La sua fase di gestazione e i primissimi tempi dopo il lancio ufficiale non sono stati facili, e lo sappiamo tutti. Se però di recente Konami ha annunciato una nuova patch per il suo sportivo free-to-play eFootball, sono di lunedì 31 ottobre le interessanti riflessioni emerse durante il panel a cui siamo stati invitati e che si è tenuto a Lucca Comics & Games 2022, con protagonista nientemeno che David Monk, Senior Football Licensing & Activation Manager in Konami. Nel contesto di eFootball Lucca Showdown, la sua testimonianza è stata condivisa con il pubblico presente e con la stampa nella prestigiosa location della chiesa sconsacrata dell’Auditorium San Romano. Monk è stato intervistato da Luigi “Davdas” Ragoni, già precedentemente impegnato con il commento alle partite del torneo eFootball, e vi presentiamo un dettagliato resoconto di quanto raccontato durante questo interessante panel, seguito da una breve sessione Q&A per consentire al pubblico di porre le proprie domande a Monk.
Lucca Comics & Games: il panel e la sessione Q&A con David Monk
Sappiamo tutti che, dopo la difficile release 0.9, sono stati fatti diversi passi in avanti, anche con attenzione alla community. Raccontaci questa esperienza.
L’obiettivo principale che si voleva raggiungere era far diventare l’Italia il centro di strategia globale, e per questo abbiamo pensato a stringere diverse partnership con alcuni dei principali club per portarli nel mondo intero. Abbiamo al momento delle licenze esclusive a disposizione, per dare visibilità ai club calcistici e vogliamo dimostrare affetto alla fanbase italiana, i cui componenti hanno una community di gamer davvero competitiva. Possiamo immediatamente riconoscere i potenziali dei migliori gamer italiani, motivo per cui ci stiamo impegnando per fare progetti e stabilire futuri incentivi per sviluppare e favorire anche questa fanbase e community.
Per entrare nel dettaglio di questi macrotemi, partirei da 0.9 a oggi come si è arrivati? Lo abbiamo vissuto con voi e vorremmo sapere i milestone raggiunti in risposta a questa situazione.
Essendo Konami una company innovativa, e avendo possibilità di portare anche giochi free-to-play, siamo entrati nel mercato proprio in questo modo e abbiamo così tentato di portare ancora più fanbase a questo titolo. Abbiamo investito un sacco di lavoro e di risorse per arrivare dalla patch 0.9 alla versione attuale, non avevamo una rotta precisa ma volevamo diventare leader nel settore con un gioco free-to-play, senza barriere per gli utenti fin dall’inizio. Vogliamo che il gioco sia concepito come una piattaforma per i suoi utenti, sempre in evoluzione, in base a quanto chiesto dai fan.
Mentre commentavo (le precedenti partite del torneo eFootball, ndr), dicevo che Konami crea un gioco che non è più il classico titolo annuale e, quasi come una madre, soffre vedendo i passi del figlio e il suo distaccamento da sé, perché deve imparare a crescere nel mondo. A che punto è eFootball?
Ti ringrazio per questa metafora, è molto bella! Abbiamo molta esperienza in questa tipologia di lavoro, e conosciamo anche i vari passaggi per recuperare quello che possiamo fare quando sbagliamo. Oggi è come se fosse un bambino di due anni, è in grado di crescere e comincia a interagire con gli altri. Al momento è l’unico gioco in Italia dove si possono selezionare così tante squadre, tra cui Napoli Roma Lazio e poi Inter e Milan. Il calcio nel gaming ha solo due company come main players nel settore ma ce l’abbiamo fatta.
Il bambino è dotato e comincia a interagire e creare connessioni e relazioni stabili. Lo fa in modo forte con dei team, ma perché e come si crea questo team Building? Qual è il primo brainstorming con questi team e konami?
