Uno dei pionieri dell’industria, John Carmack, lascia Meta dichiarando che la sua partenza rappresenta “la fine del suo decennio nella VR“.
Carmack, che finora aveva ricoperto il ruolo di consulente CTO per i progetti VR di Meta, ha avuto parole critiche per i progetti nella sua dichiarazione di uscita, che lo stesso Carmack ha pubblicato sui suoi profili social dopo che ieri sera era trapelata alla stampa.
“Abbiamo una quantità ridicola di persone e risorse, ma ci autosabotiamo costantemente e sprechiamo gli sforzi. Non c’è modo di indorare la pillola: credo che la nostra organizzazione stia operando con un’efficacia pari alla metà di quella che mi renderebbe felice”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.
“È stata una lotta per me. Ho voce in capitolo ai livelli più alti, quindi mi sembra che dovrei essere in grado di smuovere le cose, ma evidentemente non sono abbastanza persuasivo”, ha continuato Carmack.
“Una buona parte delle cose di cui mi lamento alla fine si risolvono a mio favore dopo uno o due anni e l’accumularsi delle prove, ma non sono mai stato in grado di eliminare le cose stupide prima che causino danni, o di stabilire una direzione e far sì che un team la segua davvero. Credo che la mia influenza ai margini sia stata positiva, ma non sono mai stato un primo attore”.
Meta, che in origine era Oculus prima della sua acquisizione nel 2014, è stata fondata da parte di Palmer Luckey nel 2012. Carmack si è unito al progetto nel 2013.
Carmack, noto per aver sviluppato titoli come Doom e Quake, continuerà a lavorare alla sua recente startup di intelligenza artificiale Keen Technologies.
“Basta lamentarsi. Mi sono stancato di combattere e ho una mia startup da gestire, ma la battaglia si può ancora vincere“, ha concluso Carmack.