Steam Deck è disponibile da parecchio tempo al momento in cui vi scrivo questa recensione. Il 25 febbraio 2022 è la data chiave da ricordare per gli amanti di una periferica unica nel suo genere; addirittura, trend setter nel dar vita a una serie tutt’ora in crescita di altre console portatili / PC compatti dall’alto valore ludico, inferiori o del tutto carenti sul frangente “produttività”. Pensati per i giocatori, da chi di videogiochi e innovazione, specie sul lato servizi (ma non solo) se ne intende parecchio: Valve. Lo scopo di questa recensione di Steam Deck, quindi, sarà duplice: da un lato intendo informarvi su cosa sia, come sia composto, con quali tecnicismi andate a trattare o non trattare nel momento in cui decidete di fare il grande passo per il piccolo PC Valve. Dall’altro, forte dell’esperienza accumulata in mesi di possesso e uso del dispositivo, mi piacerebbe che trovaste interessante scoprire se sono rimasto soddisfatto, e perché. Spoiler: lo sono, e molto.
Steam Deck: caratteristiche tecniche e dimensioni
Direi che per iniziare al meglio la recensione di Steam Deck è necessario mettere in tavola qualche termine più tecnico: fare nomi e cognomi di tutte le componenti hardware presenti sul dispositivo insomma, per poter poi discorrere con cognizione di come sono sfruttabili al meglio. Nonché, della “futuribilità” dell’apparecchio, cioè della sua vita stimata come console per videogiochi “al passo con i tempi”.
Processore e grafica
- APU AMD
- CPU: Zen 2 4c/8t, 2,4-3,5GHz (fino a 448 GFlops FP32)
- GPU: 8 RDNA 2 CU, 1,0-1,6 GHz (fino a 1,6 TFlops FP32)
- Potenza dell’APU: 4-15 W
Il cuore di Steam Deck, non è una sorpresa, è basato su hardware AMD. La casa di produzione rivale di Intel e NVidia ha dimostrato le sue capacità sul campo con sempre più veemenza negli ultimi anni, proponendosi come leader assoluto nel settore della portatilità e delle console in generale. Il rapporto qualità prezzo delle sue componenti, infatti, è invidiabile almeno tanto quanto la capacità degli ingegneri AMD di progettare e mettere in pratica pezzi dalle dimensioni alquanto contenute: perfette per un “PC da salotto”, una console fissa che vuole evitare gigantomachie o, in questo caso, una console portatile… importante.
Memorie
- 16 GB di RAM LPDDR5 (quattro canali da 23 bit, 5500 MT/s)
- Memoria
- eMMC da 64 GB (PCIe Gen 2 x1)
- SSD NVMe da 256 GB (PCIe Gen 3 x4 o PCIe Gen 3 x2*)
- SSD NVMe ad alta velocità da 512 GB (PCIe Gen 3 x4 o PCIe Gen 3 x2*)
Tutti i modelli utilizzano moduli m.2 2230 (che non sono teoricamente sostituibili dagli utenti n.d.r.).Tutti i modelli includono uno slot per schede microSD ad alta velocità
*Alcuni modelli da 256 GB e 512 GB includono una SSD PCIe Gen 3 x2. I testcondotti non hanno rilevato alcuna differenza tra i modelli x2 e x4 in termini di prestazioni nei giochi (al massimo si velocizzano alcuni caricamenti)
C’è poco da aggiungere: quanto a RAM Steam Deck ne ha più che a sufficienza per parecchio tempo, con molti titoli che ancora oggi richiedono tra i requisiti consigliati appena 8 o 12 GB. Più interessante sarebbe discutere delle memorie storage, quelle che conterranno programmi e giochi. Nella mia esperienza con Steam Deck non ho mai rimpianto la scelta di optare per la versione da 64GB. Lo slot MicroSD è infatti più che performante se accoppiato con una schedina di ultima generazione. L’acquisto della quale consente di avere sempre con noi, a mò di cartucce, varie microSD ciascuna con preinstallati i titoli preferiti. Il costo aggiuntivo di SteamDeck da 256 e 512 GB è ammortizzato, più che dalle SSD più capienti, dallo schermo antiriflesso. Se non avete voglia di litigare con memorie esterne e simili, però, non per forza sono brutte opzioni. Sono solo un po’ più costose di quanto dovrebbero essere. Vi ricordo che sostituire l’SSD nativo di Steam Deck è un’operazione che invalida la garanzia e il cui successo, nel caso non fosse esperti, non è garantito. Il surriscaldamento è sempre dietro l’angolo, e lo Steam Deck alla griglia potrebbe non essere il vostro piatto preferito.
