THQ Nordic ha recentemente pubblicato il suo spotlight dedicato interamente a Alone in the Dark, il nuovo titolo survival horror nonché remake del primissimo capitolo uscito nel lontano 1992. In occasione di questa presentazione, THQ Nordic ha anche pubblicato una breve demo (su console e PC) in cui vestiremo i panni dell’undicenne Grace Saunders, la quale è incaricata da Jeremy Hartwood, uno dei residenti di Derceto, affinché consegni una lettera alla nipote Emily Hartwood. Dopo aver accettato di consegnare la lettera inizierà il vero “orrore” di questa breve avventura, che vi terrà impegnati per poco più di una decina di minuti. La sessione di gameplay è il prologo degli eventi principali che si terranno nel gioco finale, così da avere un piccolo assaggio dell’esperienza finale.
La storia, ambientata negli anni ’20, vede come protagonisti l’investigatore Edward Carnby lavorare con Emily Hartwood per trovare lo zio, scomparso misteriosamente nel prologo. I protagonisti sono interpretati da due attori molto famosi: Edward Carnby è interpretato da David Harbour (Stranger Things, Black Widow) mentre Emily Hartwood da Jodie Comer (Killing Eve, Free Guy). Insomma, un cast di tutto rispetto e che di sicuro saprà convincerci, grazie alla loro esperienza e le loro interpretazioni hollywoodiane. È stato anche confermato che ogni personaggio avrà una prospettiva unica sulla storia e che manifesterà le diverse reazioni dei protagonisti. Mentre Edward è più un “sicario” che apprende passo dopo passo in che modo il mistero di Derceto è legato a lui, Emily ha un legame più personale con la trama poiché ha bisogno di trovare suo zio e affrontare la strana maledizione che affligge la famiglia. Tirando le somme, nel gioco finale ci sarà tanta carne al fuoco, cosa che non si può dire del breve prologo che abbiamo provato e di cui vi parleremo a breve.
Alone in the Dark: un breve prologo che non rende giustizia al gioco completo
Grace in the Dark è il titolo del prologo che abbiamo provato e che ci mette nei panni di Grace Saunders, l’undicenne più coraggiosa che esista. Purtroppo, come ho già accennato precedentemente, il prologo offre davvero poco materiale e finisce in pochi minuti di gameplay. La demo non offre neanche la possibilità di provare con mano il gameplay reale del titolo, ma si limita solo all’esplorazione di qualche stanza della tenuta Derceto e un piccolo quick-time-event. In poche parole, questo è il massimo dell’esperienza che vi potete aspettare da questa demo, ma iniziamo con ordine.
Il prologo inizia con una cut-scene che vede la piccola Grace sentire strani rumori provenienti dall’esterno della sua camera da letto. Repentinamente la ragazzina si mette alla ricerca della fonte di questi suoni e, iniziamo da subito a sperimentare gli orrori che si celano a Derceto. Un corvo ci attende fuori dalla stanza, fuoriuscito da una strana e mistica foresta che si intravede da una porta, ma che in realtà non è altro che uno dei bagni padronali. La demo inizia giù da subito a farci capire che c’è davvero qualcosa che non va. Una volta trovato il preoccupato scrittore Jeremy Hartwood, il quale ci avverte di essere seguito da una strana entità, ci incarica di spedire una lettera. Purtroppo, Jeremy scompare misteriosamente nel nulla subito dopo averci consegnato la lettera da spedire alla nipote Emily. Una sequenza che, a parer mio, mi è sembrata molto datata dal punto di vista delle animazioni facciali, ma anche come i vari personaggi parlano e reagiscono tra di loro. Considerando il cast stellare assoldato mi aspetto che nel gioco finale le cut-scene facciano davvero trasalire le emozioni dei vari personaggi. Mi auguro che questo sia un aspetto poco curato delimitato al contenuto di questa demo.
Raccolta la nostra lettera da spedire e la chiave che ci darà accesso all’atrio possiamo rimetterci in cammino in quella che, da ora in poi, sarà la vera esperienza horror da aspettarci nel gioco completo. Aperta la porta di quello che sembra essere un normale atrio di una lussuosa villa, fatti pochi passi in avanti tutto cambia. L’atmosfera si fa più cupa e buia, con delle strane e inquietanti statue che si parano d’innanzi alla ragazzina. Impressionante è il magistrale uso delle luci volumetriche che provengono dall’esterno che creano la giusta atmosfera horror, grazie alla leggera nebbia che circonda queste statue. Scendendo le scale veniamo “attaccati” da un mostro che si nascondeva nelle torbide acque che sommergono il piano di sotto. Con un po’ di ingegno e astuzia, dovremmo buttare giù l’enorme orso impagliato attraverso una sequenza in QTE molto semplice e banale. Grace salta sul corpo dell’orso, ma un’imboscata da parte di un gran numero di mostri ci attende e prima di essere colpiti, riusciamo ad entrare nella stanza del postino. Qui troviamo tutte le porte bloccate e non vi è nessuno per aiutarci a spedire la lettera. La ragazza riesce a intrufolarsi nella stanza dove si trova la buca delle lettere e, inaspettatamente, alle sue spalle compare dall’oscurità un enorme mostro pronto ad attaccarla.
