Crystal Dynamics è una veterana azienda di videogiochi statunitense, che ha da poco festeggiato il traguardo dei 30 anni di attività. Forte di saghe che spaziano da Gex a Legacy of Kain, per arrivare a Tomb Raider, non stupisce certo che l’etichetta sia in attività da ormai più di tre decadi. Ripercorreremo dunque insieme i passi e le scelte che hanno portato questi sviluppatori nella posizione di prestigio in cui si trovano ora, dalla produzione di giochi di grande successo, a come si sono saputi rialzare anche nei momenti più difficili, puntando sempre a migliorare il loro lavoro.
Crystal Dynamics: la nascita dello studio e i primi titoli
Pochi studi di sviluppo possono vantare un periodo di attività così longevo, che per la Crystal Dynamics è cominciato nell’estate del 1992. La storia dell’azienda parte da tre fondatori già ampliamente affermati nel settore videoludico: Dave Morse, cofondatore di Amiga Corporation, Madeline Canepa e Judy Lang, direttrici esecutive del settore marketing per SEGA.
La produzione videoludica della Crystal Dynamics parte da un accordo stretto con Trip Hawkins, fondatore di Electronics Arts, società che aveva lasciato per fondare The 3DO Company, azienda che avrebbe prodotto la 3DO Interactive Multiplayer, una console oggi sconosciuta ai più, ma che sarebbe stata il trampolino di lancio per la casa di sviluppo.
I primi tre giochi prodotti dalla Crystal Dynamics furono infatti esclusive per la 3DO, titoli meno famosi come Crash N Burn, Total Eclipse e Off-World Interceptor, quest’ultimo uscito nel 1994. Sarà nell’anno successivo però, che l’azienda produrrà uno dei suoi titoli di maggior successo e che ancora oggi la contraddistingue: Gex.
Le punte di diamante della Crystal Dynamics
Gex è uno dei primi giochi che l’azienda produce non più esclusivamente per 3DO, un platform game il cui protagonista, un simpatico geco verde, avrebbe poi anche assunto il ruolo di mascotte della società. Il gameplay del gioco è stato sviluppato in maniera molto scaltra dal team di sviluppo, che ha creato un platform in grado di sfruttare al massimo le caratteristiche peculiari del piccolo protagonista squamato, che aveva la possibilità di muoversi anche arrampicandosi su pareti e superfici, permettendo un’ampia libertà di movimento ai giocatori. Oltre ad un gameplay brillante, il gioco presentava un comparto audio che sfruttava al meglio le capacità del CD-ROM e poteva anche vantare una grafica decisamente accattivante, essendo stato renderizzato in 3D pur essendo un gioco 2D, un lavoro incredibile se si pensa che ad occuparsi delle animazioni del gioco c’era una sola persona.
Quasi cinque anni dopo aver creato Gex, la Crystal Dynamics ha dato vita ad un altro gioco destinato a diventare un classico per Play Station. Legacy of Kain: Soul Reaver viene sviluppato da un team composto da circa venti persone, in seguito ad una sofferta battaglia legale, come sequel di Blood Omen: Legacy of Kain. Il gioco offriva ai giocatori vaste possibilità di interazione, per le quali viene ancora oggi ricordato in maniera nostalgica. Per avanzare all’interno dei vari livelli e sconfiggere i nemici infatti i giocatori avevano la possibilità di spostare vari oggetti presenti nell’ambiente di gioco, fermare il tempo, e persino spostarsi in un piano di gioco completamente differente da quello di partenza, il Regno Spettrale, che il giocatore avrebbe potuto sfruttare per aggirare ostacoli altrimenti insuperabili. Legacy Of Kain: Soul Reaver però non era solo un bel gioco, ma anche un prodigio dal punto di vista della sua realizzazione tecnica, è stato infatti uno dei primi giochi a non necessitare di caricamenti aggiuntivi dopo quello che avveniva all’avvio.
Dopo appena qualche anno, l’azienda riceve un’eredità molto importante da portare avanti. La Core Design infatti, azienda che aveva dato luce ai giochi della saga Tomb Raider, era arrivata ad un punto critico dopo il rilascio di Lara Croft Tomb Raider: The Angel of Darnkness, che non ricevette il successo sperato a causa di numerosi bug presenti al suo interno. La Crystal Dynamics si fece dunque carico di portare avanti la saga, con la volontà di dare al pubblico la migliore versione possibile dell’eroina che aveva scosso così in profondità il mondo videoludico. Venne così pubblicato Tomb Rider: Legend, primo gioco della saga prodotto dallo studio di sviluppo, che avrebbe portato avanti con ottimi risultati le avventure di Lara Croft.
Lo stato dell’azienda ad oggi
Come tutti, la società ha attraversato un duro periodo durante la pandemia, arrivata in concomitanza con lo sviluppo di Marvel’s Avengers, titolo a cui tutti i membri dello sviluppo hanno dedicato anima e corpo, data la possibilità di dar vita ai loro eroi d’infanzia. Purtroppo il lavoro a distanza ha reso difficoltosi sviluppo e testing del gioco, portando il gioco a non ricevere il successo sperato al rilascio. Nonostante la Crystal Dynamics abbia continuato per tre anni ad aggiornare il suo gioco seguendo anche i consigli della community, il lancio iniziale aveva segnato in maniera troppo forte il prodotto, che arriverà a fine vita a settembre 2023.
L’azienda però non si è fatta fermare da un singolo fallimento, e sembra abbia in progetto cinque nuove uscite entro il 2028, che secondo alcune indiscrezione comprenderebbero il reboot di Perfect Dark, una nuovo capitolo della saga Tomb Raider e un reboot di Legacy of Kain.
Crystal Dynamics ha dato prova nel tempo di essere una solida azienda con grandi capacità di sviluppo, ma soprattutto con un’ottima capacità di capire cosa potesse piacere ai propri giocatori, riuscendo nel tempo a mostrare un’incredibile coesione tra passione e professionalità. Sicuramente più forti che mai, temprati dall’esperienza maturata nel corso di 30 anni di carriera, che hanno prodotto una vastissima varietà di prodotti, che hanno sempre mantenuto un alto livello, non possiamo che restare in attesa di avere novità su cosa ci riserverà il futuro di quest’etichetta. Per non perdervi nessuna di queste notizie, vi rimandiamo al nostro sito.