Controlli e input
- Pulsanti A B X Y
- Pad direzionale
- Grilletti analogici S e D
- Pulsanti dorsali S e D
- Pulsanti Visualizza e Menu
- 4 pulsanti dell’impugnatura assegnabili
- 2 levette analogiche di dimensioni standard con tocco capacitivo
- Tecnologia aptica
- Tecnologia aptica HD
- 2 trackpad quadrati da 30 mm con feedback aptico
- Latenza migliore del 55% rispetto allo Steam Controller
- Sensibilità alla pressione per configurare la forza applicata al clic
- Giroscopio IMU a 6 assi
I trackpad sono dispositivi di imput interessantissimi lato controlli. Prima di provarli non avevo idea potessero essere così funzionali, sia in che extra game. Il feedback aptico dedicato, poi, è super soddisfacente. Bene tutti gli altri pulsanti, eccezion fatta per gli analogici: per alcuni potrebbero essere un po’ piccini, e sono diventati noti numerosi casi di drift in tutto il mondo, la cui risoluzione non è ancora semplicissima.
Display
- Risoluzione 1280 x 800px (rapporto d’aspetto 16:10)
- LCD IPS otticamente accoppiato per una migliore leggibilità
- 7 pollici in diagonale
- Luminosità 400 nits (tipico)
- Frequenza di aggiornamento 60 Hz
- Touch screen capacitivo
- Sensore di luce ambientale
Come anticipato, le versioni “superiori” di Steam Deck sono dotate di un display con la medesima risoluzione, frequenza di aggiornamento e touch screen dell’opzione da 64 GB. La differenza sta in un trattamento anti riflesso che rende più semplice la fruizione all’esterno, ma di troppo poco per giustificare l’acquisto solo per questa ragione. Senza contare che esistono già in commercio numerose pellicole protettive che assolvono la stessa funzione per una frazione del costo.
Connettività
- Bluetooth
- Bluetooth 5.0 (supporto per controller, accessori e audio)
- Wi-Fi
- Radio Wi-Fi dual-band, 2,4 GHz e 5G Hz, 2 x 2 MIMO, IEEE 802.11a/b/g/n/ac
- Audio
Audio
- Stereo con DSP incorporato per un’esperienza d’ascolto immersiva
- Doppi microfoni
- Jack cuffia/microfono
- Jack cuffia/auricolari stereo da 3,5 mm
- Audio multicanale tramite DisplayPort su USB-C, USB-C standard o Bluetooth 5.0
Alimentazione e batteria
- Alimentatore PD3.0 USB di tipo C da 45 W
- Batteria da 40 Whr. 2-8 ore di gioco
Quanto alla durata indicata poco più su, è quella stimata da Valve, che posso confermare solo qualora decidiate di giocare con una serie di attenzioni importanti al dispendio energetico, o se non avete in mente di testare giochi molto esosi di risorse. Altrimenti, “in medias res stat virtus”, la virtù sta nel mezzo: 4 ore è più o meno quanto mi è sempre durata la batteria dello Steam Deck con gioco sia continuativo che a singhiozzo.
