Ormai saprete benissimo che l’etichetta Prime Matter ha pubblicato diverse produzioni che, nel bene o male, sono arrivate prepotentemente sul mercato. Ad esempio, chi si ricorda di Dolmen? Un dimenticabile souls-like privo di una propria caratterizzazione oppure del recente Gungrave G.O.R.E. Insomma, possiamo affermare con assoluta obiettività che le opere prodotte da tale etichetta non sono state il massimo fino a questo momento, seppur ci sia ovviamente qualche eccezione nel mezzo. Quello di cui vi parleremo oggi è una produzione sviluppata da Mad Head Games: stiamo parlando di Scars Above. L’opera videoludica si presenta inizialmente come un avventura ma sin dai primi attimi di gioco si rivelerà essere qualcosa di diverso. Detto ciò, gli sviluppatori ci hanno concesso una preview decisamente corposa, la quale ci ha permesso di tirare le prime somme su questo Scars Above. Sarà valsa la pena buttarsi sul mercato videoludico con questo progetto? Scopriamolo insieme in questo provato.
Primo contatto con forma di vita aliena
La trama del gioco gira intorno ad una nave aliena che è comparsa misteriosamente nell’orbita terrestre, con gli umani che le hanno dato un nome, il Metaedro, proprio perché la forma ricorda vagamente una figura geometrica. Siccome bisogna procedere con la massima cautela e diversi videogiochi e pellicole cinematografiche ci hanno insegnato proprio questo, per ispezionarla è stata mandata una squadra di ricerca denominata Spedizione di Contatto, Analisi e Ricerca, conosciuta con l’acronimo SCAR, la quale ha il compito di sorvegliare questo fenomeno e raccogliere più informazioni possibili per entrare nella storia dell’umanità. Purtroppo, non tutto va secondo i piani, con il Metaedro che ci teletrasporta su un pianeta molto ostile e sconosciuto, dove conta una sola cosa: sopravvivere! Parlando ulteriormente della trama gli utenti vestiranno i panni di Kate Ward, astronauta e scienziata, la quale si troverà da sola in questo ambiente ostile pieno di minacce da sventare. Insomma, la trama non è proprio originalissima in termini di scrittura, ma riesce quantomeno a coinvolgere un minimo il giocatore grazie ad una narrazione che, seppur presenta diverse criticità, riesce nel suo compito, ossia quello di intrattenere.
Come già detto, all’inizio del gioco ci ritroveremo sperduti e da soli su questo pianeta ignoto e pericoloso, di cui non sappiamo assolutamente niente. Quando però il giocatore verrà teletrasportato sulla superficie del pianeta sconosciuto ci ritroveremo dinanti ad un “ologramma”, il quale non ci farà capire molto inizialmente, ma solo al più tardi scopriremo più dettagli su quanto stia realmente accadendo. Detto ciò, la Dott.ssa Kate Ward dovrà fare affidamento solo alle proprie forze per poter sperare di sopravvivere agli ostacoli che si troverà dinanzi il suo cammino, ed infatti sviscereremo a breve i pericoli presenti in Scars Above che l’utente sarà costretto ad affrontare se vorrà rimanere in vita ed incolume.
Scars Above: il titolo è un souls-like? Non proprio
Detto ciò, andiamo a scoprire quali sono le meccaniche di gioco attorno a questo Scars Above. Innanzitutto, dato che la nostra missione originale era quella di ottenere più informazioni dal Metaedro, la protagonista potrà raccogliere diverse informazioni una volta teletrasportata nel pianeta ostile, ed infatti, seppur abbiamo già visto queste tipologie di meccaniche in diversi giochi e rappresenta poca originalità su carta, qui possiamo analizzare la flora e la fauna che ci circonda. Interessante soprattutto per coloro che vogliono dare un significato al senso della scoperta e dell’esplorazione! Sicuramente in termini puramente dedicati alla lore, l’opera non delude in questo aspetto e l’ambiente circostante vale davvero la pena di essere esplorato da cima a fondo. Attraverso queste affermazioni appena citate, sicuramente avrete capito che c’è una parte esplorativa, seppur minimale. Certo, l’opera presenta una struttura quasi lineare, ma ci sono delle strade alternative, le quali se esplorate potranno farvi scoprire alcuni oggetti nascosti e tant’altro ancora.
