Coppa eFootball Italia: la nostra intervista a David Monk direttamente dal Napoli Comicon 2023

david monk efootball konami

Il Comicon di Napoli 2023 si ĆØ concluso da qualche giorno, con buona pace dei tantissimi appassionati, colleghi e ospiti vari che hanno reso la kermesse napoletana, come al solito, in qualche modo speciale. Noi di GamesVillage, ovviamente, non potevamo mancare e durante la nostra permanenza nei padiglioni di una delle fiere del fumetto e del videogioco più importanti d’Italia abbiamo avuto l’occasione di incontrare uno degli esponenti più importanti del panorama degli eSports: David Monk. L’Head of Football Acquisition & Activation, Konami Digital Entertainment ci ha ospitati nel backstage del padiglione dedicato alle finali della Coppa eFootball Italia organizzata in collaborazione con Open Fiber per il Comicon di Napoli, rispondendo ancora una volta (abbiamo giĆ  parlato con Monk durante il Lucca Comics) con grande passione, professionalitĆ  e cordialitĆ  ad alcune delle nostre domande. Inutile dirvi che le parole di Monk ci hanno sicuramente colpito, soprattutto per il grande entusiasmo e la grande passione con cui ha dimostrato di credere – con piena ragione – nel progetto e nei progetti futuri legati al brand targato Konami.

D – Come mai avete scelto proprio il Comicon di Napoli per ospitare le finali della Coppa eFootball Italia?

R- Il progetto ĆØ iniziato vari mesi fa, dal Lucca Comics, passando per la Milano Games Week, entrambi a nord, e dovevamo portare qualcosa di speciale anche nel sud dell’Italia, motivo per cui abbiamo deciso di portare la coppa eFootball qui al Comicon di Napoli. Il weekend della fiera poi coincide anche con i festeggiamenti per lo scudetto, il che rende tutto ancora più speciale.

D – Vi aspettavate un simile successo da questa competizione?

R – Non ce lo aspettavamo un successo cosƬ grande e ne siamo felici. Abbiamo raggiunto questo traguardo cercando di fare un qualcosa di innovativo, portando gli appassionati a diventare professionisti del campo, con la costruzione di una squadra per ogni club tramite il torneo Konamichi. Con questa competizione abbiamo dato il via a qualcosa di mai visto in passato, che ha tenuto d’occhio l’importanza delle persone dietro ai giocatori, e ha dato loro importanza come mai prima d’ora.

efootball comicon

D – Konami ha sempre creduto negli sports. Quanto siete contenti dei risultati ottenuti in tal senso in questi anni?

R – Si, noi abbiamo sempre creduto negli esports, e quest’anno abbiamo deciso di avviare una nuova competizione in questo ambito, la Coppa efootball Italia, e volevamo creare qualcosa che desse importanza proprio a questo settore. Ricordiamo che noi abbiamo moltissimi club europei partner, e volevamo creare qualcosa di speciale solo per l’Italia, dove me abbiamo ben sette, e con quanto abbiamo fatto siamo riusciti a creare una fanbase fedele, che tiene molto proprio a questa capacitĆ  di eFootball di mettere la componente esport al primo posto. Noi siamo partiti dal presupposto che eFootball poteva essere un modo per connetterci alla passione della community per il calcio, e questo ha dato i suoi frutti, come si vede dal gran numero visualizzazioni che la coppa eFootball italia ha totalizzato. In precedenza le competizioni si svolgevano uno contro uno, mentre con questa coppa ci sono intere squadre che si affrontano, il che ĆØ una grandissima innovazione nel campo, un’evoluzione nel modo di affrontarsi che fa si che la vittoria sia data non solo dalla bravura ma anche dalla capacitĆ  di comunicare, di organizzarsi, di essere una squadra. Tutto questo va oltre l’esport, coinvolge anche la community, il saper interagire con essa.

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D – Da dove nasce l’idea di una competizione cosƬ ā€œinclusivaā€?

R- Questo ĆØ un progetto che avevamo da anni, volevamo creare un qualcosa di innovativo che fosse capace di unire la passione per il gioco ai club partner ed all’attenzione alla community, da qui ĆØ nata l’idea di una competizione in-game che portasse a qualcosa di tangibile che avesse a che fare con la squadra per cui si tifa, e Konami chi era questo. Tutto ciò ha richiesto anni di pianificazione ed ĆØ iniziato sei mesi fa, per portare a quello che ĆØ la coppa eFootball Italia, che ha riscosso molti consensi e ha aumentato la fanbase, essendo riuscita a coinvolgere un gran numero di persone nella voglia di competere e unirsi in un certo modo alla squadra per cui tifano.

D – Che ruolo hanno avuto i club partner nell’organizzazione?

R – Non ĆØ mai facile coinvolgere più club nell’organizzazione di una competizione, che sia calcio reale o virtuale, data la mole di cose da gestire e sistemare. Questa ĆØ stata una sfida, e noi amiamo le sfide. Per costruire una partnership con un club c’è bisogno che essa sia fruttuosa per ambo i lati: noi abbiamo avuto il vantaggio di coinvolgere i club più in vista in italia, piu amati, mentre per i club c’è stata da partire nostra una grossa spinta per rendere vantaggioso il loro investimento nel settore degli esports, aiutarli a creare una community che supportasse il loro team in questo ambito. Risulta dunque una vittoria per entrambi i partecipanti. Questo weekend ĆØ un’occasione davvero speciale, si giocano le finali, e cade in un momento in cui napoli gioca per il titolo, creando un perfetto connubio tra calcio reale e virtuale.

D – Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di eFootball tra esport e non?

R- Noi siamo interessati a mettere tutto l’impegno nel progetto, a capire come poterci concentrare su di esso nel miglior modo, a renderlo più grande, a migliorarlo ed a come portarlo anche oltre l’Italia. Vogliamo far si che le finali coinvolgano sempre più persone e, una volta raggiunta la community, far si che il progetto possa crescere e migliorare sempre di più.

In chiusura, vogliamo segnalarvi che la vittoria del torneo ĆØ andata al Milan, che si ĆØ portato a casa la vittoria finale contro la Roma per 3-2.

Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.