ROCCAT è diventata, negli ultimi anni, sempre più una certezza in ambito gaming e la nuova tastiera Vulcan II Max ne è sicuramente uno degli esempi più lampanti. Durante le scorse settimane abbiamo avuto la possibilità di testare con mano la nuova keyboard, pensata chiaramente in maniera principale per i giocatori, ma che ha saputo dimostrarsi anche un prodotto polifunzionale e adatto anche per applicazioni diverse (lavori d’ufficio, multimedia, ecc) da quelle del gaming competitivo. Insomma: Roccat ha ancora una volta fatto centro? La risposta è “sì” poiché, dal nostro punto di vista, il device presenta tante qualità ma non è esente da diverse criticità, ma che non riescono comunque a impattare più di tanto sulla valutazione di un prodotto che di listino ha un costo di mercato elevato (229€ al momento), che sembra però giustificato dalla sua resa complessiva. Siete curiosi di scoprire il nostro pensiero riguardo alla nuova Vulcan II Max? Ebbene, non vi resta che proseguire con la lettura della nostra recensione!
ROCCAT Vulcan II Max: come si presenta e cosa include la confezione
La ROCCAT Vulcan II Max si presenta in una confezione molto minimal, sia nel design esterno sia e soprattutto in quello interno. Una volta aperta la confezione, infatti, all’interno di essa troviamo la tastiera, ben protetta nelle classiche plastiche del caso e i documenti di manualistica in generale, con però anche l’aggiunta di un comodo poggiapolsi fatto di una membrana morbida, che rende l’esperienza di utilizzo molto più confortevole e piacevole. A parte questo, la confezione non include altri tipi di supporti extra o cavetteria varia in generale, con la ROCCAT Vulcan II Max che si presenta con un layout di tipo USA, anche perché, al momento, la tastiera in questione non è ancora stata commercializzata in Italia con il layout italiano, bensì, appunto, con quello standard americano. La ROCCAT Vulcan II Max, inoltre, con un doppio collegamento USB, pensato principalmente per attivare le funzioni “extra” e più specifiche della tastiera. Noi, ve lo diciamo senza problemi, abbiamo utilizzato la tastiera quasi sempre con un’unica USB collegata, con risultati pressoché identici, specialmente nelle sessioni di gioco meno “gravose” o nei lavori d’ufficio, quali scrittura, compilazione di moduli e via dicendo.
Costruzione, design ed ergonomia: il gioco vale la candela
A livello estetico, la Vulcan II Max è “Max” soltanto nel nome e nella qualità dei materiali, ma non nel design. La tastiera, infatti, presenta una struttura estetica molto classica, con dimensioni anche relativamente contenute (18,23 x 6,05 pollici), con un’intelaiatura realizzata in plastica di ottima qualità che dà alla tastiera anche un peso molto contenuto. La Vulcan II Max è disponibile in colorazione bianca o nera e, per quanto riteniamo sempre che il nero sia il colore ideale per questa tipologia di prodotti, dobbiamo ammettere che, considerando anche il poggiapolsi di colore biancastro, la colorazione white è probabilmente più indicata. Noi, comunque, abbiamo ricevuto dall’azienda la versione black per la recensione, e anche in questo caso ci siamo trovati per le mani un prodotto sicuramente molto affascinante e bello da vedere nella sua semplicità, caratterizzato anche dalla presenza di una doppia fascia led, che serve per illuminare non soltanto i tasti ma anche tutti i simboli presenti sui vari tasti. Tornando ai materiali, non possiamo che reputare la Roccat Vulcan II Max un vero top di gamma, grazie anche e soprattutto alla qualità dei tasti, che garantiscono un feedback e una precisione in fase di digitazione veramente encomiabili (ma ne riparleremo in maniera più approfondita in un paragrafo a parte).
