Dragon Ball The Breakers Guida: l’ABC del survivor

Dragon Ball the Breakers

La vita comporta molte sfide, soprattutto quando un varco spazio-dimensionale ti inghiotte e ti lancia in una landa presidiata da alcune delle creature più mostruose e inquietanti dell’intero universo di Dragon Ball. Se avete intenzione di sopravvivere ai Razziatori che minacciano le verdi colline di Dragon Ball The Breakers è meglio che vi prepariate come si deve, poiché la sfida asimmetrica proposta dall’ultimo videogame Bandai Namco non è da sottovalutare e anche la situazione più rosea può degenerare senza alcun preavviso. Ecco alcuni rapidi consigli che i neofiti potranno usare per imbarcarsi positivamente nell’avventura, minimizzando le possibilità di lasciarci la pellaccia. 

Dragon Ball The Breakers: la caccia inizia ancor prima di scendere in campo

Come già notato in molti live service, anche Dragon Ball The Breakers è stracolmo di valute, punti, crediti e menù, molti dei quali non sono adeguatamente spiegati dal sintetico prologo. La tentazione sarebbe dunque quella di ignorarli e gettarsi a capofitto nella mischia, di imparare direttamente giocando, eppure vi invitiamo a porre un freno al vostro entusiasmo. Bisogna ahinoi fare prima un po’ di compiti a casa. I Sopravvissuti impersonati dal giocatore sono infatti ben lontani da poter vantare le abilità e i talenti esibiti dai guerrieri che abitano il manga/anime di riferimento, quindi se vogliono avere la meglio su creature letali quali Freezer, Cell o Majin Bu devono compensare i propri svantaggi con un minimo di tattica.

A seconda di quando e di come inizierete il vostro percorso all’interno del titolo, è facile che nell’hub principale troverete ad accogliervi dei robot ben felici di regalarvi buoni e accessori utili per avere un primo assaggio di quello che il gioco può offrirvi. Riscattate immediatamente tutto quello che il sistema vi mette a disposizione, quindi correte all’Estrattore Spirituale per riscattare i buoni. Lo strumento vi permetterà di ottenere gli spiriti dei combattenti topici del brand, cosa che non solo vi permetterà di assumere brevemente le loro sembianze, ma soprattutto vi fornirà potenzialmente nuove abilità da poter equipaggiare. 

Seguendo la stessa logica è opportuno fare un salto al negozio in-game e acquistare gli oggetti catalogati sotto “varie” avendo l’accortezza di dare priorità a quelli che offrono dei bonus passivi. I risultati possono variare a causa della natura loot-box dell’Estrattore, tuttavia dovreste perlomeno essere in grado di attingere a una buona varietà di opzioni con cui personalizzare il vostro personaggio, così da adattarlo allo stile di gioco che più vi è congeniale.

Tempo di allenarsi

No, non è ancora tempo di godersi Dragon Ball The Breakers, prima dovete acclimatarvi con le scelte che avete compiuto. Il titolo mette a disposizione una modalità allenamento molto spoglia che però può comunque tornare utile al fine di sviluppare un’idea di massima di come funzionano le abilità che avete equipaggiato (se non le avete equipaggiate, fatelo ora attraverso il menù del personaggio!). In generale è opportuno fare la mano sulle tempistiche d’esecuzione del proprio avatar, le quali sono leggermente più lunghe e lente di quanto non sia lecito aspettarsi, ma gli esperimenti eseguiti in questa sede vi permetteranno eventualmente anche di rivalutare il valore degli oggetti che avete comprato.

Non è da escludersi che abilità e attrezzi su cui confidavate molto si rivelino deludenti o incompatibili con il vostro modus operandi, quindi collaudate il più possibile e iniziate a smaliziarvi: le abilità non servono a nulla se non vi verrà da usarle automaticamente. Personalmente ci sentiamo di raccomandare, ove possibile, di aggiungere al vostro arsenale il Taiyoken (il “colpo del sole”), mossa che nonostante le premesse non è veramente in grado di accecare il Razziatore, ma che è comunque in grado di stordire il vostro avversario per diversi secondi, cosa che vi garantirà l’occasione di fuggire dalle sue grinfie. Un altro elemento a cui vale la pena prestare particolare attenzione è quello del trasporto sul lungo tragitto. Che vogliate usare le capsule aliene dei saiyan o navigare solcando la nuvola “speedy”, vi servirà comunque uno strumento capace di portarvi da una parte all’altra della mappa in tempi contenuti, in particolar modo a inizio partita, quando il vostro oppositore avrà poche opportunità di intercettarvi.

