La prossima fatica di NExT Studios, ultimo acquisto in casa Tencent Games e già noti al pubblico indipendente per titoli quali Iris.Fall, Unheard, Biped e Crown Trick, è di base uno sparatutto in terza persona che però ha fatto proprie tante caratteristiche dei giochi più gettonati del momento: multiplayer PVP e PVE, roguelike, looter shooter, live service e free-to-play, un bel mischione che sembra tirata in mezzo giusto per scalare le vette dei motori di ricerca. Benché una data di uscita definitiva per Synced Off Planet non sia stata ancora resa nota al pubblico, lo scorso 10 dicembre è iniziata una fase Open Beta che durerà fino al 15 gennaio e che verrà man mano arricchita di nuovi contenuti ed eventi comunitari per dare modo a tutti gli interessati di toccare con mano gli sforzi compiuti dal team cinese. Noi abbiamo avuto modo di entrare nel vivo dell’azione già da qualche giorno, giusto per avere il tempo di formulare un giudizio preliminare, e possiamo confermare di esserci trovati davanti ad un TPS ragionevolmente adeguato, forse un po’ troppo convenzionale ma che potrebbe trovare il giusto spazio all’interno di una cerchia specifica di appassionati del genere.
Synced Off Planet: vediamo cos’abbiamo qui
I NExT Studios non sono certo i primi ad aver pensato a uno shoot’em up competitivo e collaborativo in terza persona, vista la pletora di alternative già disponibili se vogliamo divertirci ad aprire varchi a suon di proiettili in mezzo a orde di nemici con l’aiuto di una squadra, ma a conti fatti nessuna di queste ci consente di farlo con un compagno robotico che funge da superbraccio metallico e che può essere guidato in maniera analoga alle Legioni di Astral Chain. Il fattore principale che differenzia Synced da tanti altri suoi colleghi è proprio questo, il legame simbiotico che andremo a creare tra noi e il nostro migliore amico/nemico bio-organico, perché si tratta sempre di una creatura ostile assoggettata con la forza al nostro volere. Di contro, è anche l’unico elemento che potrebbe costituire fonte di curiosità e di inedite applicazioni n termini di gameplay, poiché come anticipato tutto il resto si mantiene su livelli abbastanza scontati, tra un sistema di gestione degli scontri a fuoco estremamente basilare, un design dei livelli ripetitivo e una progressione delle abilità che al momento non regala grandi soddisfazioni. Se non altro, la storia aggiunge qualche risvolto scientifico interessante a quella che altrimenti sarebbe l’ennesima invasione di zombi che hanno trasformato la nostra (poco) amata Terra in una desolata landa post-apocalittica: nel cupo mondo futuristico di Synced, la nanotecnologia è diventata una clamorosa scoperta che ha fatto compiere alla società passi da gigante, ed ha convinto la popolazione mondiale a farla diventare parte integrante non sono delle proprie vite ma anche dei propri corpi. Purtroppo, un incidente di natura non meglio identificata provoca una mutazione inattesa delle nanoparticelle, trasformando la maggior parte dell’umanità in gusci cristallini senza cervello che seguono le direttive di una mente alveare e consumano ogni creatura vivente che incontrano sul loro cammino per sopravvivere. Nei panni di un manipolo di avidi e coraggiosi esploratori, spinti dal desiderio di avventurarci nelle regioni occupate dai Nano alla ricerca di bottini, segreti e pericoli, dovremo affrontare le inarrestabili torme di mostruosità rocciose che minacciano di invadere il globo.
La rilevante peculiarità che tenta di caratterizzare il titolo in maniera riconoscibile è il potere di cui sono dotati i nostri alter ego, che consente loro di catturare ed equipaggiare i Nano come fossero una qualsiasi dotazione da battaglia. Questi spigolosi complici sono disponibili in diverse configurazioni ed eseguono gli ordini che impartiremo come meglio possono, attaccando gli ostili in mischia o dalla distanza oppure proteggendoci dagli assalti esterni, in maniera tale da poter essere impiegati come potenza di fuoco aggiuntiva o come diversivo per sottrarre il team da situazioni un po’ troppo concitate. Inoltre, quando non vengono richiamati sul campo per combattere, restano incastonati sul braccio conferendoci non solo un’estetica che farebbe invidia al Soldato d’Inverno ma anche una gamma di abilità attive e passive uniche, grazie alle quali possiamo alterare l’efficacia della configurazione di base prescelta e formare sinergie interessanti con gli altri giocatori, un particolare che varrà senz’altro la pena di approfondire nelle prossime settimane. I personaggi selezionabili non sono avatar generici ma provvisti di personalità distintive che si sposano con i ruoli corrispondenti all’interno di una squadra eterogenea, e di conseguenza con i poteri posseduti. Da segnalare che, almeno per ora, alcuni eroi sono esplicitamente più utili per il PVE e altri per il PVP, con determinate capacità che non possono nemmeno essere impiegate in mancanza di determinati prerequisiti (ad esempio, la presenza di avversari umani), perciò resta da capire se gli sviluppatori vorranno preservare tale ripartizione oppure interverranno per dotare ciascuno degli esploratori di talenti che possano tornare utili sia contro i Nano che quando affrontiamo un team rivale.
