Disgaea è una saga totalmente sui generis, nata nel 2003 dalla software house Nippon Ichi. Da lì, i contenuti cross mediali sono fioccati numerosi a partire da anime e manga e intorno alla saga interattiva si è creato un piccolo cult, sebbene resti un titolo piuttosto di nicchia (a maggio 2017 si parlava di 3 milioni di copie vendute in totale). La serie si profila come dei giochi di ruolo strategici, dove la posizione dei propri personaggi sulla mappa diventa essenziale per portare a termine il combattimento e la missione. Alla gamescom 2023, GamesVillage ha potuto mettere le mani su Disgaea 7: Vows of the Virtueless, che uscirà in Europa il prossimo 6 ottobre. La prova è durata circa quaranta minuti e ci ha offerto una panoramica generale del titolo. Cosa ha in serbo per i giocatori il settimo capitolo di questa saga?
Un capitolo che differisce dal passato?
In Disagea 7 vengono presentati, per la prima volta, due personaggi principali: il demone Fuji e la bizzarra Piririka. Il primo viene dal nuovissimo Netherworld, l’Hinomoto Netherworld Cluster, ispirato alla cultura giapponese, dove le antiche arti dei samurai sono state bandite dopo che il demone Opener ha conquistato il paese. Fuji non intende rinunciare al bushido per nessuna ragione, eppure si trova solo per caso ad affrontare i sottoposti di Opener per rovesciare il suo dominio e liberare il Netherworld. I suoi alleati non sono da meno in quanto a eccentricità: Piririka, infatti, altri non è che la CEO di un’azienda di moda appassionata di film e manga sui samurai. Proveniente dal Wahei Netherworld, è andata in visita a Hinomoto per rimanere delusa dalle condizioni in cui versa. È così che conosce Fuji, con cui farà squadra per riportare quelle terre al loro antico splendore.
La prima particolarità da sottolineare è che, per la prima volta nella saga, le missioni si svolgono tutte all’interno dell’Hinomoto Netherworld Cluster, al contrario dei capitoli precedenti dove le missioni portavano il giocatore a esplorare molti altri luoghi. Nella missione che abbiamo avuto modo di provare, il gioco ha confermato le meccaniche bizzarre ma profondamente integrate della saga ormai ventennale. Tuttavia, la capacità di rinnovarsi a ogni capitolo introducendo nuovi personaggi e nuove meccaniche rendono Disgaea un titolo sempre piacevole da affrontare, sia come neofita che come fan storico della saga (a proposito, se vuoi gettarti nella mischia prima di ottobre leggi la nostra recensione di Disgaea 6).
Le novità di Disgaea 7 Vows of the Virtueless
Tra le principali novità troviamo la Hell Mode, la jumbification e la sostituzione di alcune meccaniche storiche come la rimozione delle bonus gauges a favore di alcuni obiettivi secondari da completare in ciascuna battaglia. La Hell Mode è una modalità utilizzabile solo dai personaggi principali in cui, risvegliando i poteri di un’arma leggendaria, potranno beneficiare di un aumento delle statistiche e di mosse esclusive.
Molto più particolare è invece la jumbification, forse ispirata al recente fenomeno del Dynamax apparso in Pokémon Spada e Pokémon Scudo. I personaggi, infatti, potranno ingigantirsi ai lati dell’arena e sfruttare le proprie dimensioni per infliggere danni elevati attraverso degli attacchi speciali, che possono raggiungere qualunque punto della mappa. A bilanciare questa possibilità c’è il fatto che i nemici possono accanirsi sul personaggio ingigantito, rischiando quindi di fare molti danni in un turno sacrificando il proprio personaggio. La jumbification sembra essere un’interessante arma a doppio taglio capace di ribaltare le sorti di una battaglia se usata con intelligenza.
Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, PC
Sviluppatore: Nippon Ichi Software
Publisher: NIS America
Data D’uscita: 3 ottobre 2023
Dopo il nostro hands on di Disgaea 7 Vows of the Virtueless, possiamo affermare che il mondo di gioco è rimasto fondamentalmente lo stesso, con la sua grafica anime che è sempre stata apprezzata dai fan. Se per ora il sistema di combattimento ci ha lasciati soddisfatti, il vero banco di prova avverrà con la pubblicazione effettiva del titolo. La saga di Disgaea è famosa per la necessità di grinding e farming che non la rendono particolarmente appetibile al pubblico di massa, ma alcune caratteristiche come la jumbification, le battaglie automatiche e le battaglie online classificate potrebbero effettivamente spingere un nuovo e ampio pubblico all’acquisto.
Articolo realizzato da Giulia Rovai