Per fare un esempio, ci sono dei cubi dal coloro violaceo che se presi vi aiuteranno a salire di livello, seppur questa percentuale fatica veramente tanto a progredire. Quando mi sono cimentato nelle mie sessioni di gioco mi sono posto questa domanda: Scars Above è da considerarsi un souls-like? Non pienamente, perché sì, ci sono diverse meccaniche riprese palesemente dalle produzioni targate FromSoftware, come ad esempio i falò, i quali vengono rappresentati in Scars Above attraverso dei pilastri enormi che ci restituiranno la vita persa con tutti gli oggetti precedentemente utilizzati, anche se, a differenza dei falò o punti di grazia, l’utente non potrà aggiungere degli attribuiti poiché questi non esistono in Scars Above. Parlando invece del combat-system, devo ammettere che non mi è sembrato molto strutturato e divertente e si divide in due meccaniche: scontri corpo a corpo e quelli a distanza. Per quanto riguarda i primi, mi sono parsi molto deboli al livello proprio di game design e coinvolgimento, ed infatti, ho notato delle pecche non indifferenti poiché ci sarà solo un pulsante per effettuare gli attacchi, rivelandosi uno dei punti più deboli della produzione. Mentre, per quanto riguarda le fasi di shooting, seppur siano nettamente migliori degli scontri all’arma bianca, anche in questo caso mi sono ritrovato davanti ad un gunplay decisamente poco curato ed entusiasmante, sebbene siano presenti delle aggiunte interessanti: ad esempio, se ci troveremo faccia a faccia contro un nemico e grazie alla bocca da fuoco potremo fare una sorta di combo per infliggere maggiori danni combinando i vari elementi. Consideratelo come un sistema molto simile a Dragon Age Inquisition, Warframe o addirittura al bistrattato Anthem. Quindi, alla domanda che mi sono posto prima, ossia se Scars Above non sia minimamente un souls-like, possiamo comunque parlare di una certa somiglianza con diverse meccaniche presenti nei souls. Scars Above presenta un altro fattore da citare assolutamente: l’albero delle abilità. Quest’ultimo sarà diviso in due categorie, le quali richiederanno un certo quantitativo di punti per essere sbloccati, e qui la progressione sebbene non mi abbia particolarmente colpito, funziona comunque bene e regala al giocatore una sensazione di crescita effettiva del proprio personaggio.
Qualche limitazione tecnica
Una cosa che ho notato sin da subito in Scars Above, soprattutto perché credo che il budget del gioco non sia stato molto alto è sul fronte delle animazioni. Queste ultime si presentano veramente poco credibili ed infatti non mi sono sembrate degne per un gioco che giungerà sul mercato a febbraio 2023. Azioni come effettuare una capriola o scavalcare un ostacolo sono veramente molto piatte e poco entusiasmanti da vedere, poiché come si dice in alcuni casi, “l’occhio deve avere la sua parte”. Una cosa anche a livello tecnico da sottolineare è che le boss fight soffrono di diverse problematiche sia dal punto di vista tecnico che da quello del design, ma questo problema potrebbe essere risolto quando arriverà la build finale del gioco che ci permetterà di decretare un giudizio più obiettivo in tal senso. Parlando della grafica, e non mi riferisco al frame rate, non scherzo affatto quando dico che sembra di star giocando ad un gioco vecchio di qualche generazione, e per un gioco pronto per debuttare sugli store di console attuali e PC non è decisamente un buon punto di partenza. Per fortuna che si tratta “solo” di una build preview!
Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox Series X/S
Publisher: Prime Matter
Sviluppatore: Mad Head Games
Data d’uscita: 28 febbraio 2023
Il nostro primo impatto con Scars Above non è stato tra i migliori, ma neanche negativo. Seppur l’opera abbia alcune pensate veramente interessanti, dall’altre parte ci siamo ritrovati davanti a delle limitazioni specialmente sul fronte del game design, che non colpisce particolarmente. Le Boss Fight mi sono sembrate non all’altezza dell’offerta proposta, ma anche alcune meccaniche di gioco, specialmente i combattimenti all’arma bianca, si sono presentani in maniera molto grezza e poco entusiasmante. Insomma, al momento Scars Above non sembra avere una propria identità e presenta diverse problematiche: quasi le stesse che ho riscontrato quando testati il recente Dolmen. Infine, segnalo ai lettori che è attualmente disponibile una demo del gioco. Provare per credere!