Ho provato in anteprima Ramattra e tutte le novità proposte da Blizzard per la seconda stagione di Overwatch 2, a tema mitologia. Di sicuro, c’è che il neo arrivato eroe Tank, Ramattra, possiamo senza remore definirlo “divino”, dato il suo kit che fa invidia ai migliori coltellini svizzeri in quanto a versatilità. Certo: gravitando intorno alla sua introduzione nel roster, la nuova mappa e i molti cosmetici parte del Pass Battaglia gratuito, o a pagamento, brillano un po’ meno di quanto sperassi. Tuttavia, lo ribadisco, è proprio perché l’antagonista e nemico-amico di Zenyatta sa farsi sentire. Tanto in battaglia, con un power level esagerato anche quando è in mani non troppo esperta, quanto sul fronte estetico e… sonoro. Con il timbro unico e profondo di Alberto Angrisano a doppiarlo, del resto, ci mancherebbe altro.
Overwatch: tiriamo le prime somme sulla Stagione 2
Prima di parlare in questa anteprima di Ramattra e della seconda stagione di Overwatch 2 (perdonatemi, so che siete impazienti) credo sia necessario tirare un paio di somme, definendo più o meno come sia andata la stagione 1 del nuovo corso per lo sparatutto esportivo Blizzard. Indubbiamente, c’era e c’è tuttora tanta strada da percorrere per rimediare alla frattura tra i giocatori verificatasi sul medio/lungo termine della vita di Overwatch; non si dimentica facilmente lo stato di quasi-abbandono in cui il videogioco preferito di molti fu lasciato proprio sul più bello, quando cioè il competitivo era lanciato a mille e la Overwatch League macinava i primi, entusiasmanti numeri e successi. Risultati difficili, forse impossibili da emulare specialmente se, come avvenuto per Overwatch 2, il day one tanto atteso dai fan viene rovinato da attacchi hacker, server intasati e conseguenti code kilometriche impossibili da smaltire.
Eppure eccoci qua, una stagione dopo, a osservare numeri che non si vedevano da anni in Overwatch; non del tutto, non solo, dovuti alla transizione a free to play dello sparatutto. Che anzi: per alcuni è stata addirittura difficile da digerire, dato che ha portato con sè una serie di aggiustamenti inevitabili alla struttura di distribuzione dei cosmetici di Overwatch. Il Pass Battaglia, che con la stagione due cambia tema passando dal “cyberpunk” alla “mitologia” avrebbe ancora bisogno di qualche aggiustamento forse: più che altro perchè è fin troppo parco nell’offrire gettoni Overwatch, la nuova valuta acquistabile con soldi veri con la quale poi si portano a casa skin e lo stesso Pass Battaglia in versione premium. Non dubito che, con il tempo, il Pass sarà “sintonizzato” su frequenze più soddisfacenti, come accaduto per il pass di Hearthstone. Che, per forza di cose, fu aggiustato molto più in fretta, dato che i vari nodi sbloccabili rappresentavano ben altro oltre ai collezionabili (un pacchetto di HS non ha lo stesso peso sul gameplay di una skin puramente estetica, no?).
Pertanto, se da questa seconda stagione vi aspettate una differente sistemazione di Pass Battaglia, Skin e negozio annesso, magari un livello più basso del 55 (su 80) da raggiungere nel Pass per sbloccare gratis Ramattra, il nuovo tank, resterete delusi. La nuova season di Overwatch 2 ha ancora il sapore della precedente, sia che lo vogliate considerare per forza “cattivo”, sia che preferiate analizzare meno di pancia la rivoluzione che il gioco ha subito e sta subendo. Capendo che persino i mostri sacri come Fortnite, partito peraltro già gratuito nella sua forma multigiocatore, hanno avuto bisogno di molte stagioni per equilibrare ricompense e costi. Se non altro, come nota personale, costose o meno che siano le nuove Skin del Pass di Overwatch 2 sono davvero spettacolari: tutte, dalle epiche alle leggendarie. Menzione d’onore alla seconda skin Mitica del gioco, personalizzabile, come quella di Genji, tramite parti intercambiabili e schemi di colore differenti. La skin è esclusiva, stavolta, del nuovo personaggio, Junker Queen ed è basata, ovviamente, sulle divinità greche: su Zeus in particolare? Difficile dirlo: capelli fiammeggianti dorati, fulmini alle spalle, ali ai piedi, un’ascia da far invidia a Kratos e via, si va a macinare dps come non ci fosse un domani.
Ramattra è un tank esagerato…
A proposito di macinare: con il nuovo eroe Ramattra l’operazione potrebbe risultare molto, molto più semplice del previsto. Se a una prima occhiata il nuovo tank di Overwatch 2 non mi era sembrato possedere il “physique du rôle” per difendere i suoi alleati nelle retrovie, dopo pochissimi minuti al controllo del potentissimo Omnic ho iniziato addirittura a sentire “odore di Nerf”. Tale è la potenzialità combattiva di Ramattra, persino in mani come le mie, abituate a curare gli alleati, piuttosto che a difenderli. Che si tratti di difesa “difesa”, o di difesa “d’attacco” è uguale: Ramattra eccelle in entrambe.