Connettività esterna
- microSD UHS-I, supporta SD, SDXC e SDHC
- USB-C compatibile con controller e display
- Supporto modalità Alt USB-C con DisplayPort 1.4; fino a 8K a 60 Hz o 4K a 120 Hz, USB 3.2 Gen 2
Come anticipato poco più su, usando le microSD di ultima generazione con la maggior velocità di trasferimento dati, la differenza nei tempi di caricamento con un dispositivo dotato di SSD è minima. Pensateci bene prima di scegliere quale Steam Deck acquistare, se lo fate solo per la memoria interna.
Dimensioni e peso
- 298 mm x 117 mm x 49 mm
- Circa 669 grammi
Dimensioni importanti, peso importantissimo. Se non altro l’ergonomia è studiata abbastanza bene, e se non avete le mani piccole non avrete difficoltà a gestire questa console portatile così massiccia. Consigliamo comunque l’acquisto di una custodia con bombature posteriori per far riposare i palmi, se doveste essere giocatori che non si prendono mai pause. Tenete conto che a seconda della custodia scelta, il Deck potrebbe poi non entrare più nello shell dato in dotazione con la console.
Software
- Sistema operativo SteamOS 3.0 (basato su Arch)
Il Software, senza troppi tecnicismi, è una versione modificata di Linux. Se volete giocare sempre “vanilla”, cioè solo con titoli scaricati da Steam, senza usufruire della modalità desktop e senza mai sfruttare il Deck come un mini-PC, non avrete mai un singolo problema (se non di compatibilità). Il bello, però, viene quando si ha voglia e competenze di esagerare, di toccare, di cambiare quel che non ci piace e integrare numerose funzioni (in modo del tutto legale, ci tengo a dirlo) manchevoli nel software di base. Come la compatibilità con store terzi quali Epic Games, o la possibilità di giocare in cloud con PS5 o Xbox. In ultimo, l’opzione di rendere Steam Deck una macchina per l’emulazione fenomenale. Fermo restando che è possibile emulare solo determinati giochi i cui sfruttamenti di diritti sono cessati: noi di Gamesvillage non supportiamo, non avalliamo e non comprendiamo in nessuna sua forma la pirateria.
Cosa “ci gira”?
Dopo avervi (spero di no) fatto venire il mal di testa con sigle, dati e nomi, è il momento per la recensione di Steam Deck di cominciare a parlare di usabilità. Nello specifico, in questo paragrafo, mi piacerebbe raccontarvi di come “girano”, gergo tecnicissimo per “funzionano”, alcuni titoli confrontandoli in azione su Steam Deck e sapendo come funzionano su altri dispositivi più performanti, ma fissi e ben più ingombranti. Prima, però, va fatto un bel disclaimer al riguardo: Valve si è impegnata, dalla release di Steam Deck a oggi, nel redigere lei stessa vari elenchi nativi dentro Steam e Steam OS che indicano con precisione quali videogiochi siano:
>Verificati per Steam Deck/ i giochi indicati come verificati non solo funzionano benissimo, ma non hanno nemmeno alcun problema di compatibilità nei controlli, che possiamo gestire interamente con Steam Deck senza alcun Dock o periferica aggiuntiva. La maggior parte degli ultimi titoli in uscita nel 2022 erano verificati, e persino un gioco esoso di risorse (parrebbe) come Hogwarts Legacy è stato di recente confermato dagli sviluppatori come “verificato” sul Deck. Quando il titolo è verificato, andate sul sicuro.
>Giocabili su Steam Deck/ Il pallino arancione non dovrebbe spaventarvi: nella maggioranza si tratta di videogame che su Steam Deck potrebbero avere da lievi a moderate disfunzioni (non game-breaking) che ne potrebbero, per alcuni, inficiare la fruizione. A volte è semplicemente un problema di Imput: titoli pensati, come molti gestionali, per mouse e tastiera non andranno d’accordissimo con il Deck. Controllate caso per caso, potrebbe essere un falso allarme (e di solito è così).
