Molti appassionati avevano grandi aspettative per l’Xbox Games Showcase e, sebbene alcuni di loro non abbiano ottenuto tutto ciò che desideravano, Microsoft una volta tanto non si è fatta trovare impreparata ed ha concesso il giusto spazio sul palco dell’evento ad Avowed, segnando alfine un’apparizione importante dopo l’annuncio avvenuto nell’ormai lontana estate del 2020. Stiamo parlando del primo grande progetto RPG su larga scala di Obsidian Entertainment dopo l’acquisizione da parte di Microsoft, e le speranze per lo studio di Outer Worlds e Fallout New Vegas continuano ad essere piuttosto elevate. Il suo reveal ha confermato che si svolgerà a Eora, l’ambientazione dei due Pillars of Eternity, anche se sarà un titolo in prima persona anziché un RPG isometrico. Ben poche informazioni sono trapelate nel corso di questi anni, ma in molti rispondevano fiducia nel fatto che Avowed fosse la risposta di Obsidian alla serie The Elder Scrolls fin dalle primissime immagini divulgate, e lo sguardo approfondito offerto nel corso dell’Xbox Games Showcase 2023 sembra proprio che abbia confermato tali sensazioni. Il video ha mostrato alcuni scorci delle Terre Viventi, un’isola di frontiera nell’estremo nord, una regione caratterizzata da clima selvaggio, strane bestie e centinaia di valli difficili da raggiungere che contengono stranezze mai viste prima dai mortali, prima di presentare una giocabilità simile a quella di Skyrim e accennare al contempo ad una storia di più ampio respiro. A quanto pare, c’è una piaga che colpisce queste lande e che sta corrompendo le anime dei suoi abitanti e delle sue creature, e il giocatore è stato prescelto per porvi fine. Tuttavia, il narratore sostiene che sarà difficile fidarsi di lui poiché i poteri di cui è dotato potrebbero arrecare salvezza o distruzione in egual misura.
Avowed: non piaci molto alla gente, vero?
I Pillars of Eternity sono stati la lettera d’amore di Obsidian nei confronti degli RPG isometrici di un tempo, come la saga di Baldur’s Gate; l’impronta di Avowed, invece, sembra richiamare come già detto la struttura dell’epopea fantasy firmata Bethesda Softworks: ciononostante, l’utilizzo di Eora quale ambientazione in cui svolgere quest’ultimo è una mossa affascinante, poiché c’è già un intero patrimonio di storia pregressa che attende di essere ampliato. Eora sfrutta dei canoni abbastanza convenzionali del genere fantasy, con alcuni tratti distintivi che lo rendono unico. Sappiamo già che Avowed si sviluppa principalmente nelle Terre Viventi, che né Pillars of Eternity né Pillars of Eternity 2: Deadfire hanno mai esplorato se non accennandovi di tanto in tanto. Si tratta di un territorio settentrionale dal clima imprevedibile, con bestie fantastiche e un paesaggio costellato da incredibili bizzarrie. La composizione razziale delle Terre Viventi è sufficientemente variegata rispetto ad altre, il che è un buon segno per chi spera che lo strumento di creazione dei personaggi di Avowed offra la stessa quantità di scelte razziali di Pillars, anche se non tutte vivono in armonia. Le altre terre di Eora includono Aedyr, un impero composto per lo più da umani ed elfi e situato proprio a cavallo dell’equatore; il Dyrwood, un’ex colonia di Aedyr nonché ambientazione principale di Pillars of Eternity, anch’essa focolaio di animosità; le pianure di Ixamitl, a nord del Dyrwood, ampie distese aride occupate da umani e orlan. Ci sono poi l’Antica Vailia e le Repubbliche Vailiane, un tempo gioiello dei mari meridionali di Eora; l’arcipelago di Mortafiamma, che fa da sfondo alle vicende di Pillars of Eternity 2: Deadfire, una catena di isole vulcaniche tropicali occupate principalmente dagli aumaua; Rauatai, una terra ricca di risorse ma costantemente contesa; e la Biancamarca, una regione polare situata nella parte australe del mondo che ospita principalmente elfi pallidi e nani boreali.
