Persona 4 Golden Recensione: Vedi Inaba e poi muori

Finalmente, dopo la fortunata sortita su PC nel 2020, Persona 4 Golden arriva anche nella sua versione rinnovata anche sulle console attuali, per Xbox, PlayStation e Nintendo Switch. A differenza di Persona 3 Portable, dato il recente porting per PC, non era più un titolo difficile da recuperare, ma la comodità del poterci giocare in salotto (e sulla metro, nel caso della versione Switch) non ha paragoni. C’è da dire che Atlus ha avuto la gentilezza di prevedere una patch gratuita per chi ha acquistato la release pc due anni fa che regala l’upgrade alla nuova versione, con tutte le sue migliorie… un’occasione in più per rigiocare questa pietra miliare del genere.

Persona 4 Golden: la versione “definitiva” di un grande classico moderno

È il 2011 e un adolescente si trasferisce in casa dello zio in un paesino della provincia rurale del Giappone, Inaba. Qui incontrerà tante nuove persone con cui legherà particolarmente, a partire dalla cuginetta fino al bizzarro pantheon dei suoi nuovi compagni di scuola; tuttavia, la monotona vita di provincia verrà sconvolta da una serie di omicidi seriali cruenti e misteriosi, su cui il ragazzo finirà per investigare, coinvolgendo i suoi amici. Il tutto si tinge di sovrannaturale quando una leggenda metropolitana riguardante gli schermi televisivi assume bizzarri contorni di realtà e i nostri sono chiamati a lottare tra la vita e la morte utilizzando le proprie Personae, manifestazioni fisiche di lati del proprio inconscio in grado di veri e propri prodigi. Tra intricati misteri e amicizie indimenticabili, l’anno scolastico scorrerà molto in fretta!

Un capolavoro da riscoprire

Originariamente pensato e realizzato per PlayStation 2, Persona 4 ha del miracoloso, se si pensa che ha avuto tempi di sviluppo relativamente brevi all’epoca, andando a posizionarsi da subito dopo il lancio nei cuori di tutti gli appassionati di JRPG, che lo hanno inserito senza remore nel gotha del genere per l’ottima combinazione di mistero, giocabilità accattivante e appassionanti vicende personali dei protagonisti, a cui vi affezionerete subito.
Inutile dire che gli elementi che rendono indimenticabile un JRPG agli occhi del suo pubblico d’elezione ci sono tutti, a partire proprio dagli elementi narrativi fusi alla perfezione, e di successo così grande da aver dato vita non a una, quanto a ben due serie animate, una volta a narrare le vicende di Persona 4 e l’altra invece che fa esplodere la trama della versione Golden. Il successo è stato tale da spingere in seguito Atlus a inserirne i protagonisti in altri titoli spin-off più o meno canonici, nonché il sequel ufficiale di Persona 3 e 4: il dittico di picchiaduro vs Arena e Arena Ultimax, che sono riferiti nel titolo a Persona 4 ma contengono, al loro interno, anche personaggi del terzo episodio, continuando a narrarne le avventure.

Lo stile di gameplay è quello tipico della serie, diviso tra esplorazione, combattimenti a turni di stampo tattico-strategico e vita privata da condurre all’insegna della crescita personale e dei rapporti con gli altri. Gli elementi classici del combattimento a turni (basato sulle debolezze elementari e l’utilizzo ragionato delle evocazioni dei Personae) qui prendono il volo ed esplorano nuove vette, regalando un’esperienza di gioco sempre interessante e soddisfacente, con vari livelli di difficoltà a seconda dell’impegno che si vuole investire: la soddisfazione, ad ogni modo, è garantita.
Allo stesso modo, il sistema di “social link” che permette l’evoluzione dei rapporti amicali del protagonista assume i contorni di quello che vedremo poi in Persona 5, e possiamo assicurarvi che terrete davvero a coltivare le amicizie con i vostri personaggi preferiti!
La versione Golden del gioco segue la tradizione Atlus della serie, proponendo alcuni miglioramenti, piccole aggiunte ma anche grandi sorprese nel pezzo di storia aggiunta rispetto all’originale.
Il comparto tecnico, ovviamente, è datato, ma è al contempo delizioso, e la nuova versione ha un dettaglio grafico strepitoso in grado di esaltare il potente lato artistico dell’opera, che vanta cutscene anime tra le più belle del genere.

Piattaforme: Nintendo Switch, PC (Windows, Steam, Game Pass), PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S

Sviluppatore: Atlus

Publisher: SEGA

Se avete amato Persona 5, dovete assolutamente giocare anche Persona 4 Golden, ora più bello che mai.
Se già la versione PSVita era imperdibile e la prima riedizione di due anni fa era impagabile, ora sono stati apportati ulteriori miglioramenti – tra cui il salvataggio veloce – e il gioco è stato completamente tradotto nei suoi testi in un ottimo adattamento italiano, cosa che porta a zero le scuse adducibili per non recuperare il titolo Atlus.

VOTO 9

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.