>Non Giocabili su Steam Deck/ Stavolta niente falsi allarmi: se un gioco è indicato di base come non giocabile, significa che non è possibile farlo funzionare su Steam Deck. Sono pochi i videogame con questo infausto tag grigio, e i principali problemi sono indicabili con la mancata compatibilità tra gioco e Linux (il sistema operativo del Deck) o, meno comunemente, con un contrasto tra linux e i più usati sistemi anti cheat. Così è per giochi come Halo Infinite o Apex Legends, persino Destiny 2 non ne è immune. Valve ha già comunicato di essere al lavoro per trovare una soluzione. Nel frattempo, però, ci sono altri modi per sfruttare il Deck e giocare ai summenzionati senza problemi: per esempio installando Windows sulla vostra periferica. La procedura è legale, anzi: Valve ha fornito gratuitamente presso indirizzi web dedicati tutti i driver per far sì che non incorriate in bug o errori di sistema.
Ora che sapete le differenze basilari tra i vari tipi di giochi reperibili su Steam, facciamo qualche nome concreto.
N.B. Per ogni gioco troverete una breve descrizione delle performance in FPS, a che dettagli li potete raggiungere e il dispendio di batteria. Non potendo analizzare tutto il parco titoli di Steam, ho scelto alcuni videogiochi rappresentativi il cui “peso” è ben noto alla maggiorparte dei videogiocatori. L’intento di questa sezione dell’articolo è far comprendere “per confronto” se un qualsiasi videogame dal peso simile a quelli in elenco può o meno funzionare su Deck. Ad esempio: dato che come vedrete Dark Souls 3 funziona egregiamente su Deck, va da sè che anche Dark Souls 2 sarà un’esperienza ottimale. Le uniche eccezioni potrebbero derivare da problemi noti, per i quali i titoli saranno già di base elencati come “non giocabili”.
Dark Souls 3
Dark Souls 3 gira di default a dettagli grafici “Alti”, ma a soli 30fps. Se rinunciate all’estetica e vi accontentate di dettagli “Bassi” gli FPS diventano 60. Sull schermo di dimensioni ridotte di Steam Deck non dovrebbe essere una tragedia, anzi. Consumo batteria nella media: non più di 3-4 ore continuative.
Elden Ring
Purtroppo, Elden Ring non sono proprio riuscito a farlo girare a 60 fps. Funziona tutto magnificamente a dettagli Alti, per carità; ma se desiderate vedere la fluidità massima consentita dalla macchina, vi dovrete fermare a circa 40 fps a dettagli medio-bassi. Di nuovo: non è di certo una tragedia, state pur sempre giocando a Elden Ring mentre aspettate il bus; ma capisco che per alcuni possa essere quantomeno fastidioso. Consumo batteria nella media: 3-4 ore continuative.
Monster Hunter Rise
60 FPS garantiti, dettagli da medio a alti. Ottimo consumo batteria se diminuite i dettagli grafici, arriva fino a 5 ore anche con Wi-Fi acceso. Monster Hunter Rise su Deck gira meglio che su Switch, e questo è un fatto.
Sea of Thieves
Senza modifiche, il gioco parte a grafica “leggendaria”, ma a 30 fps. Diminuire anche di poco garantisce i 60 fps, più o meno granitici a seconda di quanto abbassate i valori. Molto bene anche il consumo energetico: Steam Deck garantisce fino a 5 ore di gioco.
Valheim
Da grafica media a bassa, i 60 fps sono solida realtà. Meno solidi i testi, molto piccoli e poco leggibili a volte. Questo è un problema ricorrente su Steam Deck, anche in altri giochi come Marvel’s Midnight Suns, per citare un esempio recente, o in qualunque titolo non consenta il ridimensionamento dei testi. Probabilmente a causa di qualche compatibilità imperfetta, Valheim non è eccezionale come durata della batteria: rientriamo nelle solite 3-4 ore continuative.
