Station to Station Provato: un viaggio rilassante in Voxel Art

Station to Station

Station to Station è una grande sorpresa per gli amanti del particolarissimo genere dei simulatori di treni, un titolo completamente nuovo e dotato di carisma ed originalità che lo rendono unico e, a suo modo, diverso da tutti. Il nuovo Train Simulator targato Prismatika Games, infatti, piuttosto che puntare sulla simulazione rigorosa di tutti i parametri gestionali del mondo ferroviario e su una grafica ultra realistica, preferisce regalarci un rilassante e romanticamente bucolico mondo disegnato in Voxel Art. Siete pronti ad esplorare gli splendidi paesaggi ed i biomi unici che incontrerete di stazione in stazione? Mettetevi comodi a bordo del vostro vagone, il viaggio ha inizio.

Una nuova piccola perla nel catalogo di Prismatika Games

Il publisher Prismatika Games è di quelli da tenere decisamente d’occhio, per gli amanti del mondo PC Gaming, poiché con pochi e mirati titoli è già diventato un punto di riferimento del settore indie. L’editore tedesco, con base a Berlino, infatti si è fatto conoscere con diverse produzioni interessanti, tra cui ricordiamo Fabular, un Action RPG in stile rogue-like dai temi fantascientifici, l’horror psicologico The Feast, che è stato regalato ai giocatori nel periodo natalizio dello scorso anno, ed è ancora disponibile in forma gratuita su Steam al seguente LINK, e soprattutto per Desktop Dungeons Rewind, ultima installazione del titolo ormai cult sviluppato da QCF Design, che non può mancare su nessun Computer Gaming degno di questo nome, e di cui abbiamo parlato in questa pagina. Pochi titoli, ma che hanno saputo conquistare immediatamente il cuore dei giocatori. Trovate Prismatika Games anche su Twitter, dove potete seguire le novità sui nuovi giochi in tempo reale, in questa pagina. Nel momento in cui è stato annunciata l’ultima fatica del publisher, come diciamo qui, ovvero un simulatore di treni in grafica Voxel Art e dall’impostazioni rilassata, sviluppato da Galaxy Grove,  per gli appassionati del genere è stato decisamente amore a prima vista, ed ecco che, a ridosso dell’uscita del gioco, fissata per l’otto del mese di giugno, abbiamo anche potuto mettere le mani in anteprima sulla demo press del gioco, testandolo finalmente con mano.

“Here are we, one magical movement from Kether to MalkhuthThere are you, you drive like a demon from Station to Station”

Così cantava nel 1976 il Duca Bianco, al secolo David Bowie, nella sua indimenticabile Station to Station, canzone che ci pare adattissima da ascoltare nel nostro onirico e coloratissimo viaggio nei meandri della Voxel Art targata Prismatika Games. Un titolo veramente appassionante, e non solo per i veterani del genere, sia chiaro, poiché con la sua impostazione user friendly, la sua semplificazione al massimo delle dinamiche gestionali, e l’attenzione focalizzata sul focus (scusate il gioco di parole) del puro intrattenimento, con un viaggio rilassante da godersi momento per momento, di stazione in stazione, come suggerisce già il titolo del gioco stesso. Quello che conta, anche stavolta, non è la destinazione, ma il viaggio quasi catartico attraverso panorami indimenticabili. Voxel Art dicevamo. Per chi non conoscesse questa modernissima forma d’arte grafica digitale ricordiamo che consiste in ambienti realizzati con modelli poligonali in 3D, similmente a quelli tradizionali, solamente che il tutto è realizzato con una grafica dall’aspetto finale cubettoso all’ennesima potenza, poiché l’elemento base di costruzioni, oggetti e personaggi è formato dai Voxel, ovvero l’evoluzione tridimensionale dei cari vecchi Pixel, che sono l’elemento più piccolo in una rappresentazione di tipo raster, come sappiamo, il cui nome altro non è che la crasi dei termini “volumetric pixel”. Una sorta di cubetti LEGO giganti e digitali, per capirsi bene, peraltro disposti su una sorta di griglia virtuale, che risulta molto simile alle Basi Verdi delle costruzioni danesi. Tra i videogiochi più noti realizzati con questa tecnica grafica ricordiamo il sempreverde MINECRAFT, ideato nell’ormai lontano 2011 dallo sviluppatore svedese Markus Persson.

