La Nintendo Switch si avvicina gradualmente e inesorabilmente al termine del suo ciclo vitale naturale. Mentre la console imbocca con lentezza il viale del tramonto, la rinomata saga di Splatoon decide di abbracciare ciò che potrebbe essere considerato il suo canto del cigno, presentando l’espansione Splatoon 3 Torre dell’Ordine. In vista del lancio, abbiamo avuto il privilegio di immergerci per un paio di ore in questa nuova incarnazione dello sparatutto multiplayer più acclamato e vivace del panorama Nintendo. Di seguito, esponiamo le nostre impressioni a caldo, confidando possano aiutarvi se questo sia il genere di DLC che fa per voi.
Splatoon 3 Torre dell’Ordine è un piatto di contorno
Splatoon 3: Torre dell’Ordine incarna la seconda e ultima ondata di aggiornamenti programmata per il brioso Splatoon 3, il terzo capitolo della saga amata dai fan Nintendo per i suoi concitati scontri multigiocatore e per le sue estetiche altamente riconoscibili. In questo contesto, l’add-on non si limita ad introdurre nuovi elementi ludici da condividere con altri giocatori; al contrario, presenta una modalità single player inedita, concepita per procedere in parallelo alla narrativa principale e offrire un livello di sfida più elevato rispetto a quanto proposto nella modalità storia della versione originale del titolo. In questa avventura laterale, il giocatore assume l’identità di Otto, un’octoling già protagonista di una passata espansione di Splatoon 2, che viene trascinata suo malgrado in una Piazza Coloropoli che ha irrimediabilmente perso la sua vitalità e i suoi colori.
Dopo aver personalizzato con cura il proprio alter ego virtuale, il giocatore si trova accanto a una versione drone di Alga, una delle iconiche figure del gioco principale, intenta a cercare la sua smarrita controparte storica, Nori. Facendo leva su questo stralcio di trama fondamentale, il duo si immerge in un viaggio che conduce verso la maestosa torre situata al centro della pittoresca cittadina, con il proposito di conquistarne la vetta della stessa adoperando un ascensore che, fatalmente, è programmato per spostarsi soltanto di un piano alla volta. Giunto al decimo piano, il giocatore si trova coinvolto in uno scontro con un boss, risolto il quale viene rivelato che il responsabile della rimozione di ogni tonalità cromatica del mondo non è nient’altro che l’entità conosciuta come Ordine. L’essere mira a sradicare qualsiasi sprazzo di libero arbitrio dalle creature viventi, così da stabilire un regime mentale collettivo incapace di generare qualsiasi forma di disordine. Il contrappasso di un simile proposito è la rinuncia totale della creatività e della passione, prezzo che gli octoling non sono per nulla felici di pagare.
Anelli di totano a forma di uroboro
I primi dieci livelli di gioco costituiscono soltanto un breve antefatto delle ampie potenzialità offerte da Splatoon 3 Torre dell’Ordine. Essi funzionano di fatto da tutorial per introdurre il giocatore alle svariate nuove dinamiche di gioco. Dopo aver sconfitto il boss iniziale, Otto viene infatti bruscamente esiliata dal palazzo, il quale si trasforma fino ad aggiungere un’altra decina di piani alla sua architettura. Una volta giunti al ventesimo livello e abbattuto l’avversario designato, l’edificio si eleva ulteriormente fino a raggiungere i trenta piani e oltre. Nintendo non ci ha voluto rivelare fino a che altezza la torre sotto il controllo dell’Ordine possa estendersi, ma ciò che è certo è la presenza di una mole considerevole di contenuti, la quale viene resa ancora più longeva dal fatto che la modalità in questione mostra dei picchi di difficoltà che sapranno frenare anche i veterani più navigati.
L’idea di base proposta dagli sviluppatori si articola attorno a un concept di tipo rogue-like, in cui il giocatore si trova vincolato alla selezione di un’arma iniziale che viene poi arricchita e alterata mediante l’utilizzo di “schede colore” ricevute in seguito al superamento delle sfide. Le schede da noi testate avevano una gamma di applicabilità particolarmente vasta: potenziamento delle statistiche, aggiunta di effetti particolari, introduzione di abilità personali e modifiche tecniche con cui rendere il drone-Alga parte integrante della giocabilità. Una volta superata la fase introduttiva, ciascun livello offre ai gamer la possibilità parziale di decidere quale sfida affrontare. Il menù offre tre scelte, ognuna contraddistinta da una modalità di gioco, una classe di difficoltà, dai premi e da una quantità variabile di “norilir“, gettoni che possono essere impiegati presso alcuni distributori automatici collocati in posizioni strategiche all’interno dell’edificio.