Così si conclude la demo, che aggiunge una nota di suspense sul futuro della ragazzina. Dopo questo colpo di scena vediamo, in un breve filmato, i nostri due protagonisti arrivare alla tenuta Derceto. È stata una demo molto breve e che non ci ha fatto assaporare davvero nulla di quello che sarà il gioco finale ed il gunplay, e che allo stesso tempo ci ha spaventato davvero poco fatta eccezione di un piccolo jump-scare. Consigliamo comunque di provare la demo, anche solo per avere un assaggio dell’ambientazione e di quello che vi attende nel gioco finale.
Tecnicamente superbo e spettacolare… ma con qualche bug grafico
Ho provato questa demo di Alone in the Dark su PC impostando la qualità della grafica sul preset più alto disponibile: Cinematografico. Gli sviluppatori hanno svolto un lavoro magistrale dal punto di vista tecnico e la mancanza del ray-tracing non si fa sentire minimamente. Come potete vedere nello screenshot qui sopra, i riflessi sono in tempo reale e producono un’immagine reale sul vetro, catturando ogni singolo dettaglio dell’ambiente e dei nostri movimenti. Anche i modelli poligonali e le texture sono di altissima qualità, ricchi di dettagli e di particolari. L’unica nota negativa è l’occlusione ambientale del gioco che è stata implementata male. Infatti, possiamo notare come le ombre generate dall’occlusione tendono a scompare e ricomparire a secondo di come inquadriamo l’ambiente con la telecamera, contribuendo a creare un occlusione ambientale molto artificiosa e di bassa qualità ai lati dello schermo. Immagino sia un bug e spero che venga risolto prima del lancio del gioco finale. Le impostazioni sono ricche di opzioni e c’è anche la possibilità di attivare il DLSS per Nvidia e l’FSR per AMD.
Il gioco è sembrato ben ottimizzato e giocando in 2K con DLSS Bilanciato attivo il frame rate è rimasto sempre sopra gli 80 fps raggiungendo picchi sui 120 fps a qualità Cinematografica. Ma ovviamente si parla di prestazioni all’interno di un ambiente chiuso e con pochi dettagli; infatti durante la sequenza all’esterno della tenuta il frame rate è crollato drasticamente sotto i 40 fps. Di certo abbassando qualche dettaglio il gioco riesce a girare senza grossi problemi a 60 fps sulla gran parte dei PC. Tuttavia non sono stati ancora resi noti i requisiti di sistema finali, ma come sempre vi lascio la configurazione su cui è stato provato il titolo, così da farvi una prima idea.
Configurazione di prova
PC Desktop
• GPU: Asus Rog Strix RTX 2060 OC 6GB
• CPU: Ryzen 2700X OC 4.25 GHz
• RAM: CORSAIR Vengeance RGB Pro Series 32GB DDR4 3200MHz CL16 32GB
• SSD NVME: 500 GB Samsung 970 Evo Plus
• Sistema Operativo: Windows 11
• Monitor: LG 27GL850-B
Piattaforme: PC, Xbox Series X/S e PS5
Sviluppatore: Pieces Interactive
Publisher: THQ Nordic
Data di uscita: 25 ottobre 2023
Alone in the Dark è il nuovo titolo survival-horror sviluppato da Pieces Interactive ed edito da THQ Nordic. Remake del primissimo capitolo uscito nel lontano 1992, vestiremo i panni dell’investigatore Edward Carnby e Emily Hartwood, entrambi alla ricerca dello zio scomparso di Emily alla tenuta Derceto. Grace in the Dark è il titolo del prologo che abbiamo provato e interpreteremo Grace Saunders, una ragazzina undicenne con l’obiettivo di spedire la lettera di Jeremy Hartwood alla nipote Emily. Purtroppo il prologo offre davvero poco materiale e finisce in pochi minuti e ci fa provare con mano le reali meccaniche del gioco. In ogni caso la tenuta Derceto ci è sembrata ricca di dettagli e pronta a terrorizzarci nel gioco finale, che sarà ricco di contenuti tutti da scoprire. Dal punto di vista tecnico il titolo ci è sembrato al passo con i tempi e con un’ottima veste grafica, al netto di alcune animazioni poco convincenti e qualche bug grafico. Per il resto, non vediamo l’ora di mettere le mani su Alone in the Dark il prossimo 25 ottobre e di scoprire tutti i retroscena di questa avventura horror.