Station to Station

Station to Station: un evocativo viaggio col simulatore di Prismatika Games

Immaginate quindi un intero mondo costruito con questo tipo di grafica, e la possibilità di realizzare collegamenti ferroviari tra le diverse realtà urbane presenti nel titolo, ognuna dotata di una stazione, che diventa pian piano, grazie alla nostra cura e dedizione, un punto nevralgico nell’economia locale, per il trasporto di merci e passeggeri. Nella versione dimostrativa fornita da Prismatika Games abbiamo potuto provare con mano tre diversi livelli di gioco tratti dalla versione finale di Station to Station, potendo compiere per la prima volta l’Hands-on dell’affascinante titolo. Già dai primi livelli viene svelata subito la classe dell’opera, realizzato davvero ottimamente dallo sviluppatore Galaxy Grove, con una buona dose di particolari, scenari sempre vari ed affascinanti che non solo non annoiano, ma rendono incredibilmente coinvolgente il gioco, in ogni momento del suo svolgimento. Caratterizzato da una interfaccia semplice e minimal, il videogame è davvero semplicissimo da usare e padroneggiare, ottimo anche per i neofiti. Nella versione finale del titolo possiamo ovviamente scegliere tantissimi elementi per comporre i nostri treni, in particolare le locomotive, ispirate a modelli realmente esistenti, e di cui due tipologie sono presenti anche nella demo. La componente economica e commerciale appare essere fondamentale per il titolo, nonostante la sua impostazione sia molto semplificata e facile da gestire. In particolare abbiamo avuto a che fare con cinque tipi di industrie e risorse uniche, che, nella versione completa cresceranno di numero, raggiungendo la ragguardevole cifra di ben venticinque elementi diversi e peculiari di industria, cosa che aumenta parecchio la differenziazione. Ogni città, dotata di stazione commerciale, può essere finalizzata verso una industria specifica, specializzandosi quindi in un singolo settore, dal manufatturièro al tessile, passando per la lavorazione del legno, con la possibilità di utilizzare i propri edifici unici. Ogni singolo livello, oltretutto, oltre alla quest primaria da soddisfare, che può essere semplice, come collegare due punti specifici, o allestire un treno merci di una precisa tipologia, contiene anche due sfide extra, opzionali, che possono essere completate prima della fine di quella principale per aumentare i nostri punti.

Station to Station ci offre inizialmente un piccolo scorcio di campagna rurale immersa pienamente nella natura e con poche costruzioni, con l’eccezione di fattorie e piccole casette bucoliche, seppur pienissimo di vita vegetale, animale ed animato da mille colori naturali, una delle caratteristiche più affascinanti del titolo stesso. Sta a noi, gestori della ferrovia, poter posizionare nuove stazioni nei punti strategici, creando collegamenti per agevolare la crescita degli insediamenti, che, grazie al commercio, possono anche espandersi e diventare più produttivi. I viaggi, di merci, persone, impiegati  nelle industrie o nuovi braccianti agricoli nelle fattorie, o semplici turisti, porta denaro, ed il denaro fa crescere gli insediamenti, in un circolo chiuso e continuo. Il giocatore, per altro, può scegliere se seguire in modo semplice e rilassante la vita di campagna, portando a termine solo le missioni base in modo pigro, o approfittare di tutte le opportunità offerte dalle sub quest per aspirare al meglio. Il titolo, pur nella sua impostazione minimalista e quasi hippie, nasconde diverse feature aggiuntive, incluse le sfide opzionali e la possibilità di utilizzare due caratteristiche aggiuntive davvero interessanti, ovvero il sistema delle carte, che sono utilizzabili nei singoli livelli e che crescono per tipologia e numero man mano che si va avanti con gli stage, e l’esperienza dei biomi singoli, che vengono man mano ampliati ed approfonditi nel corso del gioco. Nella demo abbiamo potuto far pratica con un bioma in particolare, ma nella versione finale di Station to Station questi saranno tre in totale. Per la gioia di chi ama le localizzazioni complete nella lingua del Belpaese, Station to Station offre doppiaggio e sottotitoli in italiano. Un gioco diverso dagli atri STF (Simulatori di Traffico Ferroviario), più bucolico, alternativo e dalla filosofia hippie, assolutamente da non perdere per gli appassionati del genere, ma adatto davvero a tutti, neofiti compresi.

Piattaforma: PC

Sviluppatore: Galaxy Grove

Publisher: Prismatika Games

Data d’uscita: 2023

Un Train Simulator atipico, questo Station to Station, rispetto ai tanti visti sul mercato negli ultimi anni, come il super complesso gioco nipponico A-Train All Aboard! Tourism di ArtDink, che abbiamo recensito in questa pagina o un altro titolo polacco duro e puro come Train Life: A Railway Simulator di Simteract, che invece trovate qui. Il simulatore teutonico proposto da Prismatika Games, infatti, punta più sull’intrattenimento puro, sull’approccio rilassato e sulla sua meravigliosa grafica in Voxel Art, che ci permette di sognare perdendoci tra i suoi evocativi Voxel, con scenari bucolici, flora e fauna cubettosi, cammelli inclusi, che rapiscono il cuore e gli sguardi di chi gioca.

 

 

 

 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.