Lords of The Fallen è uno dei titoli più interessanti mostrati durante il recente Future Games Show. Quello che viene definito dagli stessi sviluppatori l’erede spirituale dell’originale titolo uscito ormai quasi dieci anni fa ha dimostrato ancora una volta di avere un ottimo potenziale. Durante le scorse settimane, ho già avuto modo di parlarvi del gioco e di quello che, basandomi chiaramente sulle ancora poche informazioni, mi ha trasmesso. Da appassionato di vecchia data del genere souls-like e da grande sostenitore anche del capitolo originale, che dal mio punto di vista aveva anch’esso degli ottimi spunti ma mal sfruttati, sono rimasto subito colpito dalla nuova veste di questo reboot. In questo “nuovo” Lords of the Fallen ho intravisto subito un grande potere nascosto, e questo nuovo trailer, decisamente più corposo e ricco di informazioni anche ufficiali sulla natura della produzione, non ha fatto altro che aumentare tutte le mie ottime sensazioni su quello che vuole candidarsi con forza come una validissima alternativa a From Software e Team Ninja e ai loro lavori di punta, con alcuni spunti decisamente interessanti e che lo rendono potenzialmente unico sotto diversi aspetti. Lo ammetto: attendo con ansia il suo arrivo. Lords of the Fallen mi sta trasmettendo delle ottime sensazioni e, per quanto stia desiderando con tutte le mie forze l’arrivo di una demo per poter provare con mano il gioco, ciò che si è visto durante l’evento non ha fatto altro che convincermi ancor di più sulla potenziale bontà del titolo. Per fortuna, comunque, ottobre non è così lontano.
Lords of The Fallen: due mondi, un solo obiettivo
Una degli aspetti che mi sta convincendo molto, parlando del “nuovo” Lords of the Fallen, è sicuramente quello relativo al setting e al world building. Per quanto artisticamente ispirato sul piano della gestione del mondo di gioco (seppur eccessivamente derivativo), il primo capitolo finiva facilmente fagocitato dalle fauci della ripetitività e della scarsa ambizione, con risultati finali tutt’altro che entusiasmanti. I ragazzi di Hexworks, incaricati di lavorare a questo che a tutti gli effetti è un reboot della serie originale, sembrano averlo compreso bene e hanno dimostrato di saper lavorare molto bene. Lords of the Fallen, infatti, si è mostrato fin da subito molto più ispirato, variegato e intrigante del suo predecessore a livello di world building, e questo nuovo trailer non ha fatto altro che confermare questa mia sensazione, che man mano è diventata sempre più una convinzione. Il nuovo titolo di CI Games sembra il lontano parente di quello uscito nel 2014 e si presenta ai nastri di partenza con un’impronta ludica, sotto questo aspetto, ben chiara e apparentemente centrale in quella che è l’economia generale della produzione. Del resto, anche in questo trailer gli sviluppatori hanno dedicato molto tempo all’importanza del mondo di gioco, all’esplorazione delle mappe e alla necessità dei giocatori di lasciarsi immergere nel minaccioso mondo di gioco e dai suoi continui pericoli. Quello che viene evidenziato, sembrerebbe essere molto promettente. Lords of the Fallen sembra un prodotto molto vasto, con mappe molto ampie rispetto al suo predecessore e soprattutto sembra offrire una varietà in termini proprio di aree di gioco a dir poco promettente. Per quanto il comun denominatore rimane quello di un mondo oscuro e cupo, una gigantesca landa perennemente sull’orlo della distruzione, la varietà delle situazioni mi ha sinceramente impressionato, e sono molto speranzoso sul fatto che per tutta la durata dell’avventura il gioco possa offrire sempre nuovi spunti di interesse. Tra segreti da scoprire, tantissimi boss e nemici unici e speciali da tirar giù e in generale una vena da open world più marcata, Lords of the Fallen sembra essere in grado di soddisfare appieno il palato anche dei giocatori più esigenti.
A tal proposito, sfruttando il nuovo trailer mostrato durante il Future Games Show, i ragazzi di Ci Games hanno svelato anche la presenza di un’altra meccanica di gioco, che mi è sembrata di primo acchito decisamente molto interessante e sono anche convinto che gli sviluppatori ci abbiano puntato parecchio sopra. L’oscuro mondo di Lords of the Fallen, prigioniero di un’oscurità sempre più vicina, asfissiante e ingombrante, sembrerebbe infatti essere, almeno ludicamente parlando, potenzialmente spaccato a metà. Gli sviluppatori, infatti, hanno parlato della presenza di due mondi gioco apparentemente paralleli, che si estendono dinanzi al giocatore offrendogli ancor più varietà in termini di soluzioni ludiche ma anche più vastità sul piano dei contenuti e delle sfide. Pur non sapendo ancora se è possibile viaggiare liberamente tra un mondo e l’altro (ma presumo di sì, onestamente), i ragazzi di Hexworks hanno sottolineato a più riprese l’importanza di spostarsi tra il mondo “reale”, Axiom, e quello ultraterreno, Umbras, con conseguenze importanti sulla gestione del gioco. All’interno dei due mondi sono presenti nemici unici, ricompense speciali e sfide speciali da portare al termini, e sono convinto che in qualche modo bisogna viverli entrambi con la stessa fame di conoscenza e di esplorazione, anche semplicemente per proseguire con la propria avventura. Durante le sequenze mostrate ho intravisto anche alcune dinamiche che strizzano l’occhio a produzioni diverse, come ai puzzle adventure e ai platform in particolare, e sono convinto che questa scelta, per quanto audace, possa trovare un buon riscontro nella maggior parte dei videogiocatori. Sono molto curioso, comunque, anche perché, come dicevo prima, vorrei tanto capire come verrà gestita questa cosa dei due mondi paralleli, che penso sia una trovata interessante ma che potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio nel momento in cui non venisse sfruttata a dovere. Solo il tempo, purtroppo, può rispondere a questa domanda, ma, ripeto, le sensazioni sono generalmente positive.
