Per quel “poco” di tempo che è durata la sua prima incarnazione, ci eravamo affezionati a MultiVersus: personaggi carismatici, ottima veste audiovisiva, divertente e andava a coprire una nicchia di mercato in cui le alternative di valore sono poche. Aveva anche dei problemi, certo, e difatti Player First Games ha saggiamente deciso di ritirarlo dalla scena per permettergli di tornare successivamente, più forte che mai. Ecco il nostro provato della nuova versione, che uscirà su console e PC (sempre in veste di free-to-play) il 28 maggio.
Che succede (di nuovo), amico?
Iniziamo da un aspetto che salta subito all’occhio: l’impatto grafico. Anche se non ha subito rivoluzioni (a un occhio distratto o inesperto potrebbe sembrare tutto uguale a prima), il passaggio a Unreal Engine 5 sugli stessi modelli è evidente. I personaggi sono più definiti, non solo più dettagliati e gradevoli da vedere, ma anche più facili da distinguere. Lo stesso vale per gli stage di combattimento. La grafica influisce anche sul gameplay in un picchiaduro, e sono state apportate diverse modifiche per migliorare l’esperienza. Per rendere gli scontri più facili da seguire, gli sprite sono ora visibilmente più grandi e l’azione è vista da una prospettiva leggermente più ravvicinata, con un sistema di telecamera intelligente che zooma in e out quando necessario. Le animazioni dei personaggi sono state riviste, con più frame, rendendo i movimenti su schermo ancora più fluidi e permettendo ai giocatori e agli spettatori di interpretare meglio ciò che sta accadendo. L’azione di gioco appare leggermente più lenta rispetto al passato, ma la combinazione di questi miglioramenti grafici crea una differenza percepibile, che rende il gioco più soddisfacente sia per gli occhi che per chi lo gioca.
Anche il gameplay ha subito delle modifiche, sia generali che specifiche per ogni personaggio. Oltre ai bilanciamenti vari e alle hitbox, ci sono stati cambiamenti nel kit dei lottatori per migliorare l’equilibrio e l’efficacia. Inoltre, sono state aggiunte due nuove abilità a tutti i personaggi: un attacco in corsa per sorprendere l’avversario o trovare nuovi spazi a seconda delle abilità del proprio personaggio, e una nuova abilità difensiva, il parry, che farà la differenza negli scontri tra giocatori esperti. Il parry permette di controbattere un attacco avversario, guadagnando un vantaggio in termini di frame e potendo così punire l’avversario. Si tratta di una delle mosse più complesse da eseguire nel gioco, richiedendo un tempismo perfetto. Anche se non è straordinario rispetto a un picchiaduro medio, eleva il livello di abilità richiesto rispetto al passato, dove MultiVersus era noto più per la strategia e l’abilità nell’improvvisazione che per la precisione nei riflessi e nei tempismi.
MultiVersus si aggiorna in meglio
Una cosa che non passa inosservata è l’enorme lavoro svolto sul comparto PVE (Player Versus Environment), che nella versione precedente era notevolmente carente, mentre ora è ricco di contenuti. Oltre alle modalità online di scontri (sia in singolo che in multiplayer), una parte cruciale dell’esperienza si svolgerà tra le cosiddette Fenditure. Questi sono percorsi di gioco in cui si affrontano battaglie (sia in modalità giocatore singolo che in modalità multigiocatore competitivo o cooperativo) organizzate come un gioco da tavolo con vari snodi, ognuno caratterizzato da avversari, ambientazioni, situazioni e modificatori differenti. Alcuni stage cambieranno la loro natura, diventando vere e proprie sezioni action platform, come il Laboratorio di Dexter con scrolling infinito, generato proceduralmente. Ogni partita sarà diversa, combinando casualmente gli elementi disponibili. In Smash Bros. abbiamo visto livelli che si adattano, ma sempre secondo uno schema fisso: qui tutto è randomico e non ci si può mai fermare! Inoltre, questi livelli platform includono numerosi elementi interattivi quali trappole, bottoni, tapis roulant e gadget vari da attivare.
Alcuni livelli includeranno anche minigiochi di vario tipo e modificatori tramite oggetti che cambiano radicalmente il gameplay (come dare le ali a tutti i personaggi). Inoltre, ci saranno veri e propri boss in stile action game, specificamente creati per ogni livello. Ogni fenditura avrà un tema specifico, legato a un personaggio o a un evento, con una narrazione unica, offrendo una notevole rigiocabilità. Portare avanti questa esperienza sarà molto divertente anche giocando da soli e permetterà di guadagnare varie ricompense, tra cui le Gemme, da equipaggiare durante le varie avventure. Le gemme possono essere specializzate in attacco, difesa o utilità. Collezionarle ed equipaggiarle consente di ottenere incrementi nelle statistiche e bonus passivi, così come effetti speciali che vanno dall’aumento dei danni alla velocità di movimento.
Un titolo accessibile a tutti
E a proposito di novità, possiamo informarvi che il sistema di currency è stato aggiornato, con un portafoglio diversificato di valute, di cui una sola ottenibile anche tramite denaro reale, il Gleamium. Fondamentalmente, fare acquisti fornisce solo un vantaggio in termini di tempo rispetto al guadagno delle valute giocando, e permette di ottenere più oggetti cosmetici, ma sembra che tutto sarà sbloccabile anche solo attraverso il gameplay. Ci sono molte opportunità per accumulare risorse, tra il season pass e le numerose missioni sempre disponibili, sia dentro che fuori dalle Fenditure. Infine, una nota sul Netcode. Come accade spesso negli hands on dei picchiaduro, le prove redazionali sono limitate, ma offrono un assaggio interessante. In questo caso, la sensazione di leggerezza e fluidità, tanto enfatizzata dal team di sviluppo per questa nuova versione, è davvero percepibile. Non vediamo l’ora di metterlo seriamente alla prova il 28, quando i server saranno aperti e potremo sperimentare il tutto, sfruttando anche il crossplay.
Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S
Sviluppatore: Player First Games
Publisher: Warner Bros. Games
Data di uscita: 28 maggio 2024
MultiVersus aveva già grandi prospettive, e ora come ora, con la rinnovata attenzione del pubblico verso picchiaduro e brawler games, può davvero (finalmente) brillare, poiché non solo conserva tutti gli aspetti positivi della versione originale ma al contempo evidenzia il notevole impegno dei suoi sviluppatori nel risolvere alcune criticità, migliorandolo sotto ogni punto di vista. Offre un’esperienza ricca e gratificante anche al di fuori del contesto online, presentando anche l’ambizione di affermarsi sulla scena competitiva. Inoltre, il modello di monetizzazione appare ragionevole e accessibile: se i contenuti continueranno ad arrivare con la frequenza prevista, il titolo Player First avrà una lunga permanenza sul mercato.