Di nuovo, alcune delle razze che popolano Eora sono alquanto comuni: parliamo della classica triade composta da elfi, umani e nani. Tuttavia, vi sono altre etnie decisamente più particolari: innanzitutto, abbiamo i summenzionati aumaua, i più grandi tra i kith, termine collettivo per indicare le razze umanoidi di Eora, noti per la loro forza e l’affinità con l’acqua. Esistono poi gli orlan, che somigliano un po’ agli gnomi o agli halfling, con un passato di pregiudizi e maltrattamenti da parte degli altri kith; ciononostante, o forse proprio in conseguenza di ciò, possiedono un acume e una scaltrezza invidiabili. Infine, le creature senza dubbio più appariscenti sono i deiformi, che possono discendere da una qualsiasi delle razze sopra citate, ma il cui aspetto e le relative competenze sono modificate da un legame con una delle divinità di Eora. Ciò conferisce loro fattezze spesso aberranti e poteri mistici che pochi altri sono in grado di controllare; i deiformi sono venerati o vituperati a seconda della categoria cui appartengono, con poche vie di mezzo: tra i diversi tipi di divinità esistenti, quelle della luna, del fuoco, della terra, degli uccelli e della morte sono state tutte rappresentate nelle precedenti avventure.
Cosa ne farai di tutto questo potere?
Il tratto distintivo di Eora è la Ruota, un fenomeno naturale responsabile del ciclo di reincarnazione che permette alle anime di passare da una vita all’altra. L’evento metafisico ha avuto luogo senza alcun influsso esterno per migliaia di anni prima che gli engwithan, una civiltà precedente agli attuali abitanti di Eora, prendessero il controllo del processo costruendo un gigantesco congegno nel cuore di Ukaizo, un’isola mitologica al centro di Mortafiamma, al punto che il ciclo di rinascita ha iniziato a dipendere dalle macchine per funzionare. Nel corso di Pillars of Eternity 2: Deadfire, la suddetta Ruota viene ridotta in pezzi inutilizzabili dal dio Eothas, arrestando di fatto il fenomeno della reincarnazione fino a quando i kith non fossero riusciti a capire come ripristinarla. La fine del gioco ha lasciato Eora in uno stato di ricostruzione dal caos improvviso creato dagli dei, tuttavia le sue condizioni potrebbero anche non incidere su quanto narrato in Avowed: non sappiamo ancora infatti se l’epoca in cui si dipana la trama di quest’ultimo sia successiva o precedente a quella dei due Pillars of Eternity, o magari le Terre Viventi potrebbero essere talmente lontane dal resto del mondo da non fare alcun riferimento a quanto successo nei predecessori indiretti.
È possibile che le meccaniche alla base di Avowed siano state modificate in maniera più o meno incisiva rispetto a quelle di Pillars, al di là dello stile di gioco differente; la sua collocazione nelle Terre Viventi suggerisce che le diverse fazioni e le questioni politiche potrebbero essere una fonte di conflitto decisamente maggiore. Inoltre, potrebbe esistere un limite alle razze interpretabili, alle classi giocabili e financo alle regole del gioco: come funziona la magia, a quali poteri hanno accesso i giocatori e altro ancora, anche se si spera che il tutto preservi una libertà simile a quella dei suoi antesignani. Avowed dispone di un margine più che sufficiente per essere un titolo a sé stante e stabilire una nuova narrativa, perché c’è così tanto di Eora che anche coloro che hanno giocato ai Pillars non hanno ancora visto. Allo stesso tempo, utilizzare quest’ultima come ambientazione è un ottimo modo per attirare sia i giocatori di vecchia data che i nuovi arrivati.
Piattaforme: PC, Xbox Series X|S
Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Publisher: Xbox Game Studios
Data d’uscita: 2024
Solo il tempo saprà dirci in che modo Avowed riuscirà di preciso ad inserirsi nella sua cornice scenografica. Sebbene la trama rimanga tuttora un mistero, la promessa di un ritorno su Eora è sufficiente a stimolare l’entusiasmo degli estimatori. Naturalmente, ci sono molti altri titoli all’orizzonte, quindi è ragionevole non aspettarsi di sapere molto altro sulla produzione Obsidian nel breve periodo: l’obiettivo principale di Microsoft in questo momento è la pubblicazione di Starfield, che dominerà di certo il marketing di Xbox per i prossimi mesi, mentre i DLC e il supporto post-lancio saranno costantemente sotto gli occhi di tutti. Ma, con la sua apparizione all’Xbox Games Showcase di quest’anno, il futuro di Avowed si prospetta decisamente luminoso.