Sin dall’annuncio, I Am Jesus Christ ha suscitato diverso interesse da parte del pubblico dei giocatori poiché, diciamolo apertamente: in quale gioco ci viene data la possibilità di calarci nei panni di Gesù Cristo. Praticamente, prodotti del genere sono quasi inesistenti, magari perché potrebbe rivelarsi un concept di gioco molto difficile da gestire. Eppure, questo non ha fermato SimulaM, la software house responsabile della realizzazione del gioco. Seppur i giocatori per mettere le mani su I Am Jesus Christ dovranno aspettare il Q2 2023, a partire da oggi, su Steam è disponibile la demo introduttiva del gioco, che permette di cominciare a muovere i primi passi come provetto messia. Intanto, noi di GamesVillage abbiamo testato in anteprima questa versione di prova con protagonista Gesù, e siamo pronti per rivelarvi alcuni aspetti del gioco in questo nostro provato dedicato. Beh, direi che non abbiamo nient’altro da aggiungere. Buona Lettura!
I Am Jesus Christ: il messaggero di Dio
L’inizio di I Am Jesus Christ spiega in poche parole alcune cose all’interno del gioco, come alcune informazioni su Nazareth che, secondo delle fonti presenti nei Vangeli, quest’ultima è la città d’origine di Gesù. Infatti, è qui che incomincia la nostra avventura stravagante nei panni di quest’ultimo. Come primo obiettivo avremo il compito di parlare con Maria, ossia la madre di Gesù, la quale ci dirà che dovremo incontrare Giovanni Battista. Qui però si notano sin da subito le criticità legate alla produzione stessa. Innanzitutto, al livello dei dialoghi, che non risultano essere particolarmente interessanti, oltre che un livello tecnico estremamente basso (il gioco è sviluppato in Unreal Engine 5, ma fatica a farlo notare), e a tratti indifendibile. Trattandosi di un titolo per PC, ho dunque provato a settare le impostazioni al massimo. Purtroppo, mi sono meravigliato di come il gioco fosse ottimizzato male, soprattutto perché non solo mi è stato impedito di superare in alcune situazioni i 60 fotogrammi al secondo, ma addirittura ho assistito a cali di frame al di sotto dei 30 fps. Questo, a fine 2022, a mio avviso è davvero inaccettabile, ed infatti mi sento di criticare apertamente il lato tecnico della produzione. Per non parlare dell’ambientazione circostante: Nazareth non sembra neanche così viva e i suoi angoli non trasmettono neanche un briciolo di passione nel giocatore. Insomma, I Am Jesus Christ tecnicamente è un disastro su quasi tutti i fronti!
Proseguiamo andando ad analizzare un altro aspetto del gioco, ossia il gameplay. Tralasciando i primi minuti di gioco, i quali si riveleranno essere un continuo camminare a destra e sinistra interagendo con alcuni NPC presenti a Nazareth, la giocabilità in I Am Jesus Christ non mi è sembrata in alcun modo entusiasmante. Parlando del prologo, siamo riusciti a sbloccare qualche miracolo e una parte iniziale del gameplay che, forse, andando più avanti nel gioco, dovrebbe migliorare sensibilmente. Qui, però, ci troviamo di fronte ad un game design veramente povero e poco intrigante in termini di giocabilità. Facendo un esempio pratico, prendiamo la prima boss fight del gioco, ossia quella contro il Diavolo. All’atto pratico, penso che sia una delle più patetiche, semplici e insensate boss fight che abbia mai giocato, con il giocatore che può effettuare solo due semplici mosse: con una mano è possibile respingere indietro i proiettili che il Diavolo ci scaglierà contro, mentre con l’altra mano è possibile seguire ogni suo spostamento utilizzando una specie di razzo-raggio (Iron Man sei tu?). Il tutto, come ho già detto, non convince minimamente e si rivela essere un fallimento su diversi punti di vista. Inoltre, sono presenti anche alcune meccaniche da gioco survival: ad un certo punto del prologo, Gesù aveva bisogno di rafforzarsi poiché esso stava morendo di fame, e per poter sopravvivere era necessario raccogliere e mangiare delle bacche trovare lungo il cammino. Diciamo che questo è l’unico lato della produzione che non mi è dispiaciuto, seppur non sia per niente originale.
I Am Jesus Christ: credete nei miracoli?
L’intento finale di I Am Jesus Christ è quello di rivelarsi una sorta di simulatore per entità divine. Infatti, nei panni di Gesù, il giocatore potrà usufruire dei miracoli, i quali saranno oltre 30, da quanto si evince dalla descrizione del gioco. Infine, dato che il Diavolo intende diffondere disperazione e sofferenza tra i mortali, il compito del giocatore sarà quello di guarire le povere anime che incroceremo nel nostro cammino e portarle sulla retta via. Sebbene abbia criticato alcune scelte della produzione, lato trama il titolo riesce ad essere un minimo interessante, seppur stiamo parlando pur sempre di un simulatore che, a conti fatti, lascia sempre in secondo piano tale aspetto.
Nonostante questo, diciamo che ci sono tante cose che mi hanno fatto storcere il naso e che non funzionano in alcun modo nel gioco, rivelandosi alla fine un’opera con un singolo scopo: far parlare di sé per i temi trattati. Sicuramente le altre aggiunte come più miracoli da usare nel gioco andranno ad impattare sul gameplay, ma le prime sensazioni su I Am Jesus Christ non sono poi tanto positive, anzi, spero solamente che la versione definitiva della produzione vada a correggere alcune feature, perché il concept di base è sicuramente molto interessante, ma sono presenti tanti difetti che speriamo possano essere risolti nella versione finale.
Piattaforme: PC
Sviluppatore: SimulaM
Publisher: PlayWay S.A
Data d’uscita: Q2 2023
I Am Jesus Christ è per il momento un titolo decisamente anonimo per il mercato odierno. Sia chiaro: capiamo che il team di sviluppo abbia voluto immettere sul mercato una produzione “stravagante”, ma ci sono ancora delle problematiche. Ad esempio, il game design è poco elaborato e non riesce a divertire, mentre il lato tecnico è decisamente bocciato da qualsiasi punto di vista. Anche molte delle meccaniche di gioco sono poco precise e chiare negli intenti e alcune volte hanno generato senso di frustrazione e non solo. Aspettiamo comunque la versione definitiva per il giudizio finale sul simulatore di Gesù.