Don’t Panic in Dragon Ball The Breakers!

Siete finalmente pronti a entrare in partita e, verosimilmente, a farvi massacrare in malo modo. Non vi preoccupate, i titoli asimmetrici sono spietati coi novellini e il matchmaking un po’ sghembo di Dragon Ball The Breakers non vi farà certamente favori. Sarà dunque importante imparare a non farsi prendere dal panico, soprattutto nelle fasi più concitate del gioco. In diverse occasioni sarete obbligati a muovervi in prossimità del Razziatore, un pericolo che il titolo rimarca crudelmente imponendo al Sopravvissuto un pressante quanto snervante suono che imita il battito cardiaco umano. 

Per quanto non sia propriamente horror, l’ultima opera di Bandai Namco è stata strutturata per simulare dinamiche affini ai multiplayer survival più truculenti – primo tra tutti Dead by daylight –, quindi non è da escludere che possiate essere tentati dall’asseragliarvi in un angolo, tremanti e timorosi. Un simile approccio può essere utile, a piccole dosi, tuttavia non deve sovrastare la necessità di portare a compimento i propri obiettivi. Per vincere, i Sopravvissuti dovranno impegnarsi ad attivare la capsula di salvataggio che li riporterà in una dimensione sicura e ben lontana dai Razziatori, quindi farsi abbattere dalla paranoia può far perdere come niente minuti preziosi. Il tempo scorre, più se ne perde,  più è facile che il super-avversario accumuli un potere smodato. 

Le sfere del drago e l’arte del depistaggio

Padroneggiare le partite di Dragon Ball The Breakers è frutto di un insieme di buona sorte, esperienza e lavoro di squadra. Se i Sopravvissuti vogliono fuggire è meglio che agiscano in maniera rapida e coordinata, spalleggiandosi reciprocamente. Esiste tuttavia un’altra via, forse più appagante: annichilire il proprio, temibile, avversario tartassandolo con mosse di arti marziali. Non si tratta di una strada particolarmente semplice, tuttavia l’operazione risulta notevolmente più fattibile nel momento in cui qualcuno del team sia in grado di potenziare i propri talenti combattivi esprimendo un desiderio innanzi al drago Shenron.

Per evocare la creatura mistica è necessario raccogliere le sette sfere nascoste nel livello, quindi posizionarle nei luoghi adibiti e recitare la formula di convocazione. La parte più difficile, poco sorprendentemente, è quella della raccolta. Se siete tanto fortunati da trovare un “radar del drago” a inizio partita, sentitevi liberi di osare l’impresa e buttatevi a capofitto nella caccia al tesoro. Ignorate tutto e tutti, sfruttate gli altri come diversivo, la vostra priorità dev’essere la caccia alle sfere del drago, ancor più se si considera che il Razziatore avrà occasione a sua volta di raccoglierle, qualora lo volesse. Parallelamente, se doveste notare che nel vostro team è presente un ardimentoso che sta raccogliendo compulsivamente questo genere di tesori esoterici, provvedete a coprirgli le spalle a ogni costo, anche qualora questa strategia costi il vostro estremo sacrificio.

Più il Razziatore sarà impegnato altrove, maggiori saranno le possibilità di incontrare Shenron. Un’unica cosa: questa strategia funziona in maniera abbastanza efficace contro i Razziatori Cell e Majin Bu, tuttavia l’opera risulta molto più ardimentosa nelle partite in cui ci si oppone a Lord Freezer. Per come è strutturato, il temibile alieno ha molte occasioni per ottenere alcune delle sfere del drago, quindi tutto diventa significativamente più complesso.