God of War Ragnarok è stato giocato da una persona non vedente

God of War Ragnarok

Come riportato da Sky News, un giocatore non vedente, conosciuto con il nome di SightlessKombat, sta giocando a God of War Ragnarok e, grazie alle ampie funzioni di accessibilità del titolo, può farlo per lo più senza assistenza. SightlessKombat, chiamato anche Ben, non è solo parzialmente disabile. Afferma di non aver “mai avuto la vista” e quindi, per molto tempo, non sapeva nemmeno come funzionassero i giochi.

Ha iniziato a cimentarsi con giochi che dipendevano dall’audio e che non richiedevano un input elevato, per poi passare a esperienze più tradizionali su console, in cui aveva bisogno dell’assistenza di altre persone vedenti se voleva fare qualche progresso decente. “Era completamente basato sull’audio e su congetture istruite”, ha spiegato Ben, “una strategia che persiste ancora oggi nei titoli che non hanno un’accessibilità sufficiente”.

God of War Ragnarok offre molte regolazioni visive che possono essere effettuate per migliorare l’esperienza di una persona parzialmente cieca. È possibile aggiungere un rivestimento colorato a quasi tutti i personaggi o gli oggetti, come nemici, boss, pericoli, sfondi e altro ancora. Ma Ben, essendo completamente cieco, non trae alcun beneficio da queste funzioni. Si affida invece all’accessibilità di input del gioco.

La rimappatura del controller è un’opzione semplice ma utile che Ben trova utile. Inoltre, ci sono impostazioni di accessibilità motoria che automatizzano molte attività di gioco o rendono l’inserimento dei pulsanti molto semplice, il che significa che Ben non deve essere particolarmente preciso nelle sue azioni. C’è anche una funzione di assistenza alla navigazione che può dire a Ben dove deve girare in determinati momenti.

L’insieme di questi fattori gli permette di giocare “ampi tratti del gioco senza bisogno di input secondari”, cosa che Ben descrive come un’esperienza “brillantemente libera”. L’unica situazione in cui ha bisogno di aiuto è quella dei rompicapo, per i quali purtroppo esistono poche soluzioni, se non nessuna, per i non vedenti.

Appassionato di videogiochi all'eta di 4 anni. Mattia entra nel fantastico mondo del gaming durante l'anno 2001 quando per la prima volta provò il suo primo gioco di strategia Empire Earth, da quel momento in poi non abbandonò più i videogiochi. Sempre in cerca di generi come Fps, Tps, RPG e platform, ma non si fa scrupoli per provare ogni tipo di videogioco.