Pikmin 4 Provato: rotta verso il giudizio finale

Pikmin 4

Sono trascorsi ben otto anni da quando Shigeru Miyamoto, una delle colonne portanti di Nintendo e del mondo videoludico in generale, nonché ideatore di molte delle saghe storiche della casa di Kyoto, dichiarò che l’agognato quarto episodio di Pikmin era in fase di sviluppo e oggi, anche se sembra quasi incredibile a dirsi, mancano solo poche settimane al suo lancio. Sarà proprio questa la versione che Miyamoto aveva immaginato quando ha iniziato a lavorarci? Come sarà cambiato il progetto nel corso del tempo? Queste e altre domande hanno continuato a rimbalzarmi in testa man mano che mi addentravo nelle particolarità del titolo, perché Pikmin 4 è certamente un prodotto molto diverso dal suo immediato predecessore per Wii U. I cambiamenti apportati sono molteplici, quasi tutti per il meglio, e lasciano trapelare il chiaro intento di raccogliere le parti migliori del passato della serie cercando al contempo un approccio fresco e moderno, con l’obiettivo di assicurarsi una fetta di pubblico decisamente più ampia. Che quella imboccata sia davvero la strada giusta?

Pikmin 4Pikmin 4: questione di prospettive

Per quanti ancora non conoscono Pikmin, e sfortunatamente sono in molti, la serie ha da sempre offerto un’esperienza esteticamente graziosa unita ad una profonda essenza strategica di base, che richiede pianificazione e abilità per massimizzare il tempo e le riserve di Pikmin disponibili, al fine di esplorare ambienti che somigliano a spaziosi giardini, sconfiggere nemici dalle vaghe fattezze aviarie o insettoidi, raccogliere risorse e tesori, e soprattutto farlo in un arco di tempo limitato. Con i piccoli esserini simili a formiche operaie che possono essere coltivati e rimpiazzati abbastanza facilmente, la gestione ponderata del tempo è la sfida più grande di Pikmin, sia in termini di massimizzazione di ciò che si può fare durante i 15 minuti di ogni giornata prima di dover correre al sicuro, sia nei numero limitato di giorni che rimangono per completare l’obiettivo generale. In Pikmin 4, sembra che Nintendo abbia lavorato per ammorbidire questa sfida, onde fare in modo che il livello di sfida si adatti meglio alla sua estetica amichevole, almeno all’inizio. In particolare, ci siamo liberati del consueto limite di tempo complessivo che caratterizzava i precursori, per cui non è più necessario preoccuparsi di esaurire il supporto vitale o di ricostituire le riserve di cibo. Il ritorno trionfale delle cave simil-dungeon di Pikmin 2 serve a focalizzare il gameplay e permette anche di affrontare sezioni di avventura più lunghe senza doversi preoccupare dell’orologio giorno/notte della superficie. E c’è ora la possibilità di riavvolgere il tempo se una giornata sta andando malissimo e preferiamo ricominciare da capo.

Pikmin 4Altre modifiche includono il puntamento automatico di nemici e oggetti, in modo da poter lanciare i Pikmin con molta più precisione. È possibile spostare la base dell’astronave e la cipolla Pikmin all’interno di aree più vicine, riducendo così la necessità di tornare costantemente indietro, come pure raccogliere e immagazzinare risorse edilizie per riparare ponti e simili, in modo da avere sempre una scorta da utilizzare e non dover più andare a caccia di frammenti specifici in tutta la mappa. Disponibile anche una modalità cooperativa locale che consente a un amico di unirsi a noi e di ottenere un cursore sullo schermo simile a quello di Super Mario Odyssey per fornirci aiuto, ad esempio lanciando sassi contro i nemici. L’aspetto forse più radicale di tutti è l’apparente abbandono della complicata gestione a tre personaggi di Pikmin 3, sostituita da un singolo eroe (che ora è un avatar personalizzabile, anziché un protagonista fisso e battezzato) e da un partner piuttosto diverso, il cane spaziale Occin. Che siate già stati conquistati dall’importante introduzione di questo cucciolo nella serie o meno, passerete comunque molto tempo con Occin. È un volto amichevole per il marketing del gioco e un pratico assistente le cui abilità possono facilitare il gioco. Può attaccare, trasportare oggetti, caricare a testa bassa ed eliminare gli ostacoli che i Pikmin non possono superare.

