Il panorama del gaming è stato oggetto di molteplici cambiamenti, avvenuti nel giro di pochi mesi e accelerati da circostanze esterne perlopiù imprevedibili. Fare previsioni risulta dunque più difficile ora che il passato, fra il ritorno alla normalità post-Covid e l’ingresso in un’epoca dominata dall’inflazione, che andrà invariabilmente a influire anche sul mercato videoludico e sui budget di produzione.
L’ipotesi più accreditata per questo 2023 è quella di un consolidamento del mercato. Nel 2022 si è infatti osservata una lieve frenata del comparto, che non coglie, però, del tutto di sorpresa gli operatori del settore.
Dopo una crescita esponenziale durata oltre due anni, il calo del 4,3% registrato rispetto al 2021 appare pienamente riconducibile ad un normale assestamento che il terreno del gaming sta trovando in un contesto dilatatosi a dismisura in reazione alla situazione sanitaria internazionale. Necessariamente, al fatidico ritorno alla normalità di milioni – se non miliardi – di persone, le dimensioni dell’economia di gioco hanno visto un leggero ridimensionamento, che potrebbe però essere fisiologico e non allarmante.
A conferma di ciò, la circostanza che non tutte le divisioni del gaming sono state colpite da questa battuta d’arresto. I casinò online autorizzati a operare in Italia non solo non hanno subìto rallentamenti, ma hanno anzi continuato la parabola ascendente, addirittura migliorando le prestazioni del 2021 per quasi un quarto del valore totale. Basti pensare anche alla crescita in termini di volumi di visite di operatori come Snai e 888Casino, che insieme coinvolgono oltre 10 milioni di visite uniche al mese.
Analogamente, nel gambling il mobile sta conquistando una sempre più ampia fetta di utenti, in controtendenza al calo generale osservato, questa volta del 6,4%.
Capiamo quindi che non è possibile fare un discorso generico su un’economia che sta cambiando definitivamente pelle e la cui dimensione è divenuta così mastodontica da necessitare, per forza di cose, un trattamento personalizzato per ogni singola sfaccettatura.
È quanto ha deciso di fare AdKaora con il podcast The Matchmaker, affrontando le molteplici tematiche legate al settore gaming insieme a diversi esperti, proponendo analisi e numeri dettagliati che riguardano tendenze come il metaverso, le criptovalute e il Web 3.0.
E i numeri che emergono, in un orizzonte temporale di cinque anni e in riferimento a tutto l’universo dell’intrattenimento, sono più che positivi con picchi riferibili ad alcune tecnologie il cui utilizzo è davvero trasversale. È questo il caso della realtà virtuale, che sarà ad esempio protagonista di una crescita globale del 23,8% e del 17% in Italia.
Ci si prova comunque a sbilanciare anche su una previsione complessiva del futuro tasso di espansione del gaming, con esiti positivi: la crescita annua dovrebbe essere pari al 7,3%, passando dai 2,9 miliardi del 2021 a 4,6 miliardi nel 2026.
Tornando alle tendenze che spiccano, tanto a livello generale quanto nello specifico mercato del gaming, non si può non citare NFT e criptovalute, sempre più prossimi a una vera e propria integrazione nel nostro quotidiano.
La tecnologia blockchain sottesa a questi innovativi prodotti promette, infatti, importanti sviluppi in termini di pagamenti sicuri e di tutela della privacy di coloro che eseguono le transazioni. Nonostante nel mondo del gaming questi elementi siano già stati introdotti e vengano comunemente utilizzati da più piattaforme, la loro effettiva integrazione a livelli più ampi sembra più difficoltosa, se non altro per lo scetticismo, talvolta infondato, che le criptovalute continuano a generare.
Per abbattere gli stereotipi e per favorire l’implementazione di queste risorse nel mercato, è stato annunciato un evento sul tema, EspoGame 2023 di Rimini, che verterà su gaming e blockchain. Un’occasione per acquisire informazioni non solo sull’industria del gaming, ma anche sulla blockchain e sul Web 3.0 e sdoganare dubbi e diffidenze verso quelle che si preannunciano come le tecnologie di domani.
In conclusione, in cambiamenti che hanno stravolto l’industria del gaming dell’arco di soli 24 mesi hanno forse condotto a una lieve battuta d’arresto, ma il 2023 si propone davvero come l’anno della ripresa di uno sprint che era stato solo temporaneamente – e solo in alcuni casi – abbandonato.