Il suo kit di abilità e modalità di fuoco è, come da tradizione per gli eroi rilasciati da Moira in poi, estremamente versatile e variegato. Non esattamente “unico” nel panorama degli sparatutto hero-based o dei Moba, ma dotato di alcuni tool originalissimi per Overwatch, che creano pericolosi precedenti e fanno tanta paura, se li pensiamo nelle mani di giocatori esperti e dedicati. Partiamo dalla base: Ramattra è dotato di due forme distinte. La prima, quella base e “mingherlina”, ricorda molto Zenyatta, ma con il 200% di cattiveria in più. In senso buono, ovviamente. In questa forma Ramattra può sparare piccole sfere a ripetizione dal suo bastone, arrivando a coprire distanze considerevoli con proiettili dotati di travel time moderato, ma più rapido delle sfere di Zenyatta. Sempre in questa forma, Ramattra è dotato anche di uno scudo posizionabile al suolo, e della possibilità di cambiare forma in qualunque momento e diventare “Ramattra Nemesi”.
Trasformatosi in questa diversissima modalità l’omnic diventa molto più massiccio, ottiene due braccia possenti aggiuntive che tirano pugni fortissimi, capaci di colpire non solo direttamente, ma anche da vicino a una certa distanza con lo spostamento d’aria. La sua salute e il suo scudo si incrementano e con il fuoco secondario Ramattra incrocia le braccia e fornisce copertura a chi si pone dietro di lui (ma non piò più usare lo scudo). In tal senso, forse, è più efficace lo scudo di energia citato più su, con 1000 salute, che Ramattra può posizionare a distanza in stile “muro di Mei” mentre è nella sua forma base. Infine, ci sono le due abilltà a mio avviso più interessanti: la prima consiste in un campo di forza circolare e abbastanza ampio, che rallenta i nemici e quando lanciato attira verso terra quelli in volo vicini alla zona d’azione dell’abilità. Non c’era mai stata una simile possibilità in Overwatch (ci si avvicinava solo la sfera appiccicosa di Orisa) e ora che c’è le applicazioni sono infinite: rallentare la fuga dei nemici, bloccarli prima che raggiungano il punto in overtime, impedire loro di coprirsi durante una ulti ben piazzata. L’abilità dà il suo meglio in corridoi e strettoie, che non lasciano alcuno scampo per i malcapitati. Sarà un caso che la nuova mappa dedicata a Ramattra sia strutturata proprio con una moltitudine di corridoi angusti? Probabilmente no. Specialmente perchè proprio in questi spazi claustrofobici la Ultimate del nuovo eroe brilla come non mai. A proposito: la seconda abilità più notevole di Ramattra è proprio la sua devastante Ultimate, che genera intorno a lui un campo di energia che infligge danni ingenti a tutti i nemici che si trovano al suo interno, e non si ferma finchè c’è almeno un nemico che sta subendo danno dall’abilità. Vi ho detto che, oltre a ciò, mentre la usa Ramattra va automaticamente in forma Nemesi?
…ma profuma già di Nerf
Difficile raccontarvi in questa anteprima della seconda Stagione di Overwatch 2, a parole, la soddisfazione che ho provato giocando Ramattra, trasformatasi ben presto in timore una volta che fossi tornato ai miei classici eroi di supporto. Ramattra è infatti un tank votato all’attacco che si inserisce in un meta di Overwatch 2 che si stava già stabilizzando sul “premiare l’aggressività”. Non avrà problemi, pertanto, a trovare spazio in composizioni che sfruttavano Diva o Zarya, con in più nel kit uno scudo ad area fin troppo generoso che rischia di mandare in pensione anticipata Reinhartdt. Quanto all’odore di Nerf che ho sentito, e di cui vi ho raccontato a inizio paragrafo, lo emanano in particolare la forma Nemesi, fin troppo massiccia in termini di sopravvivenza e difesa e davvero troppo forte quanto a danni inflitti, e la Ultimate, che ha un tick di danno troppo elevato considerando che può potenzialmente non fermarsi fino al “Team Kill”.
PIATTAFORME: Switch, PC, PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S
SVILUPPATORE: Activision Blizzard
PUBLISHER: Activision Blizzard
Data di uscita: 6 dicembre 2022
Potrei sbagliarmi, ma vi ripeto che ho davvero paura di vedere Ramattra usato da mani esperte, o anche da DPS smaliziati che dovessero decidere di tentare il cambio di classe. Che sia proprio questa la strategia di Blizzard? Fornire ai giocatori un tank offensivo talmente forte da convincere un po’ di DPS ad abbandonare l’affollata coda attaccanti. Rimpolpando quella dei tank e spingendoli a provare cosa significa “spezzarsi prima di piegarsi”, come dice Ramattra nel suo trailer ufficiale. E malgrado la voce del perfetto doppiaggio di Alberto Angrisano sia stata impeccabile nel trailer, come nelle molte line in gioco, probabilmente la frase contiene un errore. Perché Ramattra, prima di piegarsi, non spezzerà certo se stesso: ma tutti i suoi nemici.