Pikmin 4Un compagno fedelissimo

In assenza di un partner umanoide per il personaggio principale, Occin funge da protagonista secondario del gioco, ed in breve sbloccheremo la facoltà di vestire la sua pelliccia. Ma, piuttosto che replicare le proprie abilità, giocare nei panni del cucciolone offre un’esperienza diversa, con il solo avatar principale come unico personaggio in grado di comandare una squadra di Pikmin. Passare a Occin, che è in grado di saltare a distanze ragionevoli, è l’unico modo per scavalcare le piccole sporgenze dell’area iniziale. L’eroe umanoide e la squadra di Pikmin, invece, possono scalare pareti rocciose verticali ornate di punti di arrampicata. In un’area della grotta, dovremo scambiare il nostro eroe con Occin per radunare la truppa e scappare insieme, usando quest’ultimo per premere i pulsanti che invertono la direzione dei nastri trasportatori in movimento, un puzzle che mi ha ricordato un po’ la genialità di Ilomilo. In un’altra sezione, il vostro eroe e Pikmin possono scalare una parete rocciosa, mentre Occin deve trovare un’altra strada. Guardando la selezione di potenziamenti del gioco, è chiaro che la bestiola continuerà a diventare sempre più utile, con talenti successivi che includono la capacità di raccogliere i Pikmin vaganti che altrimenti potrebbero essere uccisi dai predatori o lasciati indietro al tramonto. In questa fase è forse troppo presto per giudicare l’impatto complessivo di Occin: ho incontrato solo i Pikmin rossi, gialli e i nuovi gelati, ma spesso non ho potuto fare a meno di chiedermi se non fosse il caso di intitolargli tutto il gioco anziché chiamare quest’ultimo Pikmin 4.

Pikmin 4I succitati Pikmin gelati, la prima nuova varietà di Pikmin che si incontra nel gioco, vengono introdotti in modo molto più discreto, con la loro abilità unica che permette di congelare i mostri. Sembrano, e anche in questo caso siamo solo agli albori, un’altra opzione per rendere le cose più facili, avvolgendo istantaneamente i nemici nel ghiaccio per impedire loro di attaccare. Il compromesso è che i nemici congelati non possono essere recuperati come risorsa, ma si frantumano una volta sconfitti. Insomma, sebbene l’avventura sembri molto più “spaziosa” e il nostro personaggio se ne vada in giro senza poter contare su un altro alleato antropomorfo, non vi sentirete affatto soli. Siete qui per salvare Olimar, ma prima dovete trovare i membri di un’altra squadra di salvataggio che è arrivata nell’area prima di voi. Una volta radunati, questi personaggi ricompaiono in una nuova area hub, una piccola sezione esplorabile da cui si parte ogni giorno, magari verificando prima i progressi raggiunti. Possiamo considerarla alla stregua di una versione giocabile degli intermezzi sull’astronave di Pikmin 3, in cui i nostri compagni di equipaggio discutono sul da farsi.

Piattaforme: Nintendo Switch

Sviluppatore: Nintendo EPD

Publisher: Nintendo

Data di uscita: 21 luglio 2023

Pikmin 4 sembra attualmente un salto in avanti per la serie, che non ha paura di guardare al meglio della storia del franchise. Il ritorno delle caverne di Pikmin 2 è una mossa estremamente gradita, e rimangono un punto di forza impegnativo nonostante le molte altre novità pensate per agevolare i giocatori. Non sono ancora riuscito ad incontrare l’altra nuova varietà di Pikmin, gli iridescenti, che sembra faranno parte delle nuove spedizioni notturne del gioco. C’è anche un’altra modalità Sfida nel menu principale del gioco che presumo si sbloccherà più avanti, o non appena completata la campagna. Insomma, tra novità e sorprese questo quarto capitolo si preannuncia il più ricco della serie, perciò non resta che sperare che questa formula svecchiata catturi anche il cuore di tutti i neofiti curiosi. Alla nostra recensione l’ardua sentenza!

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.