La qualità costruttiva della tastiera non si limita soltanto, comunque, alla qualità dei tasti, ma si estende a tutta la struttura del device. Anche la base su cui sono appoggiati i tasti, realizzata in alluminio, è di pregevole qualità e, anzi, riesce in qualche modo ad esaltare tutta la struttura che sorregge i tasti stessi, che sembrano in qualche modo “staccati” da essa in un modo però intrigante e interessante, a livello sia estetico sia funzionale. La tastiera, inoltre, come dicevamo poc’anzi, è anche molto contenuta sul piano dello spazio occupato, in particolare se considerata “staccata” dalla membrana del poggiapolsi. Quest’ultimo lo abbiamo trovato veramente molto comodo e anche la qualità generale dei materiali ci è sembrata ancora una volta di ottimo livello. Il poggiapolsi è infatti molto “solido” ma allo stesso tempo morbido e confortevole al tatto, e aiuta non poco nelle sessioni prolungate di utilizzo. A completare l’ottimo quadro complessivo estetico e “tattile” della tastiera ci pensano le luci Aimo RGB che fanno da supporting cast di primissimo livello alla tastiera. L’illuminazione generale è veramente spettacolare, fa molto bene il suo lavoro anche a livello funzionale e rende certamente la resa stessa della tastiera, su una qualsiasi scrivania, molto spettacolare. La qualità e la quantità delle luci che sorreggono ogni tasto (membrana compresa!) è veramente piacevole, soprattutto per i più giovani o comunque per chi è maggiormente abituato a questa tipologia di prodotti, per quanto comunque tutta la fascia led sia liberamente personalizzabile attraverso il software Roccat Swarm, le cui funzioni, comunque, elencheremo in un secondo momento.
Prestazioni e funzionalità: il top del top?
Come vi abbiamo già accennato poc’anzi, a livello di prestazioni la ROCCAT Vulcan II Max ci ha certamente stupiti. Partendo dall’analisi dell’utilizzo “meno nativo” ossia quello dello smart working e dei lavori d’ufficio in generale, fino alle dinamiche in cui la ROCCAT VUlcan II Max sprigiona il meglio di sé, ossia il lato gaming, la nuova esponente della batteria del colosso del settore dei device per il gaming competitivo ci ha dato delle ottime sensazioni, senza particolari criticità o comunque con qualche piccolissimo singhiozzo decisamente trascurabile. In primis, ci hanno colpito parecchio la responsività e la velocità di assorbimento degli input dei tasti, che abbiamo trovato veramente utilissime durante la stesura dei nostri testi. Grazie agli switch ottico-meccanici, tipici ormai della scuderia ROCCAT, dotati di una forza d’attuazione pari a 45gf e una distanza di attuazione di 1,4mm, questi sono pensati ovviamente per restituire un tempo di risposta bassissimo, e lo abbiamo potuto appurare senza troppa fatica sin dalle primissime sessioni di utilizzo. La ROCCAT Vulcan II Max prende gli input con una rapidità impressionante, e vi basterà letteralmente sfiorare un tasto per avere la risposta “in game” o comunque sul PC che cercate, per un risultato finale decisamente encomiabile. Questo aspetto, chiaramente, lo si nota maggiormente, e ci mancherebbe altro, quando si utilizza la tastiera nel suo campo principale, ossia quello del gaming, in cui la nuova Vulcan risulta, passateci il termine, un vero vulcano di potenza. Durante le nostre fasi di testing, con prodotti quali Overwatch 2, Warzone 2.0, Metal Hellsinger, Halo: Infinite e via dicendo, abbiamo sempre e comunque potuto apprezzare la velocità e la comodità nel premere i tasti associati ai vari input, cosa che ha aiutato non poco a sfoggiare delle buone prestazioni anche a un giocatore non esattamente “pro” come il sottoscritto, ma siamo convinti che nelle giuste mani possa diventare uno strumento “di morte” veramente spaventoso.
