Hammerwatch II Recensione: un’attesa lunga dieci anni

Hammerwatch II è il sequel di un interessante titolo che oramai ricordano in pochi, soprattutto perché sono trascorsi esattamente ben dieci anni dal debutto della serie sul mercato videoludico, datata 12 agosto 2013. Con grande gioia dei fan del gioco originale, però, recentemente, lo scorso aprile, il publisher Modus Games ha svelato al mondo l’arrivo imminente di un secondo capitolo che riprende in pieno lo stile del predecessore ed in parte dello spin-off Heroes of Hammerwatch, più recente, che ha debuttato nel 2018. Si tratta di un brillante dungeon-crawler con elementi rougelike mescolati sapientemente con dinamiche da hack & slash puro, ed una deliziosa cosmesi in Pixel Art che lo rende di sicuro interesse per i fan delle opere dallo stile retrò. Preparate quindi cappa e spada, avventurieri tradizionalisti, perché il debutto è fissato per l’infuocato ferragosto, ed il gioco è pronto a far diventare ancor più rovente il vostro Personal Computer, messo a dura prova dalla inesorabile calura estiva.

Hammerwatch II

Hammerwatch II, formula vincente non si cambia

Una serie davvero interessante quella di questo delizioso Hammerwatch, che merita senza alcun dubbio di essere riscoperta sia che amiate il genere a cui appartiene, sia che vogliate qualcosa di diverso dai pompatissimi titoli dai milioni di ruggenti poligoni texturati che affollano il mercato attuale. Il nostro consiglio, quindi, è prima di tutto di recuperare il capostipite della saga, ancora disponibile sul portale Steam a questo indirizzo, per avere una visione più completa. Azione comunque non necessaria, è bene ricordarlo, poiché è possibile giocare senza alcun problema anche il solo secondo episodio, visto che la trama di entrambi i giochi, come lecito aspettarsi, è solo un pretesto per buttare i giocatori nel pieno dell’azione incessante, come ogni hack & slash degno di questo nome riesce a fare, coinvolgendo in maniera spasmodica e, come direbbero gli anglosassoni “addictive” ogni avventuriero dell’estate. Il titolo, del resto, può essere anche giocato sulla piattaforma portatile Steam Deck, perfetto compagno di ombrellone durante queste giornate di mare. Abbiamo provato Hammerwatch II nella sua edizione per Personal Computer, ma il titolo sarà disponibile entro la fine dell’anno anche per tutti gli altri sistemi da gioco, sia in versione digitale che fisica, Xbox Series X|S e Xbox One, contenute entrambe in una unica confezione, PlayStation 5, PlayStation 4 e Nintendo Switch. Il gioco offre parecchie soddisfazioni giocato in solitaria, ma permette anche di affrontare una gustosa sfida in multiplayer, grazie ad altri tre giocatori online. Come sappiamo giocare questa particolare tipologia di opere in compagnia permette di godere al meglio del gameplay di base, elaborando strategie per superare agevolmente i momenti più complessi o gli angoli più affollati dei dungeon, dove magari si nasconde un nemico particolarmente potente che, affrontato da soli, può dare deciso filo da torcere agli avventurieri anche più esperti. Il titolo è esattamente quello che ci saremmo aspettati, ovvero un solido e divertente dungeon-crawler vecchia maniera, che riesce a mescolare in maniera molto intrigante meccaniche da hack & slash tradizionale con elementi rogie-like ben realizzati. Un gioco che, anticipiamolo subito, riesce a regalare divertimento a piene mani, e che, se siete appassionati dell’arcaico genere, diventerà il vostro tormentone estivo.

Soprattutto se avete adorato saghe blasonate come quella di Diablo di Blizzard o, paragone ancor più calzante, il mai dimenticato GAUNTLET di Atari Games, ideato nell’ormai lontano 1985 da Ed Logg che trovate a questo LINK, per il mondo Arcade, che trovate in questa pagina. Lo sviluppatore di Hammerwatch II, che si conferma il talentuoso gruppo Crackshell proveniente dalla Danimarca, ed anche autore di Heroes of HammerwatchSerious Sams Bogus DEtour, ha saggiamente deciso di non variare la formula originale, ripercorrendo esattamente gli stessi passi del predecessore. Tra le caratteristiche salienti del titolo troviamo infatti la possibilità di esplorare un campo da gioco decisamente vasto, magari non troppo vario nelle location proposte, lo riconosciamo, ma dotato di parecchie e diverse interazioni possibili e dotato di una buona dinamicità di gioco. Il mondo che andiamo a scoprire è composto da ambienti a volte rocciosi e complessi, altre volte più pianeggianti e cittadini, tra questi spiccano Hammer Island, i misteriosi Fallow Fields e le oscure montagne impervie di Blackbarrow. Una delle feature più affascinante del titolo è poi un evocativo sistema dinamico tra giorno e notte, con tanto di sistema meteorologico variabile, che rende le location sempre diverse. Il sistema di missioni attivabili è un’aggiunta interessante che aumenta la varietà dell’offerta del gameplay di base, come del resto la raccolta di oggetti particolari spinge il nostro spirito collezionistico a voler non solo esplorare ogni anfratto, ma anche collezionare ogni singola cosa presente nel gioco. L’interfaccia di gioco è davvero semplice ed intuitiva.