C’è un’affinità speciale tra Konami e il mondo videoludico oltre a anime e manga, e in Italia, che ha mostrato affinità culturale e interesse, l’azienda ha cercato di creare connessione con per questi motivi, vi era già un ponte costruito. Oltre alla cultura che consente l’apertura a questo titolo, è possibile ottenere licenze delle squadre, quindi questo aggiunge valore sia al gioco, sia eFootball dà valore e visibilità alle squadre, quindi si è creata una strategia di marketing ad hoc per l’Italia, anche perché ci sono stati calciatori giapponesi che hanno giocato qui e alcuni italiani invece che sono andati in Giappone, come Roberto Baggio. Nel mondo ideale non si dovrebbero avere licenze esclusive, vorrei che si potesse scegliere la propria squadra del cuore e portarla sulla piattaforma che si vuole. Se pensiamo che anche oggi le nostre squadre si allenano con le maglie e football, era una parte del piano per dare ancora più visibilità al titolo .
Un’ultima domanda, i videogame competitivi sono in tante discipline diverse, una delle prime privazioni è scegliere la squadra in base al gioco, ma fa parte della competizione. Ci sono nuovi obiettivi e nuovi traguardi, ma cosa ci dobbiamo aspettare sulla scena efootball e sulla sua scena competitiva?
Abbiamo parlato di strategie di partnership e nel 2023 eFootball sarà un free-to-play competitivo , ci stiamo muovendo secondo una strategia eSport per continuare lo sviluppo e adesso stiamo portando anche un nuovo progetto. Le fondamenta sono ben piazzate ma non ci fermiamo qui, soprattutto a livello di engagement della fanbase. E abbiamo anche pronto un evento che però sveleremo a Milan Games Week e coinvolgerà tutta l’Italia.
A seguire, è cominciata la fase Q&A, per coinvolgere sia i presenti, sia i partecipanti dalla chat. Proprio da quest’ultima è arrivata la domanda:
Si potranno poi aggiungersi altre feature per i propri giocatori?
Noi stiamo sempre all’ascolto dei consumatori e sviluppiamo nuove strade e nuove mappe, come piattaforma stiamo sempre guardando avanti grazie a un sondaggio lanciato e passato poi agli sviluppatori. Ci saranno nuove modalità di gioco e arriveranno altre sorprese in arrivo.
Dal pubblico invece la seguente domanda:
Quali saranno i prossimi step di eFootball e quali decisioni stanno prendendo in Konami sul suo futuro?
Il fatto di avere cambiato brand ha permesso di portare insieme due titoli diversi tra Europa orientale e occidentale. Il titolo stesso poi parla da solo, è coraggiosa come ogni scelta di Konami perché è un’azienda che fa spesso scelte di esplorare nuovi territori rispetto ad altri. Pensiamo che l’azienda abbia fatto tanta strada in poco tempo, è un brand forte e adesso siamo sicuri di avere per le mani un titolo saldo.
Come ultima domanda dal pubblico di Lucca Comics & Games a David Monk è stato chiesto:
Ha senso inserire lo scripting se poi va a influenzare le partite?
Dopo che Ragoni ha precisato che Monk non si occupa in primis del building del gioco, e qualsiasi tipo di scripting non sta a lui, Monk prosegue: “Noi stiamo sempre in ascolto per capire come sviluppare il gioco e ci stiamo focalizzando su come prendere nuove opportunità con focus specifici sull’Europa, come ad esempio realizzare un’infrastruttura concepita per un giocatore che dalla sua cameretta arriva a un torneo open fino a campionato nazionale e internazionale, persone che hanno la possibilità di espandersi e fare percorsi importanti. Non sono del team di sviluppo perché chi se ne occupa è in Giappone e ci sta lavorando, sappiamo di questi problemi.
Al termine dell’incontro con David Monk a Lucca Comics & Games, sì ricorda che la location è una cattedrale che da anni rappresenta il centro nevralgico in Italia per l’eSport, e soprattutto si conclude il panel con il video teaser dedicato alle novità in arrivo, molto probabilmente con un annuncio dedicato il prossimo 25 novembre.
25/11/2022 🗓️
An Esports Revolution is coming to Italy 🇮🇹#eFootball #eSports pic.twitter.com/phYF5PXQz3
— eFootball (@play_eFootball) October 31, 2022