Tales of Arise
L’esperienza è eccezionale: 60 fps con grafica di default ad alto, senza contare che in portabilità l’esperienza guadagna moltissimo. Nulla da dire, se non “provatelo e ditemi”.
Hollow Knight
Di Fps non c’è nemmeno bisogno di parlarne, e la batteria vi porterà fino a quasi le 8 ore dichiarate da Valve. Hollow Knight è l’esempio perfetto per rappresentare la categoria degli Indie che su Steam Deck trovano nuova linfa vitale come e più che su Nintendo Switch. Il Deck è la Indie Machine perfetta.
Potrei andare avanti ancora per molto, ma difficilmente si trovano giochi con i quali non è possibile in alcun modo raggiungere il cap dei 60 fps. Ricordate di settare i dettagli grafici e spegnere ciò che di default potrebbe non essere stato de-selezionato, così da garantirvi la migliore delle giocate possibili. Per chiudere questo paragrafo, infine, vorrei lanciarmi in una previsione personale di cui tenere conto “con le pinze”. Ciò che sto per dirvi si basa sulle mie conoscenze in ambito hardware, sulla mia esperienza quasi decennale come giornalista videoludico e sul trend ATTUALE dei miglioramenti in termini di tecnica e grafica/peso dei giochi su PC.
A mio avviso, la vita media di Steam Deck come macchina attuale che garantirà prestazioni più che buone (dai 40 fps in su) con titoli di nuova uscita, sarà di circa 3 anni a partire dal 2022. Ottimisticamente parlando, in questi 3 anni Valve ottimizzerà Proton, il programma che consente ai giochi di girare nativamente su Linux, con abbastanza costanza da impedire errori di compatibilità di sorta. Gli sviluppatori, poi, se il Deck dovesse confermarsi come una delle console di riferimento del mercato (e sta già diventandolo lentamente) porranno maggior cura nell’impostazione di settaggi medio-bassi, atti a garantire un rapporto qualità/giocabilità soddisfacente. Dove non arriva Steam OS, poi, potrebbe arrivare Windows, perfettamente installabile sul Deck senza nemmeno impazzire troppo. Per ora non ci si può proprio lamentare del parco titoli a disposizione, anche non volendo uscire da Steam OS.
Mesi di Steam Deck prima della recensione: 3 consiglii utili
Ultimo, ma non ultimo, mi piacerebbe condividere con voi in questa recensione di Steam Deck tre consigli utili, da uno che ha avuto la possibilità di giocare (in tutti i sensi) con Steam Deck da circa 6 mesi, a chi può essere interessato ma ha timore di incorrere in problemi “tipici”. Idem come sopra: prendete questi consigli come dati esperienziali, non come verità assoluta.
1) Installate Windows… su un SSD esterno/ Installare Windows su un SSD esterno e non nella memoria di base di Steam Deck o su una scheda SD vi consentirà di avere prestazioni migliori (rispetto all’SD) e di non dover partizionare la memoria interna dello Steam Deck. Prediligete i migliori SSD portatili però: non badate a spese. E seguite le guide ufficiali per scaricare tutti i Driver necessari per far funzionare Windows al meglio. Il dual Boot non è mai stato così facile, se deciderete di spendere qualcosa in più per avere Windows a portata di Deck!
2) Comprate il Dock ufficiale (e magari anche uno schermo portatile)/ Là fuori è pieno di dock non ufficiali perfettamente funzionanti, questo è chiaro. Ma nella mia esperienza, il dock di Valve è l’unico che mi abbia soddisfatto in termini di solidità dell’esperienza, qualità delle prese e dei materiali utilizzati e un rapporto qualità prezzo tutto sommato accettabile. 100 Euro per rendere il vostro Deck un PC portatile mini non sono male. Se vi avanza qualche spicciolo, potreste pensare di procurarvi uno schermo portatile da 14 pollici o giù di lì per esaltare l’esperienza portatile in viaggi lunghi ma “stanziali” (quindi non in treno, ma magari in hotel o simili).
