Microsoft ha vinto la sua causa negli Stati Uniti con la Federal Trade Commission (FTC) per l’acquisizione di Activision Blizzard: è quindi ora autorizzata nel portare a termine l’operazione da 69 miliardi di dollari.
Il giudice Jacqueline Scott Corley della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California ha respinto la richiesta di ingiunzione preliminare presentata dalla FTC.
Se fosse stata accolta, l’ingiunzione avrebbe bloccato il completamento dell’operazione da 69 miliardi di dollari fino a quando il tribunale interno dell’ente regolatore statunitense non avesse avuto la possibilità di decidere se la fusione danneggiasse la concorrenza nel settore dei giochi.
La sentenza di Jude Corley conclude che: “L’acquisizione di Activision da parte di Microsoft è stata descritta come la più grande nella storia della tecnologia. Merita di essere esaminata. Tale esame ha dato i suoi frutti: Microsoft si è impegnata per iscritto, in pubblico e in tribunale a mantenere Call of Duty su PlayStation per 10 anni a parità di Xbox. Ha stretto un accordo con Nintendo per portare Call of Duty su Switch. E ha stipulato diversi accordi per portare per la prima volta i contenuti di Activision su diversi servizi di cloud gaming.
Continuando con:
“La responsabilità della Corte in questo caso è limitata. Si tratta di decidere se, nonostante le circostanze attuali, la fusione debba essere interrotta o addirittura terminata in attesa della risoluzione dell’azione amministrativa della FIC. Per le ragioni illustrate, la Corte ritiene che la FTC non abbia dimostrato la probabilità di prevalere sulla sua affermazione che questa particolare fusione verticale in questo specifico settore possa ridurre sostanzialmente la concorrenza. Al contrario, le prove documentali indicano un maggiore accesso dei consumatori a Call of Duty e ad altri contenuti di Activision. La richiesta di ingiunzione preliminare è pertanto respinta“.
Qui sotto il tweet del presidente Microsoft Brad Smith, che ringrazia la corte di San Francisco per la decisione rapida e approfondita, con la speranza che le altre giurisdizioni continueranno a lavorare per una risoluzione tempestiva, e confermando l’impegno a lavorare in modo collaborativo per affrontare le problematiche normative.
Our statement on today’s decision: pic.twitter.com/jRDD8PhBeT
— Brad Smith (@BradSmi) July 11, 2023