, entrati nel vortice quasi da “meme” dei secoli passati, hanno deciso di farli diventare, all’interno del gioco, come uno scontro tra Inkulinati, maestri illuminati dell’inchiostro vivente (da qui il nome). Sono un gruppo di persone leggendarie che si sfida sulle pagine dei manoscritti, disegnando bestie che prendono vita e combattono tra di loro. Il campo di battaglia stesso ha i bordi tipici dei libri antichi, e durante le azioni compiute dal giocatore, si vede in primo piano una mano, reale, con tanto di pennino. Idea vincente, che serve a rendere l’ambientazione e dare consistenza al gioco: durante le partite aggiunge quel tocco di stile che fa apprezzare ancora di più la scelta fatta. E visto che l’umorismo fa da padrone, con cavalli e conigli a fare peti per causare status alterati, il nome del gioco, calza pure. Sfido, a chi ha lo ha provato, o a chi lo proverà, di non essere stato ammaliato dal Bardo Somaro e dalla sua Pipa Scoreggiona. Classe.

E come si riflette tutto questo alternarsi di morte e fagioli a livello di gameplay? La demo dava la possibilità di apprendere le basi e alcune situazioni avanzate con un buon tutorial, per poi entrare nella vera azione con una prima parte dell’avventura, oppure facendo dei duelli personalizzati contro l’IA o un altro giocatore in locale. Il titolo è uno strategico con armate, in cui c’è però un personaggio più importante degli altri. La miniatura del maestro Inkulinati, per l’appunto. Muore lui, finisce la partita. Il compito del giocatore sarà quindi quello di far scendere a zero i punti vita dell’Inkulinati avversario, e nel mentre schierare il proprio esercito e muoversi lui stesso. Il proprio Inkulinati può infatti muoversi lungo la mappa, colpire gli avversari, curare i propri, usando i suoi talenti: sono delle abilità in cui entra in gioco la sua stessa mano, per spostare alleati e avversari, buttarli giù dalla mappa, o dargli sonori schiaffoni. Sarà fondamentale tenere costantemente sott’occhio il proprio maestro, perché la minima distrazione può essere letale, anche in una partita che sembra sotto il proprio controllo. E il modo per controllare bene la sfida è quella di conoscere le proprie armate e le loro abilità. Potrete portarne un massimo di cinque, e ad ogni round (qui chiamati capitoli) potrete evocarne alcune utilizzando le gocce d’inchiostro (una sorta di mana). Una per turno dovrà muoversi, attaccare e, cosa importante, sfruttare bene la mappa. Anche quando tutto sembra perduto, il paesaggio apocalittico che si espande dietro di voi potrà diventare alleato (o acerrimo nemico, a seconda).

Inkulinati

Il viaggio da apprendista a mestro, sempre tra frecce e peti

Questa appena descritta è la situazione da duello tra due Inkulinati; nell’avventura, si alterneranno anche situazioni in cui si sfidano unicamente le bestie. In questo caso si dovranno quindi eliminare tutti i nemici per poter proseguire nel viaggio. Viaggio che si sviluppa con il classico meccanismo a bivi, in cui prima ci sta uno scontro, poi qualche negozio per far fare rifornimenti, fino alla sfida finale della sezione (che è una sfida tra Inkulinati). Si alterneranno anche parti di storia, che vi strapperanno diversi sorrisi, con strisce di dialogo scritte bene (anche tradotti), accompagnate dai soliti ottimi disegni. Nell’avventura partirete da apprendisti, quindi con poco, ma andando avanti guadagnerete monete e prestigio che vi permetteranno l’uno di ampliare la vostra armata e sbloccare nuove abilità, e l’altro di poter scegliere tra più risposte di dialogo alle persone che incontrerete nel vostro viaggio. Del resto, più siete famosi e più la vostra parola conta. Un modo equo per non farvi evocare troppo spesso lo stesso tipo di guerriero è dato dal sistema di noia: più lo userete, più verrà a noia la vostro Inkulinati. Più noia accumula, più inchiostro servirà per evocarlo. Questa funzione vi permetterà di alternare più guerrieri diversi, in una sorta di turn-over sportivo.

Per quanto riguarda la parte artistica e tecnica, spero si sia capito, funziona alla grande. I personaggi e gli animali sono disegnati splendidamente e rendono perfettamente il mondo da cui si ispirano, accompagnati dalle tipiche musiche in stile medievale per entrare ancora maggiormente nel contesto storico reale. Le abilità e il modo in cui vengono messe a schermo poi… mi sento di doverne scrivere una dell’unità Fagiolo Esplosivo. Trattenere le Scoregge: La bestia muore trattenendo le scoregge, il che causa un’esplosione. Non credo ci sia da aggiungere altro.

 

Piattaforme: PC, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch

Sviluppatore: Yaza Games

Publisher: Daedalic Entertainment

Data d’uscita: inverno 2022 (accesso anticipato)

Questo inverno arriverà in accesso anticipato, e si potrà capire ancora di più come si estende il divertente universo sviluppato da Yaza Games sotto l’ala di Daedalic Entertainment. Un mondo che parte da un concetto storico d’importanza, come i marginalia, e lo trasforma in un gioco strategico con una base tattica importante. Non solo divertimento tra un peto e l’altro, ma anche molto ragionamento.