Non c’è tempo da perdere
Le abilità degli esploratori ed il controllo del nostro agglomerato antropomorfo di nanomacchine sono comunque le uniche varianti da tenere in considerazione durante le fasi di gioco, che si rivelano altresì piuttosto scarne in termini di meccaniche a causa della loro estrema linearità. In soldoni, non c’è molto da fare a parte sparare a tutto ciò che si muove, capriolare qua e là per scansare gli attacchi e raccogliere un ricco (si spera) bottino: non possiamo ripararci esplicitamente dietro una copertura né attaccare i nemici alle spalle per causare danni aggiuntivi o decessi istantanei. La tensione indotta dal contatore che scatta quando ingaggiamo le battaglie con i boss intermedi non favorisce inoltre un approccio molto tattico, perché lo scopo ultimo resta sempre quello di eliminare la minaccia nel più breve tempo possibile o venire soggiogati dal crescente influsso di energie magnetiche che consumano la nostra salute. Quando giungiamo al cospetto di una formazione turbinante di nanomacchine, l’obiettivo diviene infatti quello di sgomberare a sufficienza la strada da un nugolo di nemici minori che si rigenerano di continuo e prendere di mira le gigantesche colonne che formano l’epicentro dell’attività malevola delle nanomacchine, prestando anche attenzione alle bordate di un avversario più coriaceo del solito che risulterà invincibile finché non indeboliremo le sue difese. In questo frangente, è possibile prolungare in maniera deliberata la battaglia per affrontare creature sempre più forti che, di contro, lasciano cadere oggetti più preziosi, ma se il succitato contatore raggiunge un livello critico inizieremo a subire danni incessanti che potrebbero concludere prematuramente la missione. Insomma, è necessario valutare di volta in volta fin dove conviene spingersi per evitare che una scommessa troppo azzardata finisca per farci perdere tutto ciò che abbiamo guadagnato fino a quel punto.
I nanomostri sconfitti lasciano cadere dei quantitativi variabili di Nerva, una valuta speciale che può essere raccolta anche in “natura” da formazioni spontanee e che va spesa presso apposite stazioni di compravendita per acquistare migliorie utili nella partita in corsa tanto per noi quanto per i nostri alleati biorobotici, adempiendo così alla porzione rogue-like (o meglio, rogue-lite) di Synced. La casualità di tali potenziamenti contribuisce a rendere ogni sessione unica perché, per una volta in cui ci verranno proposti dei bonus sinergici che aumentano vicendevolmente la nostra efficienza, ce ne saranno altre in cui dovremo cercare di ricavare il meglio da power up incongruenti modificando di conseguenza lo stile di gioco. Si tratta di un ottimo espediente per aggiungere un po’ di pepe alle partite, come pure per compensare in parte la scarsa varietà di armi limitate ad un ristretto arsenale che di futuristico ha ben poco, essendo composto in gran parte da pistole e fucili militari che sembrano essere stati prelevati da un qualsiasi episodio moderno di Call of Duty. Se non altro, i miglioramenti disponibili aggiungono anche degli effetti visivi notevoli a corredo delle loro capacità offensive, che arricchiscono la resa delle non molto allettanti sparatorie di default. Se poi siamo particolarmente fortunati, riusciremo a trovare persino dei modificatori di statistiche permanenti che potrebbero fare la differenza tra un match e l’altro… ma il condizionale è d’obbligo perché, almeno di quelli che abbiamo rinvenuto, la validità spaziava dal trascurabile all’inutile. Ma forse è stata solo questione di sfortuna.
Piattaforme: PC
Sviluppatore: NEXT Studios
Publisher: Level Infinite
Data di uscita: TBD
Per concludere, quanto visto finora di Synced sembra possa avere le carte in regola per trovare una nicchia nel sovraffollato panorama odierno di sparatutto live service: è un peccato che il gameplay di fondo sia fin troppo elementare, perché la trovata degli pseudo-robot da combattimento alleati potrebbe presentare risvolti intriganti. Il contorno abbisogna ancora di svariate rifiniture, che presumo verranno raccolte durante lo svolgimento della open beta, e che si spera andranno a migliorare un’ossatura ancora traballante. Se il concetto vi stuzzica e volete fare la vostra parte, precipitatevi pure a scaricare la vostra copia e buttatevi nella mischia, perché potreste scoprire un nuovo mondo da attendere con il fiato sospeso malgrado i suoi attuali limiti.