History of the World Part II è un sequel d’autore che abbiamo aspettato per soli quarantadue anni. Si tratta infatti di una eccezionale serie TV basata sugli sketch comici fulminanti e sulla parodia della storia antica e moderna. History of the World Part I è infatti risalente all’ormai lontano 1981 in cui si partiva dalla preistoria per poi concentrarsi sull’Impero Romano e sulla Rivoluzione Francese con gag divertentissime. Durante i titoli di coda, si dava come imminente l’uscita di un seguito che sarebbe andato a coprire gli altri periodi storici, ma l’attesa è stata spezzata solamente quest’anno. Un ritorno decisamente attesissimo, anche se, in realtà, il fatto che fosse previsto un secondo capitolo in origine era, nel beffardo stile di Mel Brooks, autore di entrambe le produzioni, una balla spaziale, parafrasando un’altra delle sue opere più note. Balle Spaziali, parodia di Guerre Stellari, per i troppo giovani all’ascolto, direbbe Nonno Simpson.

Oggi tutto diventa una serie TV, tutto…
Noto in Italia col titolo di La Pazza Storia del Mondo Parte I, il film degli anni ottanta si presta decisamente a diventare una serie TV, ed ecco che il geniale Mel Brooks, classe 1926, ha deciso di regalarci il sequel tanto atteso. Alla tenera età di novantasette anni l’artista si occupa di diversi ruoli nella serie, lo troviamo infatti come narratore, ruolo che nel film originale del 1981 era stato di Orson Weels, come autore, sceneggiatore e regista di diversi sketch, oltre che come produttore esecutivo con la sua società di sviluppo Brooksfilms Limited. Della produzione e distribuzione si sono occupati anche 20th Television, ovvero gli studi televisivi storici della (defunta) FOX, e Searchlight Television, mentre la distribuzione è stata curata da Hulu, perlomeno negli Stati Uniti, mentre in l’Europa la serie è disponibile sul canale tematico DISNEY+. All’interno della eccezionale produzione si respira un’aria dissacrante, politicamente scorretta ed autoironica come non si vedeva dalle migliori produzioni storiche della FOX dai tempi delle prime indimenticabili stagioni de I Simpson. Sentiremo battute impossibili, anche contro la stessa Hulu, in cui ci si lamenta che oggi tutto diventa una serie TV, davvero tutto.

Quaranta lunghissimi anni di attesa, speranza e desiderio di vedere davvero un sequel, viste anche le dichiarazioni che periodicamente Mel Brooks stesso rilasciava alla stampa sull’idea, un giorno, di realizzare davvero una seconda parte del film, oggi sono realtà. History of the World Part II di Mel Brooks è un’opera che i fan storici ameranno alla follia, capace però anche di parlare agli spettatori più giovani, grazie all’uso di linguaggi attuali e comicità a cavallo tra le vecchie e le nuove generazioni. Sia che siate pensionati dell’ufficio del catasto che fumate la pipa sul terrazzo, o giovani rampanti che passano le giornate su Tik Tok a mettere like a ballerine minorenni cinesi mezze nude, preparatevi, l’umorismo dissacrante e trasversale di Mel Brooks è pronto a farvi sganasciare dal ridere.
“Ma i giovani dicono ancora sganasciare? Lo scopriremo nella prossima puntata…”
(Mel Brooks)

