Inutile negarlo: il successo di Steam Deck ha rappresentato un punto di svolta per il settore del gamig portatile. Molti appassionati considerano il device in questione il punto di partenza di un nuovo modo di vivere la sfera videoludica on the go, non sorprende dunque che i grandi produttori di PC stiano drizzando le orecchie al fine di prendere parte alla sfida. È il caso di ASUS, celebre azienda taiwanese che ha appena fornito nuovi dettagli ufficiali su ROG Ally (informazioni che ci sono state condivise in anteprima), il suo primo handheld integralmente dedicato al panorama dei videogiochi.
ROG Ally: l’erede inatteso del monster gaming
Eoni fa regnava l’era del “monster gaming”, l’epoca dei computer dalle dimensioni titaniche e dalle fattezze bizzarramente sci-fi. Oggi le memorie di quell’epoca remota sono vestigia del passato, ASUS vuole dimostrare che le performance possono essere contenute in una piccola scocca. La sfida non è però priva di insidie: l’azienda ha un’esperienza significativa nel costruire apparecchi compatti e capaci di sostenere videogiochi di ogni tipo, tuttavia non è altrettanto navigata per quanto riguarda il resto, non ha mai costruito una console vera e propria.
Nel mostrare il device, l’azienda ha tenuto quindi a rassicurare il pubblico annunciando che questo limite sia stato ampiamente compensato e che, anzi, la macchina sia il top di gamma tra i suoi omologhi – una stoccata chiaramente lanciata in direzione dello Steam Deck. Nel suo design, ROG Ally guarda con attenzione al layout dei tasti abbracciato da Xbox, sistema elementare a cui ha aggiunto sul lato posteriore della macchina dei paddle buttons programmabili con macro personalizzabili. La scocca esibita al pubblico è di plastica bianca – voci di corridoio accennano però anche a una variante nera –, la quale è stata progettata per assumere un design squadrato e spigoloso che sia facilmente identificabile anche da lontano. Un ottimo esercizio di brand identity.
Senza avere in mano l’oggetto ci è impossibile sapere se quelle forme si prestino effettivamente a un uso agevole dello strumento, tuttavia ASUS rimarca che una sottile inclinazione di 2 gradi del corpo principale sia sufficiente ad assecondare la posizione di rilassamento del polso umano e che un’ulteriore curva di 14 gradi finisca con l’accarezzare con leggiadria il palmo delle mani. Per ora accettiamo queste informazioni con fare dogmatico e, piuttosto, lasciamo spazio a un dato tecnico più concreto, ovvero che la console pesi 608 grammi, una mole ben lontana dai 297 grammi di Nintendo Switch Lite, ma che si dimostra comunque competitiva nei confronti dei 669 grammi di Steam Deck, punto di riferimento effettivo a cui guarda ASUS.
Grandi giochi, sul piccolo schermo
ROG Ally entra in contatto con l’utente attraverso uno schermo da 7 pollici, promettendo una definizione di 1080p con contrasto 1000:1 e luminosità 500 nits. A livello di resistenza della macchina abbiamo a che fare con un Gorilla Glass Victus, la soluzione d’eccellenza per qualsiasi dispositivo portatile di fascia medio-alta. Il tutto viene arricchito da un rivestimento DXC che attenua la riflettanza del display, nonché la permanenza delle impronte sullo stesso. In altre parole, la console dovrebbe essere godibilissima all’aperto anche sotto il sole estivo.
Le prestazioni interne sono determinate da un processore AMD Ryzen Z1 Extreme e da una SSD PCI Express 4.0 da 512GB. Il device viene dunque raffreddato da un dissipatore ereditato dal sistema ROG Flow Z13. Le canaline del vapore contengono peraltro al loro interno alcuni composti pensati, sostiene l’azienda, per creare una frizione utile a massimizzare la resa del cooling system a prescindere da come sia inclinato l’handheld, cosa che dovrebbe garantire prestazioni costanti. La conduttura si interfaccia dunque con una coppia di ventole il cui rumore dovrebbe assestarsi sui 20 decibel, una soglia sonora comparabile al fruscio delle foglie scosse dalla brezza di una notte di mezz’estate.
A proposito di suono, non possiamo che professarci scettici nei confronti delle casse integrate: difficilmente un device portatile è in grado di custodire al suo interno degli amplificatori tanto efficienti da poter garantire un suono d’alta qualità. L’azienda non manca però di professare prestazioni che hanno del miracoloso e accenna alla simulazione del surround attraverso due speaker frontali che dovrebbero essere tanto prestanti da poter imporre il proprio suono anche in un contesto animato e rumoroso.
ROG Ally, software e accessori
Le componenti fisiche di ROG Ally sembrano promettenti, tuttavia ASUS scommette che parte del successo del suo nuovo prodotto sarà fortemente dettato dal know-how sviluppato negli anni nell’ottimizzazione software delle prestazioni da gaming. Come prevedibile, l’handheld caricherà infatti al suo interno la Armory Crate in una versione «special edition» che si propone come la soluzione definitiva per integrare in un unico archivio le librerie videoludiche presenti su diversi launcher.
Attraverso Armory Crate SE si dovrebbe essere in grado di avere tutto immediatamente a portata di mano: il programma riconosce i titoli presenti nella memoria del device e crea automaticamente delle scorciatoie che riportano direttamente al gioco desiderato. A questo si aggiunge la possibilità di usare il software per personalizzare profondamente la sensibilità di levette e grilletti, nonché quella del feedback aptico. In piena conformità a quanto ormai è lo standard, il programma è inoltre dotato di un menù sovraschermo: basta la pressione di una hotkey per consultare e alterare celermente opzioni quali l’aggiustamento del refresh rate e la luminosità.
Come già reso noto da precedenti leak, ROG Ally si appoggerà a Windows 11, il quale sarà facilmente accessibile grazie alla presenza di un lettore di impronte da usare in alternativa all’inserimento della tradizionale password. Confermato inoltro il proseguimento della joint venture tra ASUS e Microsoft, col risultato che tutti coloro che acquisteranno la ventura console potranno riscattare tre mesi gratuiti del Gamepass Ultimate Xbox, un servizio che ben valorizza la connettività Wi-fi 6E della macchina.
Ultimo, ma non ultimo, ASUS ha presentato tutta una serie di accessori utili a trasformare ROG Ally in un prodotto più capillare ed esteso. Nello specifico, l’azienda ha parlato del dock ROG Gaming Charger, un caricabatterie rapido che funge anche da ponte tra l’handheld e lo schermo televisivo, la soluzione per eccellenza per tutti coloro che, controller wireless alla mano, vogliono tradurre l’esperienza handheld su di una scala domestica. I più esigenti dovranno invece mettere mano al ROG XG Mobile un case esterno contenente schede grafiche fino a GeForce RTX 4090, attacco al cavo ethernet, lettore di SD e presa hdmi 2.1, setting che trasforma di fatto il ROG Ally in un vero e proprio laptop da gaming. I prezzi di console e accessori non sono ancora stati esplicitati, tuttavia l’azienda assicura che si stia parlando di qualcosa assolutamente «sotto ai 1.000 dollari», il che rivela molto poco.