Hammerwatch II

Paladino, Ranger, Rogue, Wizard e Warlock. Insieme salveranno il mondo di Hammerwatch II

Se siete alla ricerca di un classico RPG dalla trama complessa e dai mille interminabili dialoghi, avete decisamente sbagliato strada, poiché questo titolo offre esattamente il contrario. Combattimenti in tempo reale, estenuanti e senza sosta, ed una storia che si riduce solamente a dover radunare i nostri eroi, preparandosi ad intraprendere un viaggio ricco di difficoltà ed eroico per salvare il mondo dal male, superando i pericolosi sotterranei del Castello di  Hammerwatch, ricchi di trappole e infide creature. La sconfitta del malvagio drago Igniferus non ha fermato le tenebre, ed il Re ha di nuovo bisogno dei suoi paladini. Come già detto Hammerwatch II offre la possibilità di giocare in quattro, grazie al gioco cooperativo multiplayer online, proponendo quattro classiche tipologie di classi selezionabili, alla Gauntlet, ovvero Paladino, Ranger, Rogue, Wizard e Warlock. Ovviamente è possibile affrontare l’intera avventura in solitaria, ma in multi è decisamente più divertente. Trovate quindi tre amici temerari e partite alla salvezza del mondo. Notevole il livello di customizzazione del proprio eroe di Herian, di cui è possibile personalizzare praticamente ogni cosa, una volta creato il personaggio viene salvato il suo profilo, utilizzabile in partite successive, anche diverse dalla run attuale, e, pian piano che si procede nell’esplorazione dei dungeon e nella sconfitta delle orde del male si sale sempre più di livello, sbloccando poteri inediti e nuove abilità che permettono di affrontare anche nemici molto coriacei. Questi ultimi sono dotati, come del resto i personaggi giocabili impersonati dal team dei giocatori, di comode barrette di energia, sullo stile di Command & Conquer, con cui tenere sott’occhio gli HP di ognuno degli opponenti. Ovviamente gli avversari, specie quelli meno dotati di forza vitale, spesso fanno gioco di squadra, unendosi in orde che possono essere letali se prese troppo sottogamba.

La tipologia dei nemici non solo è simile a quella del primo titolo della serie, a cui sono stati aggiunte new entry, oltre che boss molto coriacei, ma soprattutto attinge a piene mani dall’immaginario tradizionale ruolistico medievale, rendendo il gioco dal feeling fin troppo classico. Gli appassionati del genere, quindi, si sentiranno decisamente a casa. Anche la cosmesi del titolo, del resto, punta a citare il passato glorioso del genere, con scenari, colori, giochi di luce che ricordano moltissime altre produzioni del passato.  Il tutto arricchito però da una splendida impostazione in deliziosa Pixel Art, una visuale dall’alto evocativa e splendidi effetti di luce ed illuminazione dinamica.  Il titolo è quindi una sorta di Hammerwatch più grande, più intrigante e più vario, ma non troppo. L’esperienza è decisamente arricchita da alcune piccole trovate e blandi miglioramenti, e giocare entrambi i titoli di seguito è quasi un dovere morale per entrare a pieno nello spirito della serie.

Piattaforme: PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S, PC, Nintendo Switch
Sviluppatore: Crackshell
Publisher: Modus Games

Hammerwatch II è l’attesissimo sequel del capostipite della serie ideato dal talentuoso sviluppatore danese Crackshell ormai ben dieci anni fa. Un titolo che i fanatici del vetusto ma sempre amato genere dei dungeon-crawler non devono assolutamente perdere, poiché dietro una già deliziosa cosmesi in Pixel Art dotata di ottimi effetti di luce ed ambienti coinvolgenti si nasconde un titolo davvero ben realizzato e solidissimo nel gameplay, dove ogni cosa è al suo posto. Da una trama pretestuale si parte per un’avventura che si lascia giocare dall’inizio alla fine coinvolgendo i giocatori in maniera quasi ossessiva. La possibilità di affrontare il titolo in multiplayer cooperativo online, con altri tre amici, è infine la ciliegina sulla torta di questo piccolo grande classico che riesce a farsi amare dai nostalgici del genere. 

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.