Questa grande facilità di utilizzo l’abbiamo riscontrata maggiormente con quei titoli con un refresh rate più alto che, unito proprio alla velocità e alla precisione degli switch della Vulcan II Max, ha reso le nostre sessioni un vero piacere. Vogliamo trovare qualche difetto alla tastiera in tal senso? E va bene: è veramente rumorosa! Sia chiaro, questo probabilmente non sarà un problema per molti né un difetto, ma condividendo lo “studio” di lavoro non possiamo non ammettere che il fortissimo suono dei tasti, in alcuni casi, ci ha provocato qualche problemino di troppo, ma chiaramente questo discorso va contestualizzato per bene. Del resto, anche tutta la struttura led è un vero e proprio mini albero di Natale sempre presente, e anche in quel caso potrebbe creare problemi di “gusto” ma ancora una volta siamo comunque nel campo dei giudizi personali e non di quelli oggettivi. Nel complesso, comunque, la Vulcan II Max è veramente perfetta per i gamer. Tra comodità e visibilità dei tasti e i tempi bassissimi di risposta degli input, la nuova “bimba” di ROCCAT può certamente incastrarsi senza problemi nella lista delle migliori tastiere presenti sul mercato, specialmente per chi è alla ricerca di un prodotto complessivamente anche polivalente e pensato per più utilizzi. Ah, proprio a tal proposito, sulla parte superiore destra della tastiera è presente anche una comodissima levetta per la regolazione del volume e per la riproduzione dei filmati o delle tracce audio (play, avanti e indietro). Non sarà una rivoluzione, certo, ma lo abbiamo comunque trovato un “plus” decisamente apprezzabile.
Software e funzionalità “extra”: ROCCAT ha pensato veramente a tutto (e a tutti)
Sul piano software, ROCCAT, come sempre, non si è smentita e ha confezionato ancora una volta un percorso in grado di offrire al prodotto una gestione e una personalizzazione semplicemente impressionanti. Grazie al software ufficiale ROCCAT Swarm, infatti, è possibile tenere sotto controllo, regolare e modificare praticamente ogni aspetto della Vulcan II Max, a patto di superare lo scoglio della scarsissima vivibilità del software che, per quanto sia funzionale, non sembra conoscere il concetto di user friendly. Tramite il software in questione è possibile regolare, ad esempio, lo stile e l’intensità dell’illuminazione, e smanettare sulle impostazioni di alimentazione e sui profili, ma soprattutto andare a toccare parametri più “pro” come il feedback dei tasti, il suono riproposto e tanto altro ancora, ai fini di una libertà d’azione e di interazione praticamente illimitata. Questo aspetto si avverte di più nel caso in cui si abbia l’abitudine di creare più Profili diversi a seconda del titolo riprodotto. Tramite il software è anche possibile mettere la tastiera in Gaming Mode, in cui la disposizione dei tasti cambia radicalmente con un semplice click, che va a mutare in base a dei preset liberamente selezionabili. Con Roccat Swarm potete dunque cambiare veramente ogni aspetto della vostra Vulcan II Max, con l’ausilio anche di alcune funzioni extra pensate per rendere il passaggio da un preset all’altro molto più veloce, che sicuramente faranno la felicità di molti giocatori.
ROCCAT Vulcan II Max è una tastiera veramente perfetta per i gamer. La nuova punta di diamante di ROCCAT ha oggettivamente pochi punti deboli e, soprattutto lato gaming, rappresenta una delle migliori in circolazione al momento, grazie ad una qualità costruttiva elevatissima ed alla grande libertà di personalizzazione del device in sé. Inoltre, la tastiera possiede anche un ottimo supporto dal software Swarm e si rende utilizzabile molto bene anche in contesti diversi dal gaming, per quanto però questo aspetto sia considerabile “secondario” dai più. Va detto che la Vulcan II Max è comunque costosa (229 euro) e rispetto ad altri modelli pecca sotto il profilo della rumorosità, ma siamo convinti che i gamer “puri” apprezzeranno parecchio l’offerta del colosso tedesco.