3) Non abbiate paura di giocare con Linux/ Linux non morde: è solo un sistema operativo più “da esperti” di Windows. Cercate tutorial, sporcatevi le mani e vedrete che in men che non si dica masticherete Proton come fosse una gomma. Non ha un buon sapore, ma basta che funzioni, no?
Questione di target
Al momento della redazione di questa recensione di Steam Deck, è possibile acquistare la macchina di Valve in tre diverse versioni:
419.00€
- 64 GB eMMC
- Custodia
549.00€
- 256 GB SSD NVMe
- Custodia
- Bundle del profilo esclusivo della Comunità di Steam
679.00€
- 512 GB SSD NVMe
- Vetro acidato antiriflesso di qualità superiore
- Custodia esclusiva
- Bundle del profilo esclusivo della Comunità di Steam
- Tema esclusivo per la tastiera virtuale
Da quanto ho scritto fino a questo momento in questa recensione di Steam Deck, credo abbiate compreso per quale versione io voglia indirizzarvi: quella da 64 GB. Nonostante non sia consigliato farlo, la memoria eMMC è comunque sostituibile con SSD al pari di quelli delle versioni più costose; oltretutto, a livello di hardware e capacità di far funzionare i giochi le tre versioni sono del tutto identiche. Lo schermo anti riflesso non vi deve attirare più di tanto: ci sono soluzioni più economiche per ottenere lo stesso risultato, e anche non volendo intervenire la visibilità all’esterno è comunque buona. Perchè acquistare le versioni più costose? Se lo chiedete a me, solo se doveste aver voglia di avere una console da non toccare mai internamente né esternamente, da usare solo con Steam OS e in modalità Big Screen (quindi proprio come se fosse una console, non come un PC dotato di puntatore mouse ecc.). Solo in questo caso potreste preferire la semplicità di approccio plug and play garantita da un ottimo SSD NVMe integrato, e di tutti gli altri eventuali bonus.
https://www.youtube.com/watch?v=AvokyBOYe8Y
Volendo acquistare oggi Steam Deck, dopo aver letto questa recensione magari, parrebbe che le problematiche di approvvigionamento che hanno caratterizzato i primi mesi di vita della console siano terminati. I tempi di consegna oscillano tra le 3 settimane e il mese e mezzo massimo, senza bisogno di ricorrere a prenotazioni o altri espedienti. Se il gioco portatile fa per voi, se amereste avere un PC portatile di dimensioni contenute e con schermo integrato, dalla potenza più che accettabile anche per task esterne al gioco, Steam Deck fa per voi. Se siete amanti degli Indie, se volete recuperare il backlog accumulato negli scorsi anni giocando in bagno, in cucina, sul Bus o in treno, idem come sopra: Steam Deck è la vostra console, parola di recensione. Un monito, però: non prendetelo per capriccio. Pensateci attentamente, valutate pro e contro, cercate di ragionare su quali sarebbero gli usi che volete fare della console (vanilla con Steam OS, da “smanettoni” con Windows o Proton, con Dock o senza Dock). Io, per dirne una, ci ho persino streammato su Twitch con Steam Deck, usando la console per far girare il gioco, e un portatile qualunque per gestire i programmi per la messa in onda e la connessione a internet. L’unico limite di Steam Deck, per ora, è dovuto alla sua natura “sperimentale”. O la si accetta, e si calcola di dover scendere a compromessi qualche volte, o si aspetta. Se tutto va come prevedo, Valve non rinuncerà a nuove, diverse versioni del suo PC portatile in futuro. Perciò come minimo, Steam Deck il suo nella “storia” lo ha già fatto. Scusate se è poco.