In Ghost of Tsushima Director’s Cut soffiano due, significativi, afflati di vento: uno è quello che guida il protagonista Jin Sakai, l’altro è quello che guida Nixxes Software, che hanno portato a termine un’impresa simile a quella dell’eroe del gioco sviluppato da Sucker Punch nel 2020 e a lungo esclusiva PlayStation. Il titolo ambientato nel folkloristico Giappone feudale è attraversato da un vento di tradizione, quello del porting invece è una rivoluzione nelle operazioni simili, a cui tutti ora dovranno rifarsi in un paragone qualitativo. Sony ha fatto bene a rinnovare la fiducia in Nixxes Software e affidarsi a loro: è un team specializzato nella realizzazione di questi porting e si vede. Dopo Marvel’s Spider-Man, God of War, Days Gone, The Last of Us Part I, Death Stranding e i due episodi del franchise di Horizon, è ora il turno di Ghost of Tsushima, che arriva su Steam ed Epic Games nella sua Director’s Cut, completa di modalità cooperativa Legends e l’espansione Iki Island. Tra i tanti motivi di interesse nel gioco ne riportiamo due: si tratta di un caso raro di titolo che non ha polarizzato il pubblico ma ha messo d’accordo tutti, risultando originale pur nel suo essere un classico open world narrativo in perfetto stile PlayStation. E seconda cosa, Nixxes Software ha realizzato un lavoro eccellente di conversione, che alza l’asticella delle operazioni simili.
Ghost of Tsushima Director’s Cut: un action sospinto dal Vento
Se non avete mai giocato a Ghost of Tsushima, è importante fare una premessa: fin dal suo annuncio all’E3 del 2018, il gioco di Sucker Punch ha impressionato non solo per la qualità grafica ma anche per l’assenza di un HUD invasivo. Infatti, nell’epopea di Jin Sakai, non c’è nulla che ricordi ai giocatori di avere in mano un controller e Sucker Punch ha lavorato magistralmente, per rappresentare un Giappone feudale con un rispetto incredibile. Jin Sakai si muove in terza persona, ma l’ambiente intorno a lui è vivo e immersivo, senza elementi di disturbo. I giocatori sono guidati verso gli obiettivi dal vento, un elemento significativo anche per il protagonista, un samurai impegnato nella lotta per liberare la sua isola dall’invasione mongola, e il vento ha tradizionalmente un significato importante in merito.
I primi minuti con Ghost of Tsushima possono quasi sembrare disorientanti: sembra un classico gioco PlayStation, simile ad altre esclusive che hanno definito la fama della console. Tuttavia, bastano pochi minuti per accorgersi che l’opera di Sucker Punch ha una sua identità distintiva, che apprende dai migliori ma fa sue le caratteristiche, senza sbavature. Il gioco è un open world che inizialmente si presenta come un action in terza persona simile a Uncharted o The Last of Us; il combattimento può sembrare ispirato ai souls-like, ma è diverso e piacevole, senza la sfida incessante presentata da giochi più impegnativi. La trama di vendetta e missione, sebbene sembri ispirata ad altri capolavori Sony, diventa il pretesto per esplorare un mondo vivo con attività secondarie, personaggi da incontrare, campi da liberare o semplicemente girovagare in uno dei setting più belli mai visti.
Ghost of Tsushima non solo fa tutto questo, ma offre anche di più. È un omaggio al cinema, alla letteratura e soprattutto all’immaginario giapponese. Le grandi praterie da attraversare a cavallo, i lunghi combattimenti, la brutalità della guerra scatenata dall’invasione: tutto questo si racchiude in un open world dove ogni elemento funziona senza forzature. È chiaro che Sucker Punch non ha inventato niente di nuovo, ma ha creato un gioco solido e divertente, senza difetti rilevanti. È un esercizio di stile, con una trama coinvolgente e un gameplay ricco, che non sacrifica la qualità per la quantità. In un mondo dove spesso si valorizzano le 80/100 ore di gioco, questa è una grande qualità.
Lo stato dell’arte nei porting da PlayStation
In merito alle prestazioni del titolo su PC, la risposta è chiara: il gioco gira perfettamente. Con Ghost of Tsushima, Nixxes Software ha superato se stessa, offrendo un titolo solido che sfrutta al meglio le capacità del PC, anche se a volte sacrifica qualche dettaglio tecnico che molti considerano ormai standard. Dal punto di vista grafico, GoT su PC è all’altezza della versione PlayStation 5, con modelli poligonali, ombre, riflessi e illuminazione di alta qualità. L’unico difetto riscontrabile è la qualità di alcune texture del terreno, che appaiono meno definite.
La versione PC di Ghost of Tsushima offre numerose opzioni grafiche e tecnologie avanzate come il DLSS di NVIDIA e l’AMD FSR 3.0, permettendo una personalizzazione completa. È possibile scegliere tra una risoluzione dinamica per l’upscaling o impostare obiettivi specifici utilizzando i vari preset. Durante i test, è stato utilizzato il DLSS di NVIDIA con i preset Max e Super. I risultati sono stati molto soddisfacenti: con DLSS, il gioco mantiene una stabilità tra i 70 e i 90 frame al secondo su un PC con NVIDIA GeForce RTX 3060 Ti e i5-10400F. In modalità Max, il gioco non presenta cali di prestazioni evidenti, nemmeno nelle scene più frenetiche. Con il preset Super, si è notato un leggero calo delle prestazioni, con la frequenza dei frame che a volte scende sotto i 60 fps. Senza utilizzare il DLSS, il gioco richiede maggiori risorse, specialmente per una risoluzione in QHD.
Questo è il porting che segna la maturità dei porting da PlayStation, dopo alcuni episodi “problematici” in merito ma in generale un’ottima accoglienza al netto delle asperità. Sono stati necessari aggiustamenti e compromessi (vedasi l’assenza del Ray-Tracing) ma il risultato finale è encomiabile e il merito va tutto a Nixxes Software. Tecnicamente gira tutto fin troppo bene e solo due sono i crucci che abbiamo riscontrato: i caricamenti, fin troppo lunghi per quel che dovrebbero essere, e le già citate texture inaspettatamente sbavate, in particolare quelle relative a certi terreni. Peccati comunque veniali rispetto all’ottima mole di lavoro di tutto il resto, arrivando a rivaleggiare con l’originale, sfida notevole riguardo all’ottimizzazione. I controlli rispondono molto bene, sono personalizzabili e il supporto al DualSense è totale.
Piattaforme: PC (via Steam ed Epic Games Store)
Sviluppatore: Nixxes Software
Publisher: PlayStation PC LLC
Data d’uscita: 23 maggio 2024
Quello di Ghost of Tsushima Director’s Cut è un porting che rasenta la perfezione, poiché a parte qualche piccolezza dimostra come andrebbero svolte questo genere di operazioni. Si tratta di un titolo sempre validissimo anche a distanza di anni e che merita lo spazio che può prendersi sugli store di Epic Games e Steam.