A caccia di demoni con stile…e tante armi
Il primo Lords of the Fallen, ammettiamolo, aveva deluso non poco i fan (anche me, in larga parte) sul piano delle possibilità offerte dal gameplay e in particolare dal combat-system. Il souls-like ispirato con forza ai lavori di From Software è arrivato sul mercato con troppe poche idee e soprattutto con un sistema di combattimento troppo lento, legnoso e impacciato, che sporcava parecchio anche quelle (poche) diversità offerte in termini di build. Per farla breve, anche i personaggi dotati di uno stile di gioco potenzialmente più veloce e agile finivano imbrigliati nella morsa di un combat-system troppo pesante e poco reattivo. Ora, non avendo ancora (purtroppo) provato con mano il gioco, sicuramente è difficile comprendere quanto questo aspetto sia stato “sistemato” ma è abbastanza evidente che il nuovo progetto sembri avere un livello qualitativo decisamente diverso, con un’identità e uno stile più preciso. A un primo sguardo, per quanto devo ammettere che in alcuni frangenti ho respirato un po’ d’aria di rigidità, il sistema di combattimento e in generale tutto il feedback dei movimenti e dei colpi sembrerebbe essere molto più veloce, frenetico e dinamico rispetto al capitolo originale. Gli sviluppatori mi hanno dato l’impressione di aver compreso quali fossero le criticità più evidenti del capitolo uscito ormai quasi dieci anni fa, e il risultato è quello di un gioco che sembra molto più fluido e “al passo coi tempi”. Alcuni scambi mi hanno ricordato molto lo stile di Elden Ring, un titolo a cui, abbastanza evidentemente direi, questo nuovo Lords of the Fallen sembra ispirarsi parecchio, anche sul piano dei boss, delle armi e delle soluzioni di gioco. Sono rimasto sinceramente colpito nel vedere tanti approcci diversi nell’affrontare i tanti boss e in generale gli scontri, ho intravisto una buona quantità di armi e di approcci diversi alle battaglie, un elemento diventato sempre più importante nella creazione dei prodotti del genere e che con questo Lord of the Fallen sembra aver trovato una dimensione molto promettente.
Va di per sé che ho respirato in maniera anche abbastanza convinta una buona aria di varietà, anche in termini di build. Durante il trailer abbiamo potuto ammirare tante tipologie di attacchi diversi, che lasciano presagire la presenza di diverse armi, incantesimi e abilità speciali, che si legano potenzialmente alla scelta della classe che in questo sequel spirituale dell’originale gioco uscito ormai quasi dieci anni dovrebbe avere una maggiore varietà e soprattutto una più spiccata importanza in termini ludici. Lord of the Fallen mi ha dato l’impressione, come dicevo poc’anzi, di ispirarsi molto a Elden Ring non soltanto per il design dei nemici e dei boss (alcuni in modo anche a dir poco evidente) ma anche e soprattutto a livello ludico. La qualità principale del titolo di From Software è sta quella di offrire ai giocatori modi praticamente infiniti di affrontare le battaglie, di creare build uniche e variegate e ho avuto l’impressione che il nuovo lavoro di CI Games abbia proprio questa particolare soluzione ludica e creativa nel suo DNA. Nel corso del trailer ho anche fiutato la potenziale possibilità di sfruttare alcune abilità per trarre vantaggio sui nemici sfruttando le mappe e l’ambiente di gioco, anche nell’affrontare i boss. Difficile a dirsi se questa mia impressione possa avere riscontri positivi sul lavoro finito, ma sono comunque convinto che Lord of the Fallen abbia tutte le carte in regola per offrire un’esperienza di gioco molto complessa, stratificata e potenzialmente appagante. Prima di aggiornarci al prossimo pezzo su Lords of the Fallen (preparatevi, sarà un lungo viaggio che faremo insieme) , lasciatemi spendere due parole sul comparto audiovisivo. Per quanto sia presto per parlare, Lords of the Fallen mi sta piacendo veramente tanto in questo senso. Hexworks sembra aver spremuto per bene l’Unreal Engine 5 e lo si capisce tanto quanto nella cura riposta nella modellazione dei corpi, soprattutto quella degli spettacolari e giganteschi boss, tanto quanto in un sistema di illuminazione e particellari vari che sembrano veramente di pregevole fattura. È ancora presto per sbilanciarsi, certo, ma le sensazioni sono sempre più positive e io sono sempre più in fermento. Per fortuna, ottobre non è così lontano.
Piattaforme: PC, PS5, Xbox Series X|S
Sviluppatore: HEXWORKS, CI Games
Publisher: CI Games
Data D’uscita: 13 ottobre 2023
Lords of the Fallen continua a darmi delle ottime sensazioni. Il nuovo souls-like sviluppato da Hexworks e Defiant Games sembra avere veramente tutte le carte in regola per dire la sua e insediarsi con merito nell’elite del genere e il nuovo trailer, sicuramente il pezzo forte del Future Games Show 2023, ne è un’ulteriore conferma. I due mondi paralleli, la varietà di nemici, un combat system più fluido e in generale una maggior libertà in termini di build e di approccio agli scontri sono il cuore pulsante di una produzione molto ambiziosa, su cui nutro ancora qualche dubbio ma che mi sento di attendere con grande speranza e che non vedo l’ora di poter testare con mano nel corso dei prossimi mesi, in attesa di un finale di stagione videoludica che si preannuncia sempre più scoppiettante.