Mel Brooks torna in pista alla tenera età di novantasette anni
La riscoperta da parte delle nuove generazioni delle opere del geniale Mel Brooks continua dunque. Una delle opere più celebri del regista, Frankenstein Junior, recentemente è tornata al cinema in occasione del cinquantesimo anniversario, come abbiamo detto in questa pagina. Mel Brooks, lo ricordiamo, a fine Giugno compirà novantasette anni, ma invece di godersi la pensione come leggenda hollywoodiana, preferisce restare ancora in pista e far ridere il suo pubblico con mirabolanti trovate demenziali. Un vero eroe della comicità. Nonostante in Italia l’artista sia decisamente più noto per i suoi film cult, in realtà non è nuovo alla produzione seriale per la televisione, ricordiamo infatti la divertente serie TV Get Smart, parodia dei serial di spionaggio, datata 1965, da cui sono derivati anche alcuni film cinematografici. History of The World Part II è un prodotto decisamente piacevole, con una comicità che mescola i generi, pur partendo dall’umorismo tipico di Mel Brooks. Brevi puntate di durata variabile, tra i venti ed i trenta minuti, densissime di battute fuori di testa e trovate assurde. Dagli sketch più tradizionali della parodia storica di derivazione ebraica fino alla Principessa Anastasia Romanova che fa le dirette Instagram mentre l’armata rossa (anzi bianca) invade il suo palazzo reale. Non mancano guest star d’eccezione nella serie, come Taika Waititi, Danny De Vito e Jack Black, questi ultimi nei panni di figure iconiche della Rivoluzione Russa. Del resto nel film originale spiccavano le comparsate (si, i cameo negli anni ottanta si chiamavano così, cari giuovini) di Hugh Hefner, leggendario ed iconico fondatore di Playboy, o John Hurt nei panni di Gesù durante l’ultima cena. Il messia torna anche nella Parte II con la storia del tradimento di Gesù, peraltro nero e, pare, in cerca di follower, raccontata dal punto di vista di Giuda, pregna di umorismo ebraico irresistibile, non si smette un attimo di ridere. C’è spazi anche per l’amore per i Musical nella serie TV, con diversi pezzi cantati dai personaggi storici, sulla falsariga del brano cult The Inquisition sentito nel primo film, che trovate su YouTube in questa pagina, all’interno dell’indimenticabile sketch su Torquemada. Si passa poi ad un spassosa Guerra Civile a puntate, il D-Day, Lo sbarco in Normandia, oppure una eccezionale parodia del personaggio di Shirley Chisholm, notissima negli Stati Uniti per essere stata la prima parlamentare nera nel Congresso Statunitense della storia, qui in versione sit-com anni ottanta, che ricorda I Jefferson, con tanto di risate registrate e aspect ratio in 4:3, come ai bei tempi andati.
Cadetto: “La seguirei fino alle porte dell’Inferno signore”.
Sergente: “E’ molto peggio figliuolo, andremo nel West Virginia…”
Cadetto: “Nooooooooooooooo”
(Tormentone de La Guerra Civile a puntate)

History of the World Part II, Mel Brooks non risparmia nessuno
C’è del genio in Danimarca. Non citiamo William Shakespeare a caso, poiché anche il grande drammaturgo verrà parodiato nella serie. Si, Mel Brooks spara davvero a zero su tutti, senza freni, con una comicità folle e bohemian, che passa con leggerezza dalla nascita del Kamasutra a Marco Polo o Rasputin in una puntata di Jack Ass. A volte ci si abbandona alla comicità più becera e politicamente scorretta, ma del resto quando c’è di mezzo Hulu, ovvero il canale che ha lanciato il cartone animato cult Rick & Morty, tutto è possibile. Nani vestiti in tutù che ballano durante evirazioni, messia di colore, personaggi storici insospettabili in preda ad attacchi di scurrilità degni di South Park, e soprattutto lo sketch che aspettavamo dai titoli di coda del primo film, ovvero Hitler on Ice con il dittatore pazzo teutonico che danza sul ghiaccio, anticipato quaranta anni fa come fake trailer nel film. Ricordate la storia del film Machete che Quentin Tarantino ha trasformato in un film reale dopo un trailer fasullo? Ecco, la stessa cosa, ma comica. Una delle cose più divertenti del sequel, infatti, è che non era davvero previsto un sequel, perché il libro omonimo originale di fine XVI secolo The History of The World di Sir Walter Raleigh, che ha ispirato il film di Mel Brooks, non è mai stato completato, causa decapitazione durante la prigionia in una torre, come andava di moda a quei tempi. E se il libro doveva avere cinque volumi, auguriamo decisamente lunga vita alla serie TV, che debutta in questi giorni sul portale streaming italiano DISNEY+, che trovate in questa pagina. Potete vedere gli episodi anche tramite HULU sul web, in lingua originale al seguente LINK. La Pazza Storia del Mondo è tornata, divertentissima, folle, ma storicamente accurata.