Citadel Recensione: L’ambizioso progetto del kolossal fantasy-poliziesco di Prime Video

Grazie a un’idea di David Weil e ai vulcanici fratelli Anthony e Joe Russo in veste di produttori esecutivi – li ricordiamo già registi di quattro film del Marvel Cinematic Universe: Captain America: The Winter Soldier (2014), Captain America: Civil War (2016), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019) -, e realizzata con un budget da guinness (la seconda produzione seriale più costosa mai compiuta dopo quella relativa al prequel de Il signore degli anelli) arriva su Prime Video l’attesissima serie Citadel che vede protagonisti Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, oltre alla partecipazione straordinaria di Stanley Tucci e Lesley Manville. Un progetto tanto innovativo quanto ambizioso che promette una serialità internazionale, caratterizzata da una serie di spin-off localizzati e globalizzati di cui sono già pronte le versioni italiana  – realizzata da Cattleya e che vedrà protagonista Matilda de Angelis – e indiana, e che mira a riunificare (almeno visivamente) quello che per molti versi oggi appare un mondo assai diviso e divisivo. Una manciata di storie multiple in grado di viaggiare per il mondo conservando una loro connotazione locale, così come le sfumature culturali del luogo che le vede, di volta in volta, protagoniste. Una bella sfida che diventa subito una grande opportunità per realizzare qualcosa di diverso nel panorama già ricco e assai variegato della serialità televisiva. Originalità che passa anche dalla scelta di avere come protagonisti un uomo e una donna; una scelta che, episodio dopo episodio, garantisce dinamicità al racconto, oltre alla possibilità di declinare il mondo dello spionaggio facendolo aderire tanto al tratto maschile quanto a quello femminile. E, dunque, azione, spionaggio e un tocco di romanticismo si fondono in Citadel per dare vita, voce e corpo a racconti adrenalinici, muscolari, coreografici quasi senza tempo, che strizzano l’occhio a 007 e non disdegnano riferimenti a prodotti come Mission Impossible. Un franchise globale e di ampio respiro composto da serie in sei episodi interconnesse tra loro, e che apre le danze con i primi due capitoli della versione statunitense, in onda dal 28 aprile prossimo su Prime Video, ogni venerdì.

Citadel: iprimi due episodi… “Tutto quello che sai è falso!”

In questa prima stagione la storia si apre con la caduta, otto anni prima, di Citadel (agenzia indipendente di spionaggio internazionale composta dagli agenti migliori del mondo e nata con il preciso scopo di difendere tutte le persone) per mano della Manticore, potente associazione che opera sottotraccia tenendo in mano le redini mondiali. Otto anni dopo i fatti su descritti, i due agenti speciali Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas) scampati alla morte ma privi di una qualunque memoria del loro passato, dovranno ricongiungersi per dare di nuovo filo da torcere a Manticore. I due agenti, in bilico tra passato e presente, avranno il compito di ricostruire il pregresso della loro vecchia attività e riappropriarsi di tutte quelle abilità che li rendevano il top degli agenti speciali a sostegno di Citadel. Affinità operative ed elettive entreranno così di diritto all’interno delle dinamiche di una coppia di ex colleghi accomunati da memorie compromesse e da un passato, a tratti, molto oscuro e costellato di bugie, segreti e verità assai volubili, secondo il mantra: “Tutto quello che sai è falso!”. I primi due episodi si muovono dunque attraverso un salto spazio-temporale che ci mostra come erano e come sono diventati i due agenti, rendendo il racconto dinamico grazie a un cambio di prospettiva continuo che mostra i due volti opposti ma complementari della figura di spia, affidabile e inaffidabile a un tempo, elementi scanditi dall’amletico dubbio, costante e insidioso: “Posso fidarmi di te?”. Professione ed emozione giocano dunque entrambe un ruolo fondamentale all’interno di una storia che muove veloce attraverso la geografia mondiale come fosse una scacchiera (Italia, America, Inghilterra) e che mostra punti di contatto tra queste spie dalle abilità straordinarie e il mondo idealizzato dei supereroi. Gli interessi delle alte sfere e l’organizzazione mondiale si fondono e intrecciano infatti alle relazioni interpersonali e alle realtà “urbane” di due professionisti semi-infallibili ma con un loro lato decisamente umano, di inesorabile fallibilità.

A partire dall’inquadratura capovolta di un treno che corre lungo le alpi italiane e che diventa teatro di un confronto serrato tra mondi in conflitto, Citadel promette di essere un prodotto ad alto tasso d’azione, adrenalina, ritmo, e suspense, il tutto supportato da un super budget e da un ottimo cast di attori internazionali. Grazie a uno script veloce ma non banale che abbraccia ogni aspetto della narrazione contemporanea, la serie prodotta dai fratelli Anthony e Joe Russo e costruita sull’ambiziosa idea di David Weil s’immerge nel mondo dello spionaggio operando delle peculiari variazioni spazio-temporali che ne sanciscono l’originalità e ne decretano la fruibilità. Rivolta in particolare al giovane pubblico che oggi rappresenta la fetta più ampia di consumatori dei prodotti tipicamente seriali, Citadel la serie rappresenta – in breve – un’altra visionaria variazione sul tema della lotta del bene contro il male, in stile Avengers, per intenderci, ma con poteri e rivoluzioni decisamente più “terreni”.

Voto: 7.5