Ogni volta che si viene sconfitti, Otto viene defenestrata dal grattacielo ed è costretta a ricominciare da capo la sua sfida al potere. I suoi sforzi non sono però futili, i norilir inutilizzati e le carte colore acquisite vengono convertiti in “perle” spendibili presso un emporio locale. Tale azione si traduce nella stragrande maggioranza dei casi nell’acquisizione di potenziamenti permanenti che semplificano ogni successiva scalata alla torre. Attraverso questa procedura, è possibile ottenere vite supplementari, una riduzione dei danni, l’incremento della resistenza dell’armatura e altri benefici, inclusi alcuni attacchi di supporto assegnabili ad Alga. Le perle possono altresì essere investite per rianimare una partita conclusasi con esito negativo, un’opzione che dimostra la sua utilità soprattutto in situazioni in cui la partita in oggetto fosse caratterizzata da una combinazione di schede colore particolarmente felice. Questi secondi tentativi non sono però economici, quindi un simile investimento difficilmente rappresenta la norma, piuttosto è una carta su cui puntare solamente quando si ha piena fiducia nel successo della missione.
Le sfumature di Splatoon 3 Torre dell’Ordine
Le stanze della Torre dell’Ordine ospitano una varietà di obiettivi abbastanza consueto: annientamento degli avversari e/o dei loro punti di generazione, conquista e difesa di specifiche aree, trasferimento o scorta di determinati obiettivi verso un predeterminato traguardo. Nulla di nuovo, nella sua essenza, eppure simili dinamiche si vestono con il tono scanzonato e giocoso proprio al brand, assumendo forme e fattezze che stravolgono la norma in favore di un’immediatezza assoluta e frenetica. Tutte le sfide hanno altresì un minimo comun denominatore: possono essere concluse in una manciata di secondi.
Nel corso della nostra sessione di gioco, ogni round si è protratto per un intervallo di tempo che ondeggiava tra i 30 e i 90 secondi, se escludiamo dal conteggio boss e sfide particolarmente complesse. Il DLC si fonda quindi su match fulminei che mantengono alta l’attenzione, innescando quell’irresistibile spirale del “solo un’altra partita”, un gorgo che condiziona naturalmente i giocatori a proseguire nell’ardua impresa di scalare i livelli dell’edificio, puntando a sfidare gli antagonisti che popolano ogni decimo piano del palazzo. La sconfitta di tali avversari assicura, oltre alle tradizionali ricompense, anche delle chiavi che possono essere impiegate per aprire gli sportelli di un armadietto-deposito presente ai piedi del grattacielo. Dietro a ogni sportello metallico si celano icone e personalizzazioni per il profilo di Splatoon 3, brevi elementi narrativi, adesivi per la chat e, soprattutto, opzioni utili ad ampliare il proprio arsenale.
Il chiaroscuro del decolorato
Splatoon 3 Torre dell’Ordine si presenta con una chiarezza e una franchezza sin dai primi istanti, offrendo un’esperienza autonoma e parallela a quella garantita dal titolo originale. In questo contesto, ciascun giocatore è chiamato a mettersi alla prova attraverso sfide di crescente difficoltà, le quali, a differenza di una normale partita multiplayer, introducono una serie di opzioni che normalmente sarebbero impossibili da implementare. Liberati dal dover sottostare alla “schiavitù” del bilanciamento multiplayer, gli sviluppatori hanno dato libero sfogo alla loro creatività rendendo l’esperienza frenetica e decisamente al di sopra delle righe. Una build fortunata e ben elaborata può generare partite avvincenti che, in un contesto tradizionale, sarebbero del tutto ingestibili.
Il contenuto aggiuntivo tenta in sostanza di rivoluzionare ogni aspetto tradizionalmente associato al marchio. Se state valutando l’opportunità di avvicinarvi a questa espansione, vi consigliamo quindi di esaminare attentamente le vostre aspettative prima di procedere con l’acquisto, se non altro perché un simile cambiamento radicale potrebbe risultare spiazzante. Ciò che abbiamo provato è coinvolgente, ma è evidente che il suo approccio rogue-like potrebbe non essere alla portata di tutti, specialmente tenendo conto che Splatoon è perlopiù noto per le sue partite di squadra e per la vivacità della sua tavolozza cromatica.
Piattaforme: Nintendo Switch
Sviluppatore: Nintendo Entertainment Planning & Development
Publisher: Nintendo
Data di uscita: 22 febbraio 2024
Splatoon 3 Torre dell’Ordine si erge come la perfetta opportunità per riprendere in mano Splatoon 3 così da riscoprire l’amato titolo adottando una prospettiva assolutamente inedita e distintiva. Tuttavia il DLC promette di far felici anche coloro che il gioco non lo hanno mai abbandonato e lo fa offrendo loro un grado di sfida tanto particolare quanto unico, ma anche delle meccaniche che altrove sarebbero eccessive e che nel contesto si dimostrano invece strepitose per sviluppare acrobazie